Blocco interiore che mi impedisce di essere felice
Salve, ho un blocco che mi impedisce di essere felice. Quando avevo 13 anni, il giorno del mio compleanno, a mio padre successe qualcosa che mi segnò molto. Andavo in primo superiore quando i miei genitori si separarono. (devo dirla tutta mia madre non è mai stata presente) Da quel momento le cose non sono state bellissime per me. Mia madre totalmente o quasi assente nella mia vita, mio padre mi fece e fa tutt'ora da madre, tant'è che andai a vivere con lui. Ho passato un periodo adolescenziale piuttosto critico poiché non uscivo molto e un po’ mi isolavo, in realtà non ho mai avuto molti amici. Ho sempre avuto rapporti instabili con le persone, a causa del mio carattere un po’ impulsivo e anche molto sensibile. Verso i 17 anni incontrai un ragazzo e non fece altro che peggiorare la situazione. Geloso e possessivo, direi malato. All’inizio non era così, poi col passare del tempo si fece sempre più invadente. Mi controllava messaggi, la posta elettronica e l’ultimo accesso, come mi vestivo e con chi uscivo. Arrivai al punto di non poter uscire più neanche con mio padre. Ammetto di aver contribuito anch’io a questa violenza simbolica e psicologica ed in parte ho le mie colpe, non dovevo assolutamente farmi fare tutto ciò. Per concludere mi lasciò lui. Insomma un anno di inferno. Adesso ho veramente un blocco interiore, sono sempre triste, metto una maschera di felicità per non far trasparire le mie vere emozioni, ma sono veramente arrabbiata col mondo. Con mia madre perché non mi è stata accanto quando avevo bisogno, la sua indifferenza nei miei confronti mi fa veramente arrabbiare, specialmente in questo periodo. Non riesco a fare nessun esame all’università a causa dell’ansia e dalla bassissima e sottolineo bassa autostima, le mie capacità sono veramente scarse, ho dato pochi esami e questa cosa mi tormenta perché vorrei essere competente,brava nel mio settore e non riesco. Io, in verità, volevo fare psicologia, ma per altri motivi e a causa dei miei genitori mi sono ritrovata a fare un’altra facoltà. Ho passato momenti difficili, ma come ora forse mai. Non ho fiducia nelle persone, mi chiudo in me stessa e basta un nulla che passo dall’idealizzazione di una persona alla sua svalutazione. Non mi dovrei lamentare ci sono situazioni peggiori della mia, ma sono chiusa in una specie di bolla, bloccata, sola, come se più nulla potesse rendermi felice. Le mie giornate sono diventate monotone ed è come se avessi un peso nello stomaco. Vivo, ma è come se non vivessi a pieno la mia vita.