Sono un ragazzo di 33 anni, sin dalla pubertà (13anni) sono involontariamente succube dei miei stimoli sessuali legati alla sfera BDSM / FemDom, Sissy. Il bisogno di sentirmi sottomesso e umiliato, degradato ed annullato, è costante nel mio quotidiano e lede la mia serenità nei rapporti interpersonali ed intimi.
Là domanda che vorrei porre, benché apparentemente stupida e provocatoria, è in realtà molto seria: in termini etici, esiste una terapia che mi permetta di espormi liberamente durante gli incontri, dunque dialogando potendo vestire come una donna e restando in ginocchio ?!
Grazie
Cinzia
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Prenota subito un appuntamento online a 44€
Ricevi assistenza psicologica in meno di 72 ore con professionisti iscritti all’ordine e scegliendo l'orario più adatto alle tue esigenze.
Miglior risposta
30 GEN 2018
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Salve Cinzia,
Ogni percorso psicoterapeutico si caratterizza per degli accordi tra paziente e terapeuta. Perciò rimando la sua domanda al momento in cui lei avrà individuato uno psicoterapeuta dal quali farsi seguire. In linea generale la relazione psicoterapeutica si caratterizza come uno spazio tempo nel quale portare la propria soggettività, esprimendo il proprio vissuto emotivo ed il proprio Io. Come luogo di esplorazione di autenticità e di indagine e sperimentazione di aspetti di sé, la terapia mira a analizzare e comprendere le dinamiche interne che regolano pensieri, emozioni, impulsi. Percepisco nella sua domanda la necessità impellente di esprimere sé stessa, probabilmente accompagnata alla sofferenza dell'impossibilità di farlo liberamente. Le consiglio di dare attenzione a questo aspetto affinché possa approfondire le cause di questa limitazione per superarla permettendo a sé stessa di vivere una condizione di vita più confortevole e appagante.
La saluto,
Dr.ssa Ilaria Beltrami psicologa roma
30 GEN 2018
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Carissimo,
intanto credo che sia importante fin dal principio essere onesti sia nella richiesta e poi successivamente nella relazione terapeutica, (in quanto ci descriviamo uomo ma scriviamo il nome di una donna). Comuque la richiesta suddetta esprime un desiderio di mantenere non solo il controllo ma anche di coinvolgere indirettamente il terapeuta cosa non fattibile.
Visto il disagio che prova e l'estrema necessità di essere se stesso dovrebbe approfondire questo aspetto e affrontare un percorso proprio in tal senso.
Cordialmente
30 GEN 2018
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Cinzia, la da richiesta esprime il desiderio di coinvolgere il terapeuta direttamente nella sua vita sessuale, cosa assolutamente non possibile. Se però le crea disagio il suo desiderio sessuale può sicuramente cercare uno psicoterapeuta sessuologo esperto che la aiuti a dare senso a questo modo di esprimere la sessualità.
