bisogno di spazi

Inviata da Riki · 30 set 2022 Terapia di coppia

Salve, sono un ragazzo di 19 anni. Io e la mia ragazza stiamo insieme da un anno e mezzo. La nostra relazione non è mai stata perfetta: siamo due persone abbastanza diverse e, come in tutte le relazioni, abbiamo passato periodi di alti e bassi. Ci amiamo tantissimo e ce lo dimostriamo continuamente. Ovviamente, l’inizio del nostro rapporto è stato idilliaco; inoltre, siamo sempre stati molto uniti: ci siamo conosciuti in classe (stessa età), abbiamo spesso frequentato le stesse compagnie di amici e, volontariamente, siamo sempre stati molto attaccati. Recentemente abbiamo parlato spesso del nostro rapporto. Qualche mese fa abbiamo affrontato ciò che forse, in questo anno e mezzo, abbiamo volutamente ignorato: i propri spazi personali. Entrambi riconosciamo che, da quando è iniziata la nostra relazione, abbiamo iniziato anche a “trascurare” noi stessi e la vita che avevamo prima. Abbiamo iniziato a lavorarci su: ci sentiamo meno frequentemente, passiamo più tempo da soli e lo dedichiamo ad amici o a ciò che ci appassiona. Fin qui tutto normale direte voi. Qualche settimana fa abbiamo iniziato l’università. Eravamo consapevoli del fatto che questo portasse ad un “allontanamento”, anche perché non siamo abituati a frequentare persone o scuole diverse. Nonostante ciò, sentivo che qualcosa stava cambiando. Una sera di queste ci siamo visti e ne abbiamo parlato, come abbiamo sempre fatto. Lei, con le lacrime agli occhi, mi ha detto che non sa se, in questo momento o periodo, è pronta a continuare una relazione seria. Mi ha detto che da quando è iniziata la “nostra nuova vita” lei si è sentita molto bene e che vorrebbe sentirsi più “libera”, provare nuove esperienze, poter uscire con altri ragazzi, scoprirsi un po’ insomma. Abbiamo deciso di prenderci una pausa, in modo che possa riflettere su se stessa e su ciò che vuole. Voglio sottolineare che lei non mi ha mai tradito, anzi, mi ama tantissimo e ultimamente, da quando è iniziata questa pausa, ci manchiamo a vicenda e la distanza “psicologica” causata dalla pausa è sempre più dolorosa. Non abbiamo mai smesso di sentirci o di vederci, anzi, tutte le volte che ci vediamo ne parliamo piangendo. È confusa, mi ama da morire e non può stare senza di me, ma allo stesso tempo vorrebbe provare nuove esperienze per se stessa (un po’ ciò che succede in una relazione aperta diciamo). Io non sono pronto ad una relazione aperta e lei lo sa, per questo ha voluto una pausa in modo da trovare una soluzione diversa. Sono un ragazzo molto sensibile e non ho mai concepito questo tipo di rapporto. Sono geloso il giusto e so che se la nostra relazione si evolvesse in questo modo ci starei molto male. Io la amo da morire, lei uguale. Insomma, non so cosa fare. Rispetto questa pausa e la sua decisione, ma allo stesso tempo mi sento a pezzi: non voglio perdere la persona che amo di più al mondo, la mia migliore amica. Avete qualche consiglio che possa rassicurarmi? Sono disperato

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Miglior risposta 4 OTT 2022

Gentile Riki,
penso che dovresti esporre con chiarezza a questa ragazza la tua posizione precisando ciò che sei disposto ad accettare e ciò che per te è inaccettabile.
Di conseguenza, lei dovrà fare una scelta personale facendo le sue valutazioni e prendendosene la responsabilità senza avanzare proposte inopportune o, peggio, tentativi di manipolazione.
Tu dici che lei è confusa perchè ti ama da morire e non può stare senza di te ma allo stesso tempo vuole provare nuove esperienze per se stessa e auspica una relazione aperta.....ma a quale scopo? forse per garantirsi te come riserva qualora queste nuove esperienze dovessero rivelarsi insoddisfacenti?
Ciò che invece auspico io è che la sua confusione non contagi anche te e per questo anzichè rimanere in penitenza a disperarti ti suggerisco di confrontarti con uno/a psicoterapeuta.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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3 OTT 2022

E'importante che tu recuperi la tua autonomia affettiva o tu raggiunga se non ce l'avevi prima.
Questa non si raggiunge con le chiacchiere cognitive ma dall'interno di te con l'autoipnosi ericksoniana.
Mometti dr Leonardo

Dott. Leonardo Mometti Psicologo a Mestre

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1 OTT 2022

Caro Riki, sento la tua sofferenza per questa situazione. Dal tuo racconto mi dà l'idea come se il vostro rapporto ha avuto necessità di un cambiamento, dove ognuno ha cercato di capire ciò che vuole. Penso che tu abbia chiaro quello che vuoi, ma allo stesso tempo è necessario mettere dei confini se delle cose non ti piacciono e non le vorresti sperimentare (come un rapporto aperto). Prenditi del tempo, ma soprattutto del tempo per lavorare su te stesso, prenditi cura di ciò che veramente sei.
Resto a tua disposizione, anche online.
Un caro saluto.
Dott.ssa Elena Giampaoli

Dott.ssa Elena Giampaoli Psicologo a Fano

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1 OTT 2022

Buongiorno Riki, grazie innanzitutto per aver condiviso qui un pezzo della vostra storia. Mentre ti leggevo ti ho sentito molto saldo al terreno, con molte riflessioni sulle spalle. E' di valore anche lo spazio di ascolto che tu lasci alla vostra relazione, alla fiducia che concedi al tempo di fare il suo corso. Purtroppo, e questo già lo sai, le scelte della tua partner sono unicamente sue e ciò che tu puoi fare è prendere delle tue posizioni, dire ciò che tu senti e esprimere ciò che tu desidereresti. Forse in questo momento potrebbe esserti utile chiedere una consulenza ad un*psicoterapeuta per far luce sulla tua sopracitata "posizione emotiva" e essere accompagnato in questo momento di difficoltà.
Mi rendo disponibile ad ascoltarti, dott.ssa Marta Lanfranco

Dott.ssa Marta Lanfranco Psicologo a Torino

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1 OTT 2022

Salve Riki, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Anonimo-181068 Psicologo a Roma

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