Salve,vorrei capire se sono sbagliata io,oppure no.
Allora sono in relazione con il mio compagno da 13 anni...
Tra alti e bassi siamo sempre riusciti ad andare avanti...ora però non capisco più se sono io,oppure se è lui
Premetto che non sono perfetta,e so di avere dei difetti...ma,chi non ne ha?!
Allora ho sempre lavorato tanto,ma ora mi ritrovo con poco lavoro...
Fortunatamente mio compagno lavora, però ha un brutto vizio,lascia ogni cosa dove gli capita...si spoglia in corridoio e li lascia la sua roba,mangia e beve a letto e sul comodino c'è sempre un cumulo di immondizia,ogni giorno raccolgo minimo 4 paia di scarpe sue e 2 paia di ciabatte,
Pretende di camminare scalzo per casa,ma se x esempio gli cade un bicchiere non lo raccoglie
Oppure fa un lavoro con gli attrezzi e lascia poi tutto in disordine e da ripulire...
Dice che siccome lui lavora,io devo fare tutto questo...
Sono stanca,mi fa sentire sempre in colpa...
Gli spiego che vorrei collaborazione,come avviene anche nel lavoro ad esempio e lui dice che fa tanto... tantissimo...
A me non basta..provo a parlarci ma non mi dà modo di dire la mia,mi parla sopra e se dovesse accadere che mi fa parlare,ciò che dico è sempre falso o sbagliato...
Ho provato più e più volte a lasciarlo andare ma non ci riesco,gite e rigira torno sempre da lui...
Non so più come fare
Abbiamo anche problemi di natura sessuale,mi spiego...
Faccio la serva tutto il giorno perché ovviamente non si può vivere nel caos,mi arrabbio da sola perché con lui non posso,e lui pretende che io la sera sia ben lieta di soddisfare le sue voglie e fantasie,ma non capisce che è proprio il suo comportamento che mi fa passare la voglia...
Forse sono io strana,non lo so, non ci capisco più niente ed intanto sto sempre peggio...
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21 OTT 2021
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Gentile Giulia,
Mi pare evidente dalla descrizione dei fatti che lei non si senta abbastanza rispettata. Questo e’ comprensibile se in una coppia manca la possibilità di comunicare e discutere liberamente per cercare un punto di incontro e perciò collaborare. Da ciò che lei descrive emerge un vissuto di forte frustrazione che la fa sentire svalutata e non libera di esprimersi e di gestire la sua vita affettiva al meglio. Dice di non riuscire a chiudere questa relazione che pero’ allo stesso tempo non la soddisfa. A volte si creano con il tempo forme di dipendenza affettiva dalle quali non si riesce a uscire se non rafforzando la propria autostima e lavorando su se’ stessi. E’ l’unico modo per gestire al meglio queste dinamiche senza esserne schiave. E’ possibile uscirne se lo si vuole veramente. Un saluto
26 OTT 2021
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Salve Giulia,
dalle sue parole colgo amarezza, nonostante sia stata coraggiosa a condividere con dei professionisti questo suo sentire. Mi permetto di ipotizzare che forse, si sia sentita motivata a farlo proprio in vista di questo sentire: sente dentro di sè che qualcosa deve cambiare, per lei e per il bene della coppia. Ci sono però, a mio avviso, elementi che andrebbero approfonditi ed alaborati.
Se dovesse ritenerlo opportuno, mi offro per una consultazione privata.
25 OTT 2021
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Buongiorno. Sono il dott. Massimiliano Castelvedere, di Brescia. Sono tra quei professionisti che ritengono che il cambiamento personale sia un processo lungo e complicato. Purtroppo non ci sono scorciatoie e i consigli che uno psicologo potrebbe dare in una chat lasciano il tempo che trovano: non esiste la “bacchetta magica”. Per inquadrare l’eventuale problematica di un paziente serve invece una consulenza approfondita (4 sedute). A seguire, se nella consulenza si evidenzia un problema significativo, per risolverlo è necessaria una vera e propria psicoterapia o una psicoanalisi.
Illudersi che si possa fare qualcosa scrivendo in una chat serve solo a perdere tempo e significa che non si è pronti a mettersi in discussione. Se lei è una persona veramente motivata a capirsi e a cambiare, le do la mia disponibilità per fissare un appuntamento (anche online).
21 OTT 2021
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Cara Giulia,
Mi dispiace per come ti senti e ti fa sentire il tuo ragazzo.
Resto a disposizione anche online se vorrai crearti uno spazio tuo personale di ascolto e supporto per gestire al meglio questa situazione che ti fa soffrire emotivamente.
Cordiali saluti.
20 OTT 2021
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Salve Giulia,
dalle sue parole si comprende come queste dinamiche si stiano protraendo da tempo; tuttavia solo adesso si sta chiedendo dove è il problema (lei o il suo fidanzato). Tuttavia la domanda da porsi non è “chi sbaglia” ma piuttosto come si sono create queste dinamiche. A seconda del modo in cui ci rapportiamo con l’altro, l’altro risponde. Ha provato a comunicare i suoi bisogni al compagno in modo chiaro e calmo? Che effetti ha avuto?
Un’altra questione è quella della colpa. Cosa pensa nel momento in cui si sente in colpa? Pensa di aver sbagliato qualcosa? Di non aver fatto abbastanza?
A volte nelle relazioni affettive può mancare il dialogo in cui ognuno comunica all’altro i propri bisogni in modo non aggressivo ma calmo e sincero.
Le consiglierei di approfondire tutto ciò tramite un percorso psicologico. È importante che torni a stare bene, a fare chiarezza sulla sua relazione, trovando delle strategie per far fronte a queste dinamiche.
Sono disponibile anche online.
20 OTT 2021
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Buongiorno,
Da quello che lei racconta mi sembra di capire che il vostro rapporto è cambiato da quando lei lavora meno, sarebbe interessante approfondire come è cambiato nel corso del tempo, chi si prendeva cura della casa in precedenza per esempio e come siete arrivati ad oggi ad una totale responsabilità di lei sulla pulizia della casa. Mi sembra di aver capito che lei ha tentato più volte di cercare un confronto che le è stato negato, mi verrebbe da suggerirle una consulenza di coppia per comprendere le dinamiche relazionali, ma sembrerebbe sia restio a qualsiasi tipo di confronto. In merito a lei le consiglio di richiedere l’aiuto di uno psicologo che possa aiutarla a mettere ordine a partire da lei, che sembrerebbe stia trascurando se stessa, comprendere come ha vissuto e vive il distacco dal lavoro.
Ricordi che il cambiamento, anche solo suo, comporterebbe un cambiamento passivo anche nell’altro. Se cambia lei, se cambia il suo modo di sottomettersi, di relazionarsi, di dialogare, cambia anche il suo modo di approcciarsi a lei.
Rimango a disposizione
Dott.ssa Ilaria Citraro
20 OTT 2021
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Buongiorno Giulia,
Comprendo il suo disagio che la porta a subire una situazione poco soddisfacente sul piano lavorativo e di conseguenza sul piano relazionale.
Chiedere al proprio partner una collaborazione in casa è un’arte da imparare. Molto si gioca nella comunicazione: il messaggio deve poter giungere in modo piacevole e sotto forma di aiuto più che di pretesa. Con questo non intendo dire che la collaborazione in casa non gli spetti come dovere, ma che per ottenere l’obiettivo occorre saper scegliere la strada più efficace.
Questo potrebbe migliorare col tempo il suo sguardo verso di lui e di conseguenza la relazione intima.
Resto a disposizione e le auguro il meglio
Dott.ssa Oriana Parisi
