il mio nipotino di 3 anni,quando fa i capricci perchè non ottiene qualcosa,comincia a scalciare,si getta a terra e batte ripetutamente la testa,qualche volta si ferisce anche lievemente.cosa si può fare per evitare questo?grazie per l'attenzione
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17 GEN 2017
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Gentile Vittoria,
come mai è lei a porre la domanda e non i genitori? E' una cosa che non preoccupa loro?
A 3 anni può accadere che i bambini manifestino reazioni di rabbia e protesta in modo più intenso del passato, perché in quel periodo inizia a farsi sentire forte il bisogno di decidere da soli o comunque di contrapporsi alle figure di riferimento. Se da una parte si tratta di un bisogno evolutivo importante, dall'altra le reazioni che hanno in genitori sono altrettanto importanti. Lei non ci racconta di loro però in realtà è proprio fondamentale partire da loro. Il rischio è che genitori impreparati a tali eventi con il loro comportamento potrebbero intensificare le crisi anziché portarle verso una diminuzione. Comprendere il bisogno che il bambino soddisfa in questo modo è un altro elemento importante dell'analisi per risolvere il problema.
Provi quindi a suggerire ai genitori di fare una ricerca su Internet per raccogliere qualche elemento in più per comprendere questi comportamenti (io ho scritto vari articoli) e, se non fosse sufficiente, di rivolgersi ad uno psicologo dell'età evolutiva. Con qualche colloquio già la situazione sarebbe molto più gestibile.
Dott.ssa Serena Costa, psicologa dell'infanzia, Trentino
12 GEN 2017
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Vittoria
il suo nipotino ha probabilmente imparato che, comportandosi in questo modo, otterrà quel che vuole. Potrebbe essere, inoltre, un modo per mostrare il suo potere: non va assecondato in questo, ma certamente bisognerebbe aiutare i genitori a riprendere in mano il controllo della situazione, ristabilire i giusti ruoli e migliorare il dialogo con lui.
Non si può neppure escludere che sia anche un modo per attirare e chiedere attenzione.
Bisognerebbe valutare nello specifico quali siano le motivazioni reali: consiglierei ai genitori (non il bambino) di rivolgersi ad uno psicologo che possa aiutarli a cambiare strategia educativa.
Cordialmente