Bimbo 22 mesi vuole solo la mamma

Inviata da Federica · 9 set 2016 Psicologia infantile

Buonasera, sono mamma di Edoardo, 22 mesi, che da circa 2/3 settimane mi sta sempre attaccato, e mi segue appena mi sposto anche all'interno di una stanza. Preciso che non l'ho allattato, a 15 mesi è andato al nido senza troppi problemi. Per il resto, il suo accudimento è affidato ai nonni, fino al rientro da lavoro. Ha sempre visto più suo padre che me, per questioni di orari lavorativi. Io esco prima che si svegli. Prima parola: papà. Preciso che soffro di disturbi d'ansia e attacchi di panico. Mi sento in colpa quando mi segue e mi cerca, ho paura di non avergli dato abbastanza. Cosa posso fare?

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Miglior risposta 12 SET 2016

Cara Signora
penso che, in parte, quello che succede può essere indicativo di una fase di sviluppo, e non necessariamente un fatto problematico.
Mi sembra problematico piuttosto il modo come lei lo vive e cioè le emozioni che l'atteggiamento del bambino scatena in lei.
I sensi di colpa non hanno motivo di esistere visto che lei lavora e quindi, necessariamente, ha tempo ridotto per stare col bimbo.
Comunque sia se il piccolo la cerca ed è felice di stare con lei, significa che sente in lei una fonte di sicurezza.
Per quanto riguarda la sua ansia e gli attacchi di panico potrebbe rivolgersi ad un terapeuta che l'aiuti a ritrovare equilibrio e fiducia; questo lei lo deve a se stessa prima che al bambino.
Un caro saluto
Dott. Silvana Ceccucci psicologa psicoterapeuta.

Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicologo a Ravenna

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13 SET 2016

Buongiorno Federica, io metterei i termini della questione in questo modo: "nonostante" suo figlio abbia trascorso molto più tempo con i nonni, "nonostante" abbia sviluppato una buona relazione con il padre, tanto che già lo chiama in modo diretto, "nonostante" lei abbia attacchi di ansia e panico (a proposito, è ansia o panico? Non è la stessa cosa...da vedere meglio) che non le hanno permesso (ipotesi) di essere sempre prevedibilmente disponibile nel suo accudimento (nel senso che suo figlio potrebbe aver sviluppato delle insicurezze sul se e quando lei potrebbe soddisfare i suoi bisogni), proprio per le sue difficoltà emotive (di cui non dovrebbe farsene una colpa, già soffre abbastanza, forse non sarà il caso di aggiungere ulteriore malessere), quindi "nonostante" tutto questo, suo figlio continua a cercarla ed a seguirla. Questo vuol dire che, "comunque", una buona relazione iniziale e di base è stata creata e suo figlio cerca di mantenerla e svilupparla ancora meglio. Le consiglio, quindi, di intraprendere un percorso terapeutico per cercare di comprendere la natura dei suoi attacchi di ansia (panico?), in modo da facilitare ancora di più questa relazione e non mantenere, invece, gli ostacoli emotivi che ne potrebbero rendere difficoltoso il raggiungimento.
Buona fortuna
dott. Massimo Bedetti
Psicologo/Psicoterapeuta
Costruttivista-Postrazionalista Roma

Dott. Massimo Bedetti Psicologo a Roma

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13 SET 2016

Gentile Federica,
il suo bimbo la insegue ovunque perché probabilmente ha bisogno di lei per rassicurarsi. Quando i bambini iniziano ad inseguire i genitori e non riescono a rimanere tranquilli in una stanza a giocare senza perdere di vista il genitore, significa che sono in ansia, temono che lei non torni. Si tratta di una loro preoccupazione, non di un pericolo reale, ma per il loro piccolo punto di vista conta l'esperienza che hanno avuto. Ecco che diventa importante rispondere a loro bisogno di contatto, a maggior ragione se non ce n'è stato molto in passato, e piano piano aiutarli a tollerare piccole separazioni dove sperimentino di essere in grado di aspettare qualche minuto senza entrare in ansia. Se ha bisogno di un aiuto in questo sono a disposizione.
Saluti
Dott.ssa Serena Costa, psicologa infanzia, Trentino

Anonimo-154581 Psicologo a Pergine Valsugana

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12 SET 2016

Gentilissima Federica, sono Elisa Pedagogista di GENUStudio di San Giovanni in Persiceto. Dalla sua mail indica di trascorrere poco tempo con il bambino, chiaramente questo influisce sul comportamento del piccolo. E' normale che il bambino quando lei c'è la segue dappertutto, ricerca la sua attenzione e il contatto materno. Non si preoccupi è del tutto normale sta solo cercando la sua presenza. Le consiglio di ritagliare degli spazi di tempo per decicarsi solo a suo figlio, svolgendo assieme attività, giochi, uscite e quello che le è possibile. Se nel week end ha più tempo, potrebbe trascorrere una mattinata o un pomeriggio solo con lui, in modo da potergli dare tutte le attenzioni di cui ha bisogno. Chiaramente è utile spiegare al bambino che quando la mamma non c'è è al lavoro e va al lavoro perchè gli servono i soldini per comprarele cose per lui, per fare la spesa e dargli la pappa, ecc. (motivi il fatto che le persone lavorano così capirà meglio il concetto, i bambini hanno bisogno di risposte) questo lo rassicurerà.
Dott.ssa Elisa Gnugnoli

GenuStudio Centro Professionisti associati Psicologo a San Giovanni in Persiceto

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9 SET 2016

Gentile Federica,
che soddisfazione dovrebbe essere per lei avere un trottolino che la segue per tutta casa! Lei è il riferimento per il suo bimbo, e lui segue la sua mamma. La mattina chiama papà, ovvio, sa bene che c'è lui al momento del risveglio. Dorme, mangia, cresce, gioca? E' un bambino sereno, lei, mamma, al rientro dal lavoro gli da quello che serve, affetto e presenza. Bravi i nonni che probabilmente rimandano la figura della mamma al lavoro raccontando dov'è la mamma e di quando tornerà, positivo il nido che assolve alla stessa funzione. E puntuale la mamma arriva, come tutte le mamme. Gentile signora, se il bambino la segue è perché lei gli ha dato tutto.
Cordiali saluti
Dott.ssa Sabrina Fontolan

Dott.ssa Sabrina Fontolan Psicologo a Piove di Sacco

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9 SET 2016

Gentile Federica,
come obbiettivo prioritario può curare, mediante un percorso di psicoterapia, la sua ansia e i suoi attacchi di panico nonchè i sensi di colpa perchè tutte e tre queste cose non fanno bene a lei e a maggior ragione non fanno bene al suo bambino.
Purtroppo la donna che lavora deve necessariamente ridurre il tempo che può trascorrere con i figli piccoli ma sarebbe almeno opportuno che questo tempo non fosse penalizzato anche per qualità oltre che per quantità e ciò sarà possibile soltanto se lei riuscirà ad acquisire un buon equilibrio psicologico che per il momento non c'è ancora ma che la invito a perseguire con fiducia e tenacia.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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9 SET 2016

Cara Federica, da come già lei ha descritto la situazione è evidente che Edoardo sente la sua mancanza e considerando che è già riuscito a conquistare tutti gli altri membri della famiglia ora cerca di avere più attenzioni da lei. I sensi di colpa, non servono a nulla. Di solito ci aiutano a viziare i nostri figli senza dargli qualità e ci evita di educarli alla vita perchè cominciamo ed evitare anche il più piccolo " No" per limitare il nostro senso di colpa. Se lei va a lavoro un motivo ci sarà altrimenti resterebbe a casa con il suo bambino e se non lo ha potuto allattare vuol dire che non era possibile. Come vede la vita ci dice diversi no, ma noi ci adattiamo e cerchiamo di vivere bene lo stesso. E chi si adatta diventa più forte e sopravvive alle avversità. Passi del tempo di qualità con il suo bambino, pensi a lui quando è con lui e si goda il presente. Il passato non si può cambiare e il futuro non esiste perché lo creiamo noi minuto dopo minuto.Inoltre l' ansia si apprende quindi non si stupisca se già il bambino assume comportamenti di tipo ansioso correndole sempre dietro. La invito a leggere 2 libri: " Un genitore quasi perfetto" , " I No che aiutano a crescere". Se la sua ansia continua la invito a chiedere un sostegno e una guida ad un nostro collega nella sua zona.

Cari Saluti
Dr.ssa Simona Coscarella Cosenza

Dr.ssa Simona Coscarella - Studio di Psicoterapie Brevi Strategiche Psicologo a Cosenza

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9 SET 2016

Salve Federica, parli di disturbi d'ansia e attacchi di panico. i bambini piccoli, come ho già volte ribadito, sono spugne emotive. Assorbono tutto dai genitori, soprattutto dalla mamma con la quale vorrebbero vivere in simbiosi. Proprio perché il bimbo vede più spesso il padre e sta parecchio con i nonni, lascialo avvicinare con tranquillità e serenità. Sii sempre disponibile. Anche se fa qualche capriccio, proprio perché non ha mai dato problemi, concediglieli assolutamente. Forse dovresti imparare a vivere questa maternità con gioia e spensieratezza. Più che il bambino, secondo me dovresti imparare tu a stare tranquilla e serena in modo da trasmettere serenità a tuo figlio. Ti consiglierei di fare qualche seduta terapeutica per cercare di arginare e fronteggiare le tue paure... anche attraverso tecniche di rilassamento. Auguri Annalisa

Anonimo-146364 Psicologo a Roma

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9 SET 2016

Cara Federica,
Lei come si spiega il comportamento del piccolo Edoardo? Perché proprio in questo momento secondo Lei? Come vede e vive il suo bimbo la sua figura e quella del papà? E Lei come vive il Suo rapporto con il piccolo è la relazione che avete costruito finora?
Trovo che queste siano domande interessanti a cui rispondere. Il comportamento di Edoardo non é necessariamente da intendersi come "problematico" o "negativo" ma sicuramente risponde a una sua qualche esigenza che va compresa e accolta.
Se lo ritenesse opportuno una consulenza con uno psicologo potrebbe esservi d'aiuto per elaborare un po' questa questione.
Rimango a disposizione.
Cordialmente,

Annalisa Anni
Psicologa Psicoterapeuta Padova

Alternativamente Psicologo a Padova

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