Salve ho un bimbo di 17 mesi che ha iniziato ad alzare le mani un paio di mesi fa e gradualmente lo fa piú frequentemente, è figlio unico ed è cresciuto passando moltissimo tempo con i cuginetti giocando serenamente ma ora non fa che tirare schiaffi sopratutto a loro appena gli vede e ai bambini piccoli in generale e a chiunque si avvicini. Quando è arrabbiato picchia sia me che il papá in piú fa dei grugniti mordendosi le mani dalla rabbia e si butta a terra. In questo mese ho notato che in aggiunta agli schiaffi picchia in faccia con gli oggetti.
Ne Risento molto di questa situazione perché ormai uno dei cuginetti non vuole saperne di passare del tempo con lui e l'altro subisce essendo molto piú grande e paziente. Non capisco da dove arriva tutta questa rabbia anche perché la maggior parte delle volte picchia senza motivo sempre e solo in faccia con le mani o con gli oggetti. Non so proprio cosa fare non vorrei che facesse del male seriamente a qualche piccolino!
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6 LUG 2021
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Gentile Emydmp,
innanzitutto sarebbe opportuno avere altre informazioni per capire cosa scatena le reazioni rabbiose del bambino onde cercare, se possibile, di ridurle o eliminarle rimuovendo le cause che le scatenano.
Se però il bambino sta facendo qualcosa di pericoloso per cui occorre intervenire per impedirglielo e questo scatena la sua reazione di frustrazione, rabbia e aggressività è importante non rinforzarla con urla o schiaffetti sulle mani ma ignorarlo finchè non smette di protestare e reagire oppure proporre qualcosa di alternativo per catturare la sua attenzione.
Se non si ottengono buoni risultati, qualche consulenza dal vivo con un terapeuta dell'età evolutiva può essere di aiuto.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
8 LUG 2021
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Gentilissima,
comprendo a pieno la sua frustrazione. I bambini sono come tavole bianche pronte per essere scritte: il modo in cui agiscono e si comportano rappresenta una modalità di sfida verso i genitori in quanto, in questo modo, possono capire fino a che punto possono spingersi. A ciò servono le regole e gli standard comportamentali che i genitori dovrebbero impartire.
A questo punto, sarebbe utile comprendere se la rabbia che suo figlio manifesta dipende da altre emozioi che non è in grado di esprimere in altro modo (e quindi se si tratta di una richiesta di aiuto) o se si tratta solo di una sorta di sfida verso le regole che voi genitori gli imponete (evento assolutamente normale vista l'età e la fase di crescta che sta vivendo).
Le auguro il meglio e rimango a sua disposizione per eventuali chiarimenti anche online
Dr. Massimiliano Compagnone
7 LUG 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno, potremmo fare molte ipotesi rispetto a questo comportamento del piccolo.
E' il suo modo per reagire alle frustrazioni? A ciò che non riesce o non può fare?
E' una modalità appresa oppure ancora è un modo per verificare il suo spazio/potere nel mondo che va conoscendo a fronte di una difficoltà nel verbalizzare i suoi desideri (data l'età)?
Occorre comprendere/mettersi nei panni del bambino per poter intuire cosa innesca questi momenti e le reazioni disadattive di cui lei parla: si tratta anche di riflettere su come i genitori, o gli adulti per lui importanti in genere, reagiscono a questi comportamenti. A volte si corre il rischio di confermarli anche inconsapevolmente....insomma occorrerebbe approfondire, non c'è una risposta che valga per tutti i bambini ma certamente c'è una risposta che vale per quel bambino specifico.
Se vuole possiamo parlarne, di persona oppure on line. Dott.ssa Franca Beatrice
7 LUG 2021
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Emydmp,
i bambini, soprattutto quelli molto piccoli come suo figlio, non hanno ancora gli strumenti necessari per differenziare e padroneggiare le varie emozioni che sperimentano. È alle figure di accudimento che si rivolgono per apprendere come fare chiarezza nel loro mondo interiore. Per capire cosa ha portato il suo bambino a sviluppare questa rabbia incontrollata e gli atteggiamenti consecutivi che ne conseguono sarebbe opportuno ricostruire insieme ad un esperto questi 17 mesi di vita e valutare insieme se possono esserci stati degli eventi scatenanti che hanno portato il bambino ad assumere questo atteggiamento,
così da poter aiutare lei e il bambino nella gestione di questa aggressività che è emersa negli ultimi mesi .
Resto a disposizione anche online.
Un caro saluto,
Dott.ssa Camilla Ripa
7 LUG 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Salve signora Emydmp,
comprendo la sua preoccupazione per questa rabbia espressa da suo figlio e anche il suo dispiacere verso i nipoti.
Uno dei compiti più delicati dei genitori è il rispecchiamento e il contenimento emotivo da fornire ai propri figli. Essere una guida nella regolazione delle emozioni, mostrando al bambino un buon modello di autoregolazione delle proprie emozioni e aiutandolo al contempo ad esplicitare le sue emozioni, darle un nome e aiutarlo a gestirle rispecchiando un grado di intensità maggiormente accettabile per lui.
È importante che lei non si spaventi davanti a queste emozioni di rabbia e frustrazione, ma cerchi di comprendere cosa è successo da due mesi a questa parte per aver suscitato tali reazioni.
Forse lei e il padre gli avete dedicato meno attenzioni? È successo qualcosa in famiglia? Riuscire a capire vi aiuterebbe a dare a vostro figlio un senso a ciò che prova, rassicurandolo.
Se volesse approfondire questi aspetti resto a sua disposizione, anche online.
Non si scoraggi.
Cordiali saluti,
dott.ssa Raffaella Ramazzotti
psicologa psicoterapeuta sistemico-relazionale
Istruttrice di interventi basati sulla Mindfulness
6 LUG 2021
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buonasera Emydmp,
Comprendo le difficoltà che sta affrontando e il suo sentimento di smarrimento.
In generale i bambini faticano a controllare e a regolare le proprie emozioni, sfruttano noi adulti come mezzo per comprendere come agire e come mezzo per regolarsi, fino ad un pieno raggiungimento dell'autoregolazione.
Nella vostra situazione sarebbe opportuno, innanzitutto, individuare l'elemento che innesca la sensazione di rabbia con le conseguenti manifestazioni fisiche di modo da poter limitare alla fonte il possibile innesco dei comportamenti negativi. Nei casi in cui ciò non sia possibile o in cui non sia semplice identificare l'elemento scatenante è importate accettare il più possibile la sensazione del bambino, la rabbia e la frustrazione sono emozioni normalissime, cercando nel contempo di contenere gli agiti aggressivi.
Vista la tenera età del bimbo è inopportuno spiegarli a parole la non correttezza di un comportamento, sarà molto più utile mostrargli il comportamento adeguato o intervenire prima che la sua rabbia sfoci in agiti aggressivi (in una ipotetica situazione di gioco potrebbe essere utile anticipare il momento di crisi intervenendo per catturare l'attenzione del piccolo). Può essere molto utile rinforzare ogni comportamento positivo che mette in atto in presenza di altri bambini.
6 LUG 2021
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Cara Emydpm,
I bambini a questa età non hanno consapevolezza di ciò che fanno.
Presentano difficoltà a riconoscere e gestire le emozioni negative e così tendono con il proprio corpo ad esternare la rabbia interna che provano.
Quando vede questi gesti, sia ferma e con un tono di voce fermo.
Se dovesse vedere che il bambino è arrabbiato o irrequieto prima che manifesti aggressività, lo calmi e gli parli dolcemente cercando insieme di trovare un modo per gestire la sua emozione negativa.
I bambini hanno bisogno a questa età di adulti che gli fanno capire cosa loro provano e li aiutino a gestire le emozioni negative.
Insomma hanno bisogno di qualcuno che li alfabetizxo alle loro emozioni e a saperle gestire.
Se dovesse avere difficoltà vi consiglierei di intraprendere un percorso di parent training.
Resto a disposizione anche online se vorrà dei consigli a riguardo.
Cordiali saluti e in bocca al lupo.
6 LUG 2021
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentilissima Emydpm,
i bambini all'età di suo figlio (ma anche più grandi) non sono ancora in grado di riconoscere e gestire le emozioni, e quando gli capita di provare rabbia, frustrazione o tristezza utilizzano il mezzo che per loro è più semplice, ovvero il proprio corpo con il quale esternano aggressività verso le persone e l'ambiente che li circonda. In questa fase è perciò importante accompagnare il bambino verso la comprensione delle emozioni, per insegnargli un modo alternativo per gestirla.
Ci sono stati dei cambiamenti importanti nella vostra vita, o in quelli di suo figlio negli ultimi mesi? In che modo reagite quando si presentano queste situazioni?
Per poterle essere maggiormente d'aiuto sarebbe opportuno approfondire, se desidera sono disponibile per una consulenza online.
Le auguro una buona giornata,
Saluti,
D.ssa Alessandra Loru