Gentilissimi
la mia bimba di 2 anni, di carattere allegro e sereno, cambia completamentee ogni volta che il padre riparte e diventa irascibile, dispettosa e quasi aggressiva nei miei confronti. putroppo mio marito fa lunghe assenze per lavoro, ma ho notato che quando torna solo nel weekend le cose vanno meglio. quando torna per un periodo più lungo invece la bimba fa molta fatica a riabituarsi. torna a chiedere il pannolino (che non usa più), e mangia poco.
cosa mi consigliate? mio marito potrebbe organizzarsi per tornare tutti i we, invece che stare fuori 3 settimane di seguito e poi una con noi...non so se sia meglio per la bimba.
o dobbiamo solo aspettare che le passi?
(soluzione che non mi convince molto...quando si tratta di capire/ridurre il disagio di un bimbo)
grazie mille e complimenti per professionalità e disponibilità!
Debora
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10 OTT 2014
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Gentile Debora,
la protesta dei bimbi alla separazione da una figura genitoriale è sana e normale, sarebbe preoccupante non ci fosse. Soprattutto quando, così piccoli, non capiscono bene il perché una persona va via. Sicuramente con il tempo le cose si attenueranno, se nel frattempo suo marito potesse tornare tutti i week end sarebbe una cosa buona.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti,
dott.ssa Gerbi
13 OTT 2014
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Penso che sia preferibile che suo marito torni a casa nel w.e., oltre che ad utilizzare i mezzi tecnologici che aiutano molto a dimezzare le distanze. Vi suggerisco anche di fare qualche seduta di consulenza genitoriale perché il disagio espresso dalla bambina è un malessere dell'intero nucleo familiare e forse queste partenze generano angoscia e sofferenza in tutti voi.il poterne parlare con persone competenti non vi può che essere di aiuto e sostegno. Buone cose Dottssa. Rosanna Tartarelli
13 OTT 2014
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Cara Debora, la domanda è: tu quanto sei dispiaciuta dell'assenza di tuo marito? Probabilmente la bambina assorbe questa incongruenza tra quello che vorresti tu (la presenza più assidua) e quello che tuo marito fa (lunga assenza). I bambini così piccoli assorbono più il non verbale (e quindi il nervosismo) che le parole. Ti consiglio di preparare la bambina all'attesa,magari con delle attività quotidiane (anche ripetitive, i bambini hanno bisogno della routine per creare punti di riferimento): facciamo il disegno per papà, il lavoretto, ecc...; cercare di mettervi in contatto almeno su skype (meglio se lui le legge una storia ogni giorno ad esempio). Se la situazione non migliora rivolgiti ad un terapeuta del consultoio della tua città... magari convince lui tuo marito :)
13 OTT 2014
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Cara Debora
certamente la bambina soffre dell'assenza del padre e forse "rispecchia" anche un disagio suo (della mamma voglio dire) in quanto immagino che anche a lei (seppure lei non ne parla) questa assenza di suo marito in qualche modo pesi. E' possibile che la renda più nervosa e insicura e che quindi la bambina reagisca sia alla assenza del padre che al suo nervosismo?
E' una domanda che mi è venuta in mente.
Nel caso ci sia qualcosa di vero in quanto ho scritto, cioè che il babbo manchi e renda nervose sia lei che la bambina, causa la lunga assenza, allora è davvero bene che ritorni a casa nei wekk end.
Se non è possibile o auspicabile che il babbo torni sempre, allora veda lei di rimanere molto calma e sicura anche in assenza del babbo, non perda la positività e sia molto presente con la piccolissima.
Tenga presente che i bambini molto piccoli sono come antenne che registrano ogni minimo cambiamento di umore e di insicurezza nell'ambiente e "l'ambiente" del bambino sono i suoi Genitori ( Winnicot insegna).
Cordiali saluti
Psicoterapeuta Silvana Ceccucci Studio in Ravenna
10 OTT 2014
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Cara Debora,
tua figlia sta manifestando in comportamenti un disagio forte che come scrivi potrebbe essere legato alla partenza del padre o al cambiamento di "atmosfera e armonia" all'interno della casa. Ti consiglio vivamente di parlarne con uno psicologo specializzato nell'infanzia che ti potrà aiutare a trovare le giuste soluzioni per te e la bambina, Una caro saluto Dott.sa Paola Madesani