bambino e ansia

Inviata da elisabetta · 18 set 2019 Ansia

Buongiorno, mia nipote di 4 anni non vuole più andare alla scuola materna. Ha iniziato da una settimana ma è una tragedia ogni mattina. Piange disperata e le maestre devono letteralmente togliere la bimba dalla braccia della mamma. Anche durante la mattinata la bimba scoppia ogni tanto a piangere ma la maestra dice che piange perchè ha un bisogno continuo di sapere cosa si farà dopo e se per caso cambiano i programmi scoppia a piangere. Ogni mezz'ora chiede alla maestra cosa si farà dopo, è maniacale in questo.
Premetto che è una bimba molto precisa, ordinata, che odia sporcarsi e tranquilla.
Abitudinaria, da sempre va in crisi se cambia la sua routine.
Credo addirittura che sia quasi al limite della patologia.
Cosa può fare la mamma?

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Miglior risposta 19 SET 2019

Gentile Elisabetta,
la bambina esprime semplicemente "ansia da separazione" anche perchè forse non è stata preparata in precedenza ad affrontare questo distacco dalla figura materna parlandole della scuola, della maestra e degli altri bambini, portandola in un primo momento in esplorazione e cominciando col farle fare brevi periodi iniziali di questa esperienza.
E' probabile inoltre che, scossa da questo grosso cambiamento, la bambina viva anche altri cambiamenti minori come destabilizzanti e spaventosi.
E' necessario perciò che lei, come principale figura di riferimento si mostri rassicurante e paziente aspettando che la bambina si adatti ed acquisti fiducia che i cambiamenti non sempre sono pericolosi e da temere.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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19 SET 2019

Gentile Elisabetta,
l'inizio della scuola materna è un momento di passaggio molto delicato nella vita di un bambino: entra in una comunità di coetanei, si confronta con adulti che non sono della famiglia, viene inserito in un contesto ed in una routine completamente nuovi, gli/le vengono fatte richieste probabilmente mai incontrate.
Non è raro che un bambino manifesti il proprio disagio con pianti anche prolungati e anche per più giorni e sta agli adulti (specie alle insegnanti) utilizzare la loro competenza per favorire questo processo.
Ogni bambino è a sé e non so se per sua nipote sia la prima esperienza fuori casa (ha frequentato il nido? Inizia a 4 anni perché è nata all'inizio dell'anno oppure è stato scelto di non mandarla ai 3 anni?) ma prima di parlare di patologia farei molta attenzione.
Sono molti i fattori da considerare: in che tipo di classe è? Omogenea/eterogenea per età, numerosa o piccola? Le maestre che approccio hanno? La mamma la manda volentieri o è in qualche modo combattuta? E' accaduto qualcosa in famiglia negli ultimi mesi (nascita di fratellini o altri cambiamenti)?
Inoltre, che male c'è se un bambino desidera sapere come si svolgerà la giornata? E' un modo per rassicurarsi ed esercitare un minimo controllo sulla realtà. Anzi, in ogni materna si fa un lavoro sulle "routine" proprio perché va incontro ai bisogni dei bambini. Capisco che sua nipote possa diventare "pesante", ma forse è proprio perché non si sente ancora sicura nella nuova situazione. Credo che le maestre possano anticiparle le attività per qualche giorno, senza farla sentire inadeguata per questo.
Per concludere: il disagio di un bambino va ascoltato e accolto, ed è l'adulto che deve mettere in atto delle strategie per aiutarlo. Consiglierei alla mamma (e al papà) di cercare un confronto con le insegnanti per lavorare insieme con l'obiettivo di far stare meglio la piccola.
Esistono anche delle letture per bambini che illustrano la giornata dell'asilo per far loro familiarizzare appunto con la routine della giornata a scuola. Alcuni titoli sono: "A più tardi!" di Jeanne Ashbè, "Zeb e la scorta di baci", "Lupetto va a scuola" ma ne può trovare molti altri.
Un saluto a sua nipote e a lei.

Dott.ssa Roberta Altieri Psicologo a Milano

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19 SET 2019

Gentile Elisabetta,
La reazione di sua nipote è una reazione piuttosto comune durante il periodo di ingresso alla scuola materna, esso rappresenta il primo grande distacco dalla madre. E' un momento di crescita, una novità in termini di ambiente, insegnanti, compagni. La bimba in sostanza deve abituarsi a stare senza la madre ed abbandonare le sicurezze per divenire autonoma.
La mamma è opportuno che mantenga un atteggiamento fermo accompagnandola alla scuola materna senza sensi di colpa o ripensamenti di portarla a casa, di conseguenza con il tempo normalmente la bimba si abitua alla nuova situazione. Se le difficoltà permangono potrebbe essere utile una breve consulenza di supporto sia per la mamma che per la bimba.
Resto a disposizione per informazioni
Cari saluti
Dr.ssa Donatella Costa

Studio Psicologia e Benessere Psicologo a Rezzato

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