Buongiorno,
io e la mia compagna abbiamo un bimbo di 29 mesi e ci siamo lasciati da pochi giorni. Lei ha deciso di tornare dai suoi genitori con il bambino; per chiarire meglio la situazione specifico che il piccolo è nato e vissuto fino ad ora in una villa di famiglia a 2 piani con i nonni paterni al primo piano e noi al secondo.
I nonni in pratica l'hanno cresciuto e lui è molto legato a loro. In questi giorni, nel fine settimana è stato da me e con suoi nonni, ma quando è arrivato il momento di riportarlo dalla mamma piange disperato e dice che non la vuole, anche davanti a lei. L'avevo in braccio per calmarlo e la mamma ha dovuto letteralmente strapparmelo dalle mani ed io "scappare" via. E' una scena straziante!! La mia compagna inoltre mi ha inoltre detto che più volte il bimbo le ha chiesto di andare a casa, di dov'ero io, dov'era il nonno... Cosa dobbiamo fare per il suo bene?
Grazie.
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21 OTT 2015
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Gentile Cristian,
la cosa migliore, a mio avviso, sarebbe che lei e la sua compagna metteste in stand-by la vostra decisione di separarvi ed iniziaste immediatamente una psicoterapia di coppia per cercare di riparare e ricucire il rapporto.
Questo dovrebbe essere un primo atto dovuto nei confronti di questo bambino che entrambi avete voluto e verso cui dovreste avere la responsabilità di farlo vivere in un ambiente sereno e con la presenza di entrambi i genitori.
Qualora questa prima opzione non fosse praticabile ( ma è sempre possibile non scartarla a priori !) dovreste portare al terapeuta la domanda di come rendere il meno traumatico possibile questo cambiamento al bambino e attenervi alle sue indicazioni.
Quello di strappare il bimbo dalle mani di un genitore che poi è costretto a scappare, più che una scena straziante, dovrebbe essere considerato un crimine!!
Detto questo, posso aggiungere solo che quanto meno dovreste, in qualità di genitori, rendere il più graduale possibile il distacco del bambino dall'ambiente e dalle persone (cioè i nonni) che gli erano familiari e alla cui presenza era abituato.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
22 OTT 2015
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buongiorno Cristian,
vostro figlio è ancora piccolo per comprendere la situazione che si è creata tra lei e la sua compagna. E' importante entrare in empatia con lui e cercare di vedere la situazione dal suo punto di vista: tutto il suo mondo, le sue abitudini, la struttura a cui era abituato fin dalla nascita è cambiato in modo repentino. E' come se noi adulti ci trovassimo improvvisamente in un altro paese, con un nuovo lavoro, una nuova casa senza saperne i motivi e senza capire cosa sta succedendo. Pensi che spavento.
E' importante evitare strappi evolutivi nel percorso di crescita dei figli, cioè tutti quei cambiamenti repentini che stravolgono in gran parte il loro contesto. Vostro figlio sta reagendo con sofferenza ad una serie di cambiamenti importanti che hanno rivoluzionato tutto ciò a cui era abituato. Tenente presente che per i bambini le abitudini e tutto ciò che è la loro routine fornisce un contenimento emotivo ed una struttura fondamentale per il loro benessere.
Dovreste trovare il modo di introdurre i cambiamenti in modo progressivo e graduale variando le abitudini poco per volta. L'intervento di un mediatore familiare può essere utile: questa figura, piuttosto nuova in Italia, aiuta a trovare accordi sulla separazione e sulla gestione dei figli nonchè sulle strategie educative più adatte evitando che si scivoli nel conflitto. Le associazioni nazionali dei mediatori familiari potranno aiutarla a trovare personale qualificato nella vostra città.
Buon lavoro!
21 OTT 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Caro Cristian
La separazione spesso è un campo minato. soltanto se i due partner sono coesi nella volontà di raggiungere l'unico obiettivo che è il benessere dei figli , si puó sopravvivere senza farsi del male. Voi in un certo senso già lo state facendo, preoccupandovi del benessere psicologico del vostro piccolino. Nulla è indolore, presupposto ciò, diciamo però che non necessariamente la separazione dei genitori è un trauma! Dovete traghettare vostro figlio sostenendolo nella crescita psicologica innanzitutto attraverso il raggiungimento di alcuni obiettivi cognitivi come ad esempio la permanenza dell'oggetto "io esisto anche se tu non mi vedi" , l'alfabetizzazione emotiva "ci sono emozioni brutte nella vita ma possiamo comprenderle e affrontarle insieme" . Voi lo vedete piccolo e fragile, ma con il vostro aiuto e le potenzialità che ogni bambino ha, puó affrontare tranquillamente questa situazione. Fatevi sostenere da qualche specialista se avete delle perplessità e buona fortuna!
Der Maura Di Lillo
21 OTT 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buon giorno Cristian, i b/i risentono immediatamente dei cambiamenti, forse ancor prima che essi avvengano. È chiaro che al vostro bimbo servirà del tempo per accettare la trasformazione della vostra vita familiare. Non so in che rapporti vi siete lasciati lei e la sua compagna, ma al momento credo che la priorità è la serenità del vostro bimbo. Per cui, insieme, cercate di rassicuralo, facendogli sentire che mamma e papà sono comunque li per lui. Non so se è fattibile, per lei, incontrarlo più spesso di quanto stia già facendo, magari anche insieme alla sua compagna....perché è imp che il vostro piccolo gradualmente comprenda che mamma e papà riescono ad esserci insieme per lui, a prescindere dal fatto che voi non siete più una coppia.
21 OTT 2015
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Caro Cristian,
lei e la mamma del bambino siete molto bravi a parlare di questo aspetto e ad esservi posti delle domande su come gestire la situazione.
Il bambino ha bisogno dei punti di riferimento, ai quali si affida per sentirsi sicuro. La casa è un importante punto di riferimento e così gli ambienti limitrofi e la presenza dei nonni che vedeva ogni giorno. Non solo. Lì c'è anche il suo papà.
Per lui non è sufficiente stare con la mamma perchè manca tutto il resto.
Sarete voi a elaborare la migliore strateia per accompagnare il vostro bambino in questa fase di vita, tuttavia, fate in modo che possa, piano piano, imparare che può avere un'altra casa e altri punti di riferimento e sentirsi sicuro allo stesso modo.
Se fosse possibile potrebbe accompagnarlo lei dai nonni materni e trascorrere qualche ora in quel contesto, di modo che il bimbo lo senta parimenti familiare alla casa in cui ha vissuto finora.
Potrebbe essere molto utile per voi rivolgervi ad uno psicologo: gestire la separazione e i suoi vissuti e le fatiche del vsotro bimbo non è poca cosa.
21 OTT 2015
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile signor Cristian,
i bambini non dovrebbero essere messi in mezzo alle decisioni degli adulti! gli affetti che suo figlio ha instaurato con i nonni e con gli altri parenti sono preziosissime per la sua crescita personale e caratteriale. credo che siate voi genitori a dovervi accordare e trovare una soluzione che permette la situazione migliore e ottimale per il vostro bambino, tenendo al primo posto in considerazione il suo mondo e le sue esigenze e cercando di accantonare i vostri personali desideri.
Dott.ssa Marchetto Christina
21 OTT 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Cristian,
La miglior cosa per il bambino é che lei e sua moglie, con molta sincerità e chiarezza, valutiate insieme quali possano essere le migliori condizioni per il bimbo. Solo voi potete sapere come far star bene il bimbo e come aiutarlo per affrontare la situazione. Senza rancori, concentratevi su di lui, osservatelo, ascoltatelo e insieme, ribadisco insieme, scegliete cosa fare. Se voi siete uniti nelle decisioni da prendere per vostro figlio non sbaglierete