bambino a scuola piange

Inviata da elisabetta · 10 ott 2019

Buongiorno, le scrivo a nome di un'amica che ha una bambina che ha iniziato a settembre la primaria e ogni mattina, al distacco dalla mamma piange a dirotto.
Se la porta la nonna non succede, ma con la mamma è una tragedia.
La stessa cosa succedeva alla scuola dell'infanzia.
Poi in classe non piange più e durante la giornata la bimba torna ad essere serena.

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Miglior risposta 11 OTT 2019

Gentile Elisabetta,
per questa bambina la mamma rimane la figura di attaccamento più importante da cui può essere più difficile il distacco (sebbene temporaneo) con comparsa di ansia da separazione.
Tuttavia occorre approfondire la qualità di questa stessa relazione di attaccamento che potrebbe essere di tipo insicuro ed in tal caso occorre che la sua amica si faccia aiutare in psicoterapia per comprendere le origini di questo stile relazionale e trovare le opportune soluzioni.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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18 OTT 2019

Gentile Elisabetta, vedrei utile per la sua amica contattare uno psicoterapeuta per lavorare sul legame di attaccamento madre- figlia, perché questo tipo di comportamento può andar bene quando il bambino è più piccolo, ma se prosegue ( e siamo già alla scuola dell' obbligo) è bene capire il perché è cercare di risolvere il problema.

Anonimo-163829 Psicologo a Arezzo

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17 OTT 2019

Cara Elisabetta,
leggendo la storia della sua amica ipotizzo una relazione tra la mamma e la figlia con confini non ben delineati, vi consiglio di contattare una collega aiuta a comprendere la qualità del legame e le varie zone critiche, al fine di dare strumenti alla piccola per sentirsi al sicuro e protetta anche lontano dalla mamma, e giocare serena con gli amichetti.
Cordialmente la saluto
dr Monica Bertolini
psicologa-psicoterapeuta indirizzo psicodinamico terapeuta EMDR
(Lombardia Lodi e Milano zona De Angeli)

Dott.ssa Monica Bertolini psicologa-psicoterapeuta Psicologo a Lodi

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11 OTT 2019

Gentile Elisabetta,
come hanno già descritto ampiamente i colleghi trattasi di ansia da separazione o meglio il tipo di relazione che la bambina ha costruito con la madre, quindi non si manifesta ovviamente con altre figure. Sarebbe necessario che i genitori in primis si facciano carico di tale difficoltà, magari richiedendo una prima consulenza senza pregiudizi o remore di nessun genere.
Cordialmente,
dr.ssa Donatella Costa (Brescia)

Dr.ssa Donatella Costa Psicologo a Rezzato

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11 OTT 2019

Buongiorno Elisabetta,
ciascun bimbo è diverso e non si può generalizzare, ma spesso capita che i bambini abbiano delle reazioni del genere con la mamma, soprattutto prima del distacco. Il bambino, estremamente competente, prova ad arrivare a meta, che sarebbe rimanere con la mamma, non andando a scuola. Nel momento in cui il bimbo è con gli altri compagni, nel suo ambiente, ritorna ad essere sereno. Con la nonna o con altri non fa queste scene perché ha già compreso che non servirebbe a nulla, oppure semplicemente perché ha piacere di andare a scuola, mentre con la mamma vorrebbe rimanere.
I bambini sono molto competenti e sanno benissimo quello che vogliono.

Cordiali Saluti
Dott. G. Gramaglia

Gramaglia Dr. Giancarlo Psicologo a Torino

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11 OTT 2019

Buongiorno Elisabetta,
per la sua amica non deve essere facile vivere questa situazione, lasciare la propria bambina in lacrime può essere fonte di angoscia, ci si pone molte domande rispetto a cosa poter fare e quali possano essere le cause.
Non avanzo ipotesi rispetto al perché ciò accade, richiederebbe una conoscenza della situazione e, forse, se il livello di angoscia nella bambina è molto alto, se si vede compromesso il suo benessere, potrebbe essere utile rivolgersi ad uno psicologo, per poter comprendere meglio il suo vissuto e come sostenerla.
Ciò che può essere fatto quotidianamente, però, è proseguire con le rassicurazioni rispetto al fatto che la mamma tornerà, che mentre lei sarà a scuola, anche la mamma sarà impegnata con il lavoro, con i suoi impegni, ma che tornerà da lei e starà bene. Valorizzare i racconti positivi della bambina legati alla scuola, agli scambi con i compagni e le insegnanti, far notare come sia stata bene in quel contesto e come ciò renda contenta anche la mamma (è molto importante provare davvero queste emozioni per poterle trasmettere alla bambina, comunicandole tranquillità). Può essere utile ribadire la routine della giornata, cosa si fa, cosa succede nei diversi momenti della mattina, del pomeriggio, della sera, aiutarla a crearsi una continuità temporale certa e chiara. Mantenere un rito del saluto che sia costante, che trasmetta sicurezza alla bambina.
Piccoli accorgimenti, probabilmente che già si stanno attuando, ma che possono essere significativi per i bambini.
Non dobbiamo trascurare, poi, che ogni bambino ha la sua sensibilità e può vivere il momento della separazione con dolore, l'aspetto da valutare con attenzione è se l'angoscia accompagna per tutto il giorno la bambina, oppure si limita alla fase del saluto, come per la bambina di cui lei sta parlando. Il fatto che "torni serena" durante la giornata, appare un indicatore positivo, ma come dicevo all'inizio, si dovrebbe valutare la situazione nel suo complesso.
Cordiali Saluti
dott.ssa Zucchinali Manuela

Dott.ssa Zucchinali Manuela Psicologo a Sorisole

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11 OTT 2019

Gentile Elisabetta, le risposte dei Colleghi mi sembrano valide ed esaurienti. Aggiungerei una domanda: ma perché scrive Lei, invece dell'interessata? Ho il sospetto che la sua amica non voglia risolvere il problema alla radice, altrimenti si sarebbe mossa in prima persona. In altre parole, può darsi, detto senza alcun giudizio, che siano presenti motivazioni inconsce di rifiuto ad impegnarsi a risolvere il problema. In questo caso ogni consiglio sarebbe vano.
Cordiali saluti
dr. Leopoldo Tacchini

Dott. Leopoldo Tacchini Psicologo a Firenze

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11 OTT 2019

Buongiorno Elisabetta, i motivi del pianto potrebbero essere moltrplici: dalla modalità del saluto, dalle tempistiche, dal tipo di rapporto all'interno della diade ...
Consiglio sempre di salutare il bambino in modo calmo e di dire chiaramente a che ore e con chi sarà il ricongiungimento, di spiegare dove sta andando la madre e perché è importante, di parlare della fiducia nelle insegnanti e al ritorno a casa di passare del tempo di qualità insieme.
Non sto valitando possibilità di cambiamenti che possano aver creato una problematica sul distacco sia perché non me ne ha parlato sia perché pare una modalità instaurata da tempo e limitata alla figura materna.
In caso di persistenza si consiglia di contattare un professionista dell'età evolutiva per poter approfondire nel dettaglio cosa accade e trovare la strategia migliore.
Saluti Dottoressa Ciacci

Dott.ssa Maria Noemi Ciacci Psicologo a Grosseto

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11 OTT 2019

Buongiorno,
È probabile che la bambina soffra la separazione dalla figura materna. Consiglierei innanzitutto un primo colloquio con la mamma ed il papà, al fine di conoscere le dinamiche relazionali interne alla famiglia e lo sviluppo della bambina in tutti i suoi contesti.

Cordialmente
Dr.ssa Vizzino Carmen

Dott.ssa Carmen Vizzino Psicologo a Milano

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11 OTT 2019

buongiorno Elisabetta,
credo che se la bambina, una volta a scuola, riesce a calmarsi, non ci sono problemi, si tratta di una reazione normale dei bambini alla loro età. il problema sussisterebbe laddove la bambina, una volta entrata in classe e per un lungo periodo, continuasse a piangere, ma non è questo il caso poiché, come da lei riferito, una volta in classe non piange più e durante la giornata torna ad essere serena.

dottoressa Laura Lupi.

Dott.ssa Laura Lupi Psicologo a Firenze

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11 OTT 2019

Buongiorno, Ciò che sta succedendo alla sua amica e abbastanza normale, per il bambino è in assoluto la madre, soprattutto se piccolo, la figura di attaccamento, e lei che vuole. Perciò il distacco è difficile solo con la madre e non con altri. Questo deve rincuorare, significa che il bambino sa stare con altri, operare separazioni, dedicarsi a nuove attività.. non mi preoccuperei quindi, ma se la situazione dovesse non cambiare o peggiorare, e bene chiedere un parere specialistico. Importante anche per la mamma non cedere al pianto e farlo andare a scuola, fiduciosa che tutto questo dovrebbe passare. Saluti Drssa Valdrè

Dr.ssa Rossella Valdrè Psicologo a Genova

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11 OTT 2019

Buongiorno Elisabetta, poche sono le informazioni per poter dare una risposta esaustiva comunque, siccome la bambina manifesta questo comportamento solo in presenza della mamma, cercherei di indagare che tipo di legame di attaccamento si è sviluppato tra di loro e se la bambina ha vissuto eventi di vita stressanti che l'hanno portata a legarsi ancora di più alla mamma (nascita di un fratello, un trasloco, un lutto, ecc.).
Cercherei inoltre di capire se i sintomi manifestati dalla bambina sono legati solo al pianto, nel momento del distacco, oppure se si ripercuotono anche in scarsa concentrazione a scuola, sintomi somatici (mal di pancia, mal di testa..), incubii, ecc.. e se si presentano anche in altri contesti diversi da quello scolastico.

Rimango a disposizione per eventuali chiarimenti,
Dott.ssa Moro Sabina.

Dott.ssa Moro Sabina Psicologo a Desenzano del Garda

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