Buon giorno ... chiedo il vostro aiuto perchè non so più dove sbattere la testa .... ho un bambino di 5 anni che è un vulcano di energia, molto intelligente (la pediatra stessa mi dice che ha le capacità di bambini di 6/7 anni) super curioso, appassionato di sport e a mio avviso con un cuore grande. è sempre carino con i bambini più piccoli, quasi li accudisce se gli viene chiesto ... ha un grosso problema ... non sa (o non riesce) a gestire la rabbia. Ieri per esempio una mamma gli ha urlato contro in modo molto "cattivo" perchè a detta sua, aveva "toccato" il collo del figlio. Lui ha molte regole, cerchiamo sempre di spiegarli la differenza tra cosa è bene e cosa è male ... ovviamente io ieri ero presente ma non ho visto di preciso cosa è successo. Lui comunque è in "punizione" ovvero, niente uscite al parchino con gli amici, niente tv ecc ... ma non so veramente più come fare. Io tendo sempre a sgridarlo quando lo ritengo necessario e, a volte, quanche tirata d'orecchio scappa ...
Alla scuola materna purtroppo si aggrega spesso con bambini che non si comportano bene, e viene richiamato anche li ... ci sono giorni però in cui ha un comportamento veramente speciale, si comporta benissimo, aiuta addirittura le maestre ad apparecchiare e/o sparecchiare ....
Non so veramente più cosa fare, sono stanca di doverlo difendere sempre dal giudizio delle persone ...
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14 OTT 2022
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Gentile Nanà,
a mio parere, la rabbia è soprattutto un comportamento appreso e i bambini apprendono o in famiglia oppure a scuola; di conseguenza dovrebbe essere un compito dei genitori e degli insegnanti dare il buon esempio sulla gestione della rabbia ed inibire/correggere eventuali comportamenti rabbiosi.
Nei momenti di congruenza, eventuali punizioni basate sul togliere temporaneamente ciò che al bambino piace sono sempre da preferire alle grida e alle punizioni fisiche.
Comunque, in caso di necessità, può avvalersi dell'aiuto di un terapeuta dell'età evolutiva.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
14 OTT 2022
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Buongiorno,
anche io, come i colleghi. le consiglierei un consulto da uno psicologo dello sviluppo, per fare una valutazione approfondita di quali siano i fattori che lo portano agli scoppi di rabbia.
Nel frattempo le consiglierei di annotarsi quali sono le situazioni che lo fanno arrabbiare, cosa succede subito prima (sia ciò che accade con le persone intorno a lui, sia le emozioni che manifesta prima della rabbia), cosa fa durante gli scopi di rabbia e cosa succede dopo. Quali sono le volte che si placa più facilmente? Cosa viene fatto in quelle occasioni?
questo le potrà essere utile per capire quali sono le vostre strategie che già attuate e che funzionano e quali sono da scartare.
14 OTT 2022
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Gentile Nanà_11,
La rabbia da gestire di chi é? Perchè nel racconto che fa lei la rabbia è sua è degli altri ma non è mai di suo figlio. La rabbia è una delle risposte più normali alla frustrazione soprattutto nell'età di suo figlio, che date probabilmente le sue capacità sta incontrando poche frustrazioni nella sua infanzia e le sta ingigantendo. Un percorso di supporto genitoriale mamma bambino potrebbe essere utile per parlare di questa emozione e capire cosa prova realmente suo figlio di fronte alla frustrazione e alle difficoltà relazionali.
Cordialmente.
14 OTT 2022
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Carissima
Vista l'espressione comportamentale del bimbo e le notizie riportate dalla pediatra, le consiglio di recarsi presso uno specialista per una valutazione cognitiva. La rabbia è un'informazione che serve approfondire perché può essere un comportamento acquisito per imitazione come no. Rimango a disposizione.
GM
14 OTT 2022
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Buongiorno,
leggendo la sua domanda è impossibile non sentire la sua preoccupazione, del tutto comprensibile. Probabilmente anche suo figlio, che lei descrive come un bambino molto intelligente, si sentirà spaventato e angosciato dagli stessi comportamenti che pure mette in atto che cerca di riparare comportandosi benissimo quando riesce.
Sono comportamenti questi che pesantemente incidono sulle famiglie e sui bambini stessi, non solo perché mettono i bambini in situazioni spiacevoli e a volte perfino pericolose, ma anche perché rischiano di entrare nella costruzione dell’identità dei bambini che, se queste difficoltà persistono, cominciano a pensarsi come “cattivi”, anche in ragione del fatto che gli altri coetanei e gli adulti si preoccupano di quello che questi bambini possono fare.
Con questo pensiero in mente è quindi importante rivolgersi a uno psicologo infantile, che possa aiutare da un lato il bambino, non tanto a sopprimere il comportamento quanto a cercare di capirne le motivazioni e ad elaborarne il senso di inadeguatezza che ne consegue, e dall’altro genitori e insegnanti nella costruzione di una migliore comprensione degli stati “incontenibili” del piccolo.
Le auguro il meglio e resto a disposizione,
Dr.ssa Viola Rastrelli
14 OTT 2022
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Cara mamma, di solito i bambini esprimono con il loro comportamento qualcosa che non sanno esprimere a parole. La rabbia può essere proprio un modo per dirle qualcosa. Può pensare di rivolgersi a un professionista dell'infanzia per avere un supporto e per comprendere come mai suo figlio, che lei descrive come molto intelligente e di buon cuore, metta in atto certi comportamenti.
Resto a disposizione, un caro saluto, dott.ssa Sara Manzoni.
14 OTT 2022
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Gentile Nanà le consiglio di sottoporlo ad una valutazione per l'alto funzionamento perché da quello che scrive il profilo di alto funzionamento o plusdotazione è probabile. È importante riconoscere questi bambini per non comprendere il loro particolare funzionamento e per offrire loro ciò di cui hanno bisogno. Facendo una valutazione avrà poi le indicazioni più corrette su come gestire il comportamento del bambino.
Saluti.
Serena Costa psicologa dell'infanzia e blogger di Connettiti alla psicologia dei bambini