Buongiorno. Mia figlia ha quasi 3 anni e’ autonoma in tutto , va al nido da ormai 2 anni ed è sempre stato tutto ok. Abbiamo però notato che tipo al parco se ci sono altri bambini vuole papà o la mamma per chiedergli. O è si chiamano ,se su uno scivolo ci sono tanti bambini vuole papà o la mamma per salire . Oppure se un bambino le dice “tu non sali” la sua
Reazione è andarsene e diventare triste ecc . Mi spiego meglio non vedo mai in lei reazioni del tipo rispondere “no io lo faccio “ ecc.. e’ come se si facesse mettere i piedi in testa da tutti . E mi dispiace perché lei è veramente molto buona però a
Volte penso lo sia anche troppo
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14 GIU 2024
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Buon pomeriggio mamma
A tre anni si può essere timidi, e normale
Le faccia fare danza , latino americana, oppure danza pop.
Oppure ginnastica artistica.
L,', importante che la bimba stia con delle sue coetanee.
Dottoressa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma
14 GIU 2024
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Buongiorno. Il fatto che la bambina non risponda in maniera determinata subito non è detto che sia completamente passiva. Provi ad osservare se comunque lei Abbandona completamente o ci ritorna dopo sul gioco e adotta quindi strategie più "diplomatiche". Poi senz'altro è importante ragionare con lei sulle emozioni che prova e sulla modalità relazionale che adotta. Se volesse avere un aiuto più specifico a riguardo può contattarmi. Saluti
Serena Costa psicologa dell'infanzia e blogger di Connettiti alla psicologia dei bambini
14 GIU 2024
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Gentile,
Il legame di attaccamento che si instaura tra il caregiver e il bambino/la bambina si sviluppa durante i primi anni di vita. Durante le fasi di separazione dalle figure di attaccamento e/o dinanzi a situazioni nuove o stressanti è comprensibile richiedere la vicinanza, l' attenzione del caregiver.
La bambina sta comunicando delle emozioni che andrebbero validate. Queste possono essere riconosciute e affrontate attraverso e nella relazione caregiver/figlio. La figura di attaccamento funge da "base sicura" a cui il bambino può attingere nei
momenti di difficoltà e al tempo stesso lo orienta, lo introduce a conoscere, a esplorare il "mondo", tenendo conto e rispettando i vissuti, i bisogni del bambino; differenziandoli dalle aspettative dell'adulto. Spero di esserle stata utile.