buonasera
scrivo per la mia bambina di 4 anni che frequenta il secondo anno di materna. Lo scorso anno è andato abbastanza bene con alti e bassi fino a natale e dopo il rientro è sempre andata piu omeno volentieri. Quest'anno la tragedia...durante le vacanze estive si è legata molto a noi genitori, la prima settimana è andata abbastanza bene, poi ha iniziato a piangere tutte le mattine, si alza piangendo dice che ha mal di pancia a volte vomita addirittura. Dice che non vuole andare all'asilo che gli manchiamo noi e tutti i giorni mi chiede cosa c'è da mangiare il giorno dopo, è preoccupata che ci siano cose che non le piacciono. All'inizio piangeva anche a casa o il fine settimana se ci pensava iniziava a dire che non vuole andare all'asilo, adesso almeno a casa sembra un po meglio ma la mattina è sempre una tragedia...cerco di tranquillizzarla sul momento del pranzo le dico che se non le piacciono alcune cose non è obbligata a mangiarle ma sembra non funzionare....diciamo che frequenta da lunedi scorso perchè dopo la prima settimana ha avuto tosse e raffreddore ed e stata subito 5 giorni a casa....da venerdi per lo meno non ha vomitato al mattino ma comunque ha il pensiero fisso che cosa c'è domani da mangiare, non devo pensarci ecc....quando è li poi la maestra mi dice che partecipa tranquillamente a tutte le attività è tranquilla mangia e gioca, e quando la lascio in lacrime dopo 5 minuti gli passa però sono preoccupata perche non so come aiutarla, sono una persona di natura molto ansiosa e anche la mia ansia va a farsi sentire sull intestino dandomi diarrea e nausea ... cosa mi consigliate di fare per aiutarla ad essere piu serena soprattutto per il discorso del pranzo?
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6 OTT 2022
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Buongiorno gentilissima Sasa, innanzitutto grazie per la tua preziosa condivisione. Comprendo la situazione che descrivi, con annesse e connesse fatiche. Essendo una terapeuta specializzata nell'età evolutiva, suggerisco di rivolgersi ad un terapeuta, in modo da poter parlare insieme di quello che sta succedendo e delle possibili strategie per cambiare la situazione.
Resto a disposizione
AV
6 OTT 2022
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Buongiorno sasa2018,
il tipo di legame che unisce genitori e figli influenza inevitabilmente il modo in cui i figli affrontano il mondo esterno.
Un concreto aiuto che lei può apportare a se stessa e a sua figlia è farsi aiutare a trovare maggior serenità e fiducia in se stessa.
Si affidi a un professionista e vedrà che i problemi si attenueranno.
Un augurio
Giordana Milani
6 OTT 2022
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Buongiorno Sasa, grazie per aver condiviso qui un pezzetto della vostra storia innanzitutto.
Il linguaggio psicosomatico sembra essere condiviso da lei e dalla vostra bambina, parla, come lei ben ha sottolineato di una forte ansia e preoccupazione inerente, ipotizzo, la separazione.
Lei ha raccontato una piccola parte del suo punto di vista, sarebbe interessante ascoltare anche il papà.
Valutate l'ipotesi di farvi aiutare in questo momento di difficoltà da un buon terapeuta dell'età evolutiva o sistemico famigliare, che possa ascoltarvi e capire meglio cosa sta succedendo fra voi, da dove nasce questa ansia da separazione e preoccupazione sul cibo.
Mi rendo disponibile ad ascoltarvi , vi saluto cordialmente, Dottoressa Marta Lanfranco
6 OTT 2022
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Buongiorno signora,
da quello che scrive la tristezza della sua bambina la preoccupa molto e da questo posso
Immaginare che il pianto della bambina sia molto angosciato. Anche il sintomo fisico, il vomito, deve avervi preoccupate molto entrambe e non è da sottovalutare, così come il
pensiero ricorrente del pranzo del giorno dopo. La prima cosa che le consiglio di fare è fare un passaggio dal pediatra (se non l’avete già fatto) per escludere cause organiche, la seconda è senz’altro rivolgersi a un collega specializzato sulla prima infanzia: la difficoltà di sua figlia potrebbe anche essere transitoria ma è importante indagarla, in modo da sostenere sia la bambina che lei stessa, che dice di essere ansiosa e che a maggior ragione sarà molto preoccupata in questo momento.
Le auguro il meglio e resto a disposizione,
VR