Autostima, pensieri.

Quello che descrivi è un tema fondamentale, perché riguarda il rapporto che hai con te stessa, il modo in cui ti percepisci e quanto questo influisce sulla tua vita. Il problema non è che tu non abbia valore, ma che hai imparato a guardarti con occhi severi e svalutanti.
In altre parole, quello che vivi non è una realtà oggettiva, ma un filtro con cui hai imparato a interpretarti. Ed è proprio questo filtro che possiamo modificare.
Non si tratta di "imparare ad amarti" da un giorno all’altro, ma di costruire un’identità più autentica e libera. Oggi ti identifichi con l’idea di chi si sottovaluta. Ma questa non è la tua vera essenza. La psicoterapia può aiutarti a riconnetterti con una versione di te più forte e sicura. Più ti convinci di non valere, più agisci di conseguenza. Attraverso una psicoterapia possiamo individuare queste dinamiche e trovare strategie per spezzarle.
Se vuoi, io ci sono per intraprendere insieme questo percorso.

Dott. Tommaso Giovannetti
Ricevo a Roma e online
www.tommasogiovannetti.com

Gent.ma GG,
tempo fa, una nostra collega che si chiama Carol Dweck, ha sottolineato una cosa relativa ad una certa "mindset theory", della quale, probabilmente in altri contesti, hai sentito parlare, ovvero che i nostri pensieri e convinzioni su noi stessi plasmano profondamente la nostra realtà. Quando dici di sentirti "più vecchia della tua età", questo suggerisce esperienze che hanno lasciato impronte significative sul tuo modo di percepirti. E, in più, il nostro sistema nervoso può rimanere in uno stato di allerta che rende difficile apprezzare il presente e noi stessi.

Tuttavia, il dato biografico incontestabile ci dice, TI dice, che sei giovane, che hai davanti a te molto tempo per sviluppare una relazione più “nutriente” con te stessa. E peraltro, il fatto che tu stia cercando aiuto ora è un segno di forza, non di debolezza! Cercare aiuto a 23 anni mostra già una notevole consapevolezza e desiderio di crescita personale.
La paura e l'auto-svalutazione che descrivi sono reazioni comprensibili per un percorso di vita complesso ma sono passaggi complessi che, mi sento di dire, un po’ tutti affrontiamo, ognuno a proprio modo e proporzionalmente alla vita che ha avuto fino a quel momento, oppure alla propria specifica sensibilità. Per dire che non occorre aver vissuto cose profondissimamente traumatiche per avvertire una certa fatica esistenziale.

Indubbiamente, Il fatto che tu riconosca questi pattern di pensiero negativi è già un primo passo importante verso il cambiamento. La tua consapevolezza che c'è "di più da vivere" mostra una parte di te che desidera espandersi e crescere. E, partendo da queste tue doti, un confronto psicologico può permetterti di esplorare le radici di questi pensieri auto-svalutanti, sviluppare strumenti pratici per gestire l'ansia e la paura, costruire gradualmente un senso di sicurezza interiore, riconoscere e valorizzare le tue risorse personali.

Il percorso verso l'auto-accettazione non è lineare, e è normale che ci siano momenti di scoraggiamento. L'importante è mantenere una direzione generale di crescita che, in definitiva, sia coerente con il tuo tempo che scorre in avanti, mai in dietro.
Quindi, GG, ti faccio il mio migliore in bocca al lupo; sono certo che giungerai a vivere quel “di più”.
E se vuoi contattarmi, disponibilissimo!

Alessandro Pedrazzi

Carissima, dalle tue poche righe si comprende bene la pesantezza che ti porti dietro ed è comprensibile che tu ti senta stanca e con una gran voglia di riscatto. Purtroppo le situazioni della vita, quelle difficili, specie quando iniziamo a farci i conti dalla tenera età, finiscono con il "deformarci" un po', predisponendoci a quelle che diventeranno, man mano, scarsa motivazione, tendenza ad una tristezza profonda, scarsa autostima e mancanza di fiducia in sé, che molte volte si traduce nella scelta di "accontentarsi" anziché essere attori attivi nella propria vita, proprio perché in fondo siamo certi di non farcela o che una determinata cosa che vorremmo sia troppo per noi. Proprio come abbiamo imparato a svalutarci, allo stesso modo è possibile fare un cammino al contrario e intraprendere un percorso per scoprire e apprendere il proprio valore. Spero di esserti stata d'aiuto in qualche modo e resto a disposizione. Un caro saluto

Buonasera,

mi dispiace per quello che sta provando, non deve essere facile non apprezzarsi e amarsi. Immagino che, ad oggi, sarà sicuramente faticoso - se non impossibile per lei - riconoscersi e legittimarsi le risorse che ha. Mi sento di dirle però, che, tramite un percorso e un adeguato supporto, potrebbe intraprendere un viaggio per (ri)scoprirsi e mettere a tacere questo giudice severo. Così poi da comprendere quanto sia bello accettarsi e amarsi per come si è e per riuscire a mettere a tacere questi pensieri (che immagino le causino molta sofferenza).

Resto qui a sua disposizione e spero tanto che la sua situazione possa migliorare.

Dott.ssa Roberta Zito

Ciao gg2404,
ho letto il tuo messaggio e prima di tutto mi sento in dovere di dirti che l'età è solo un numero perché puoi avere solo 23 anni ma aver vissuto esperienze talmente importanti e difficili che ti hanno obbligato a crescere, maturare molto prima rispetto la reale età. Inoltre le esperienze passate soprattutto vissute durante l'infanzia possono segnare in modo veramente profondo e tali ferite vanno poi ad incidere e influenzare in modo doloroso e negativo anche chi siamo oggi e gli aspetti della nostra vita attuale. Il fatto che tu sei qui a scrivere e vorresti iniziare un percorso terapeutico è da ammirare perché vuol dire che riconosci di avere un problema e volerlo risolvere e soprattutto sei coraggiosa. Hai affermato di sottovalutarti molto, che spesso ti scoraggi o sei influenzata spesso da pensieri che non ti permettono di vivere la tua vita come vorresti ma sappi avere già la forza di dire voglio provare a combatterli ti dovrebbe far vedere quanto hai molto da dare a te stessa. Nei confronti della tua domanda io ti consiglio di iniziare un percorso di crescita personale all'interno del quale partendo dalla tua infanzia non assolutamente facile e dalle tue ferite potrai affrontare la tua sfera emotiva, il tuo disagio, la tua sofferenza e come tali fattori si ripercuotono sulla tua autostima e sul tuo presente. Attraverso un percorso di crescita personale avrai modo di acquisire nuove consapevolezze sulla tua persona, imparare a guardarti con occhi diversi, scoprire le tue fragilità e le tue risorse potenziarle, imparare a gestire con più fiducia in te stessa le diverse situazioni stressanti e/o problemi ma soprattutto potrai imparare a conoscere la tua UNICITA' ed imparare ad amarti come meriti riconoscendo il tuo valore. Pensare troppo talvolta non è un problema, ad essere un problema spesso è la qualità dei pensieri che noi facciamo ed essa va poi ad influenzare il nostro comportamento, relazioni e la nostra salute mentale e fisica.
Io ti auguro di voler davvero decidere di iniziare un percorso di crescita personale e poter cosi vivere i tuoi anni e la tua vita con la serenità che meriti. Resto a disposizione per qualsiasi cosa e/o informazione, scrivimi senza alcuna esitazione se ne avessi bisogno. Io lavoro a Roma tramite sia modalità classica in studio il mercoledì sia modalità online dal lunedì al venerdì indipendentemente se i miei pazienti sono di Roma o altre città e soprattutto la prima consulenza sia se avviene tramite modalità Online sia se avviene modalità classica in studio è sempre GRATUITA.
un caro saluto,
Dott.ssa Ilardi Chiara

Buongiorno gentile Utente,
Quello che scrive trasmette una grande consapevolezza e una forte volontà di cambiamento. Il fatto che si ponga questa domanda e che abbia deciso di intraprendere un percorso terapeutico è un segnale importante, perché significa che ha già compiuto il primo passo verso una maggiore comprensione di sé.

L’amore per se stessi non è qualcosa che si impone con la forza, ma qualcosa che si costruisce nel tempo. Se oggi le riesce difficile apprezzarsi, potrebbe essere perché ha interiorizzato giudizi o esperienze che l’hanno portata a dubitare del suo valore. La terapia può aiutarla proprio in questo: a comprendere da dove nasce questa tendenza a sottovalutarsi e a lavorare su un nuovo modo di vedersi, più giusto e più gentile.

Spesso chi è molto severo con se stesso si trova intrappolato in un dialogo interiore fatto di critiche e aspettative irraggiungibili. È un meccanismo che può portare a scoraggiarsi facilmente, a sentirsi bloccati, come se ogni passo in avanti non fosse mai abbastanza. Ma è possibile cambiare questa narrazione e imparare a trattarsi con più rispetto, proprio come farebbe con una persona cara a cui tiene profondamente.

Le paure, il pensare troppo, il sentirsi frenata dalla propria mente sono ostacoli che possono essere affrontati e superati. Con il giusto supporto, potrà trovare nuove prospettive e strumenti per vivere la sua vita in modo più pieno e autentico. Non è sola in questo percorso e la sua determinazione nel voler stare meglio è già un segnale prezioso su cui poter lavorare insieme.

Dott. Luca Vocino

GG, una saggia decisione, a fronte di una vita vissuta molto di più rispetto all'età anagrafica. Le auguro un buon viaggio e di scoprire che, dopo tutto, può farcela. Un caro saluto, Maria dr. Zaupa

Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso/a utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott Logiudice

Buongiorno,
quello che che descrive è una situazione che molte persone affrontano, ma che, allo stesso tempo, può far sentire profondamente soli e intrappolati in un circolo di pensieri negativi. Spesso, quando l'autostima vacilla, la nostra mente si focalizza sulle difficoltà ignorando le nostre risorse e i nostri punti di forza.

Un passo importante potrebbe essere quello di cominciare a esplorare questi pensieri in modo diverso, senza giudizio, ma con curiosità. Cosa sta cercando di dirle questa voce interiore? Quali sono le aspettative che sente di dover rispettare?

Un percorso con uno psicoterapeuta potrebbe aiutarla a riconnettersi con il suo valore, a trovare modi nuovi per dialogare con se stessa e a costruire un'immagine più equilibrata e autentica di chi è.

Le auguro il meglio
Giada

Ciao! Ti ringrazio per esserti aperto, è davvero importante parlare dei propri sentimenti e delle proprie difficoltà. Quello che descrivi è qualcosa che molte persone provano, anche se ogni percorso è unico e complesso. Il fatto che tu stia considerando la terapia è già un passo positivo e importante.

Riguardo alla tua domanda su come riuscire ad amarti di più, un aspetto fondamentale è iniziare a riconoscere il valore che già hai. Molte volte, ci sottovalutiamo a causa di esperienze passate o di pensieri negativi che non sono necessariamente la realtà, ma solo interpretazioni di ciò che sentiamo. Uno dei primi passi potrebbe essere imparare a osservare questi pensieri senza identificarsi troppo con loro.

Iniziare a valorizzare anche i piccoli traguardi o i momenti di felicità, per quanto possano sembrare piccoli, è un modo per cominciare a ricostruire la fiducia in se stessi. Ad esempio, quando pensi di non essere abbastanza o che le cose non vanno come vorresti, prova a chiederti: "Cosa potrei dire a un amico che si sente come me adesso?" A volte, essere gentili con noi stessi è più difficile che esserlo con gli altri, ma è fondamentale.

Infine, il fatto di sentirsi spinti a cambiare e vivere pienamente è già un segno di crescita. Il percorso non sarà facile, e dovrai darti tempo, ma ogni piccolo passo ti aiuterà a ricostruire quella fiducia in te stesso. La terapia potrebbe essere un ottimo spazio per esplorare queste sensazioni e trovare modi per affrontarle.

Buongiorno ,
la richiesta che poni contiene all' interno anche un riscontro che dai a te stessa grazie alle tue risorse e il coraggio che ti inducono a sentire l'esigenza di intraprendere un percorso di consulenza e sostegno psicoterapeutico .
Il mio suggerimento è di ascoltarti e di poterti lasciare accompagnare da un terapeuta a tua scelta in uno spazio terapeutico di ascolto e cura di te , primo passo per volerti bene.
Resto disponibile , qualora sentissi la necessità di ulteriori info non esitare a contattarmi .
Un caro Saluto .
Dr.ssa Alessandra Petrachi

Gentile utente,
come forse già può immaginare, è il complesso di esperienze intra ed extra-familiari dell'infanzia e dell'adolescenza che l'ha condizionata ad avere finora autosvalutazione, bassa autostima, insicurezza e pensieri negativi.
Tuttavia, lei può, col supporto dell'accompagnamento di un percorso di psicoterapia di durata adeguata, elaborare i traumi del passato e le conseguenti distorsioni cognitive per acquisire una diversa e positiva visione di se stessa e della vita tramite una paziente opera di ristrutturazione della sua personalità mantenendo la consapevolezza dei limiti e delle possibilità personali.
E' fondamnentale affrontare con pazienza e determinazione una per volta le diverse difficoltà fino al raggiungimento dell'obbiettivo prefissato.
Questo processo può essere lungo ed impegnativo ma certamente ricco di soddisfazioni e risultati positivi.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Ciao, grazie per aver condiviso il tuo vissuto. È molto importante che tu riconosca il desiderio di cambiare e cercare aiuto.

L’autostima è un processo che richiede tempo e pazienza e un primo passo fondamentale è iniziare ad accogliere te stess* con più gentilezza, riconoscendo anche i tuoi successi più piccoli.
Spesso, il modo in cui ci vediamo è influenzato da esperienze passate o dai pensieri automatici che ci accompagnano, ma con il giusto supporto e consapevolezza è possibile cambiare la percezione che abbiamo di noi stessi.
In terapia è possibile esplorare le proprie emozioni, comprendere le cause dei propri pensieri e sviluppare strategie per affrontarli.

Spero che il tuo percorso ti aiuti a vivere con maggiore fiducia e serenità, apprezzando te stess* per la persona che sei.

Gentilissim* gg2404, grazie per la sua preziosa domanda, che apre un tema molto importante.
L'amore verso se stessi non è per nulla cosa semplice e si costruisce nel tempo imparando innanzitutto a essere clementi con se stessi senza giudicarsi eccessivamente.

Considerando la sua domanda rispetto a come potersi amare di più, la risposta ovviamente dipende da lei e dalla sua storia: iniziare un percorso terapeutico potrebbe esserle utile per comprendere cosa non riesce ad amare di se stess* e cosa le impedisce di migliorare questo aspetto. Una volta identificate queste variabili, le auguro di poter trovare tutta la serenità e l'autostima che desidera.

Nella speranza che questo confronto possa esserle utile, resto a disposizione anche online.
Un caro saluto.
Dott.ssa Elena Sinistrero

Buongiorno,
sono positivamente colpita dalla tua spinta a voler uscire da una situazione che non ti fa stare bene. Questa forza è un'ottima risorsa in un percorso psicologico, dove avrai la possibilità di lavorare sull'accettazione di chi sei e sul desiderio di amarti di più. Già il fatto che tu voglia di meglio per te stessa è un prezioso punto di partenza che ti mostra che, nonostante la presenza di pensieri negativi, già ti ami e ci tieni a te.
Ti auguro il meglio per il tuo percorso.

Dott.ssa Beatrice Zucca

Buongiorno, è una gran bella domanda e secondo me è importante trovare la sua risposta. Non c'è un modo specifico, dipende da lei, tanti fattori, tanti aspetti. Forse è bene approfondire anche questo aspetto nella futura terapia che inizierà. Se vuole rimango disponibile a tale scopo.

Buongiorno gg2404,

"Cambiare è l'unica costante della vita".
E se fosse arrivata proprio adesso la consapevolezza di mettersi in discussione e cambiare?
I pensieri esistono, e anche se sono solo pensieri, hanno il potere di influenzarci, talvolta in modo negativo. Lavorare sulla propria autostima è senza dubbio possibile. Chiedere aiuto è il primo passo d'amore nei propri confronti.
Se si dovesse immaginare oltre lo scenario problematico, cosa cambierebbe nella sua vita, come si immaginerebbe? Quali altre cose dovrebbe affrontare.

Se volesse concedersi la possibilità di intraprendere un percorso psicologico non esiti a contattarmi.

Un caro saluto,
Dott.ssa Gloria Casella

Cara gg2404, spesso è proprio nel riconoscere e dare voce alle proprie difficoltà che inizia il percorso verso un cambiamento positivo.
Sentirsi intrappolata in pensieri negativi su di sé e lottare con l’autostima è qualcosa che molte persone affrontano, anche se può sembrare una battaglia solitaria. È importante sapere che questi pensieri, per quanto reali possano sembrare, non definiscono chi sei. Spesso derivano da esperienze passate, confronti continui con gli altri o aspettative irrealistiche che, anche inconsapevolmente, ci imponiamo.
L’autostima non è una qualità fissa: è qualcosa che si costruisce, passo dopo passo, imparando a guardarsi con maggiore gentilezza e a distinguere i propri pensieri critici dalla realtà. Questo può richiedere tempo e pratica, ma è un cammino possibile, e soprattutto uno che meriti di intraprendere.
Un aiuto professionale potrebbe essere uno strumento prezioso per lavorare su queste dinamiche e comprendere meglio l’origine di questi pensieri. Attraverso un percorso di consapevolezza, potresti imparare a identificare i momenti in cui i tuoi pensieri ti trascinano verso il basso e a trovare strategie per rispondere in modo più costruttivo e amorevole verso te stessa.
Non sei sola in questo viaggio, e chiedere supporto è già un segno di forza e di volontà di prenderti cura di te stessa.
Giada

Buongiorno,
leggendo la tua domanda ho sentito la fatica che stai vivendo ma ho visto anche il tuo coraggio di fare un primo passo verso il cambiamento. Ti auguro di trovare la serenità che meriti e ti lascio un piccolo spunto:

"Tu non sei i tuoi pensieri, sei la consapevolezza che sta dietro di essi" (Kabat-Zinn)

I pensieri sono solo eventi mentali passeggeri e tu puoi decidere di osservarli, lasciarli andare e trovarne altri che ti permettano di stare meglio.
In bocca al lupo per il tuo viaggio di scoperta.
Dr.ssa Angela De Santa

Cara gg2404,
Grazie per aver condiviso qui con noi le insicurezze che vivi.

Credo che la domanda che poni sia più complessa e non possa trovare risposta in qualche riga attraverso un computer o un cellulare.
Imparare ad amarsi è un processo lungo, che prevede il prendere in considerazione molti aspetti di se, farsi tante domande. Quando ho iniziato a sentirmi non amata? Perché ne ho bisogno? Quali sono le paure che ho se qualcuno dovesse amarmi? Qualcuno mi ha fatto credere che non meritassi amore?

Possiamo chiederci tante cose e non volevo con queste domande a raffica metterti in qualche modo pressione, ma stimolare in te una riflessione: è come imparare a camminare. Ci vuole tempo e credo che il primo passo per te stessa tu lo abbia già fatto.
Stai pensando di metterti al centro, di iniziare un percorso, perché probabilmente anche se lontana nella tua testa un vocina che ti dice che meriti di essere ascoltata c'è e questo vuol dire che il tuo cambiamento è già iniziato con un enorme atto di coraggio.

Spero di averti dato qualche spunto e qualora ne avessi bisogno, sarei lieta di aiutarti.
Dott.ssa Giorgia Tanda.

Buongiorno ti sarebbe utile dei colloqui con uno psicoterapeuta.
Dottoressa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso qui i suoi pensieri e dubbi.
E' certamente complesso vivere in balia dei propri pensieri intrusivi negativi alla sua età.
Età in cui da noi stessi e spesso dalla società, ci aspettiamo di vivere in maniera opposta ovvero senza pensieri negativi in atteggiamento di accoglienza di tutto ciò che ci circonda.
In realtà alla sua domanda non c'è una risposta secca da poter dare senza conoscere un minimo la sua storia.
Dunque l'unico consiglio che mi sento di darle è di pensare ad un possibile percorso terapeutico che meglio può aiutarla a gestire questi suoi pensieri e ad incrementare la sua autostima.
Cordialità.

Buongiorno,

ci tengo a ringraziarti per aver condiviso una parte di te e della tua vita tanto intima e dolorosa.
Credo che la tua idea di iniziare un percorso psicologico sia assolutamente opportuna, rispetto al vissuto che porti.
Quello che siamo oggi è inevitabilmente legato a quello che siamo stati e che abbiamo vissuto nella nostra vita e, sicuramente, fare un percorso in cui andare a ripercorrere la tua storia e rimettere man mano insieme i pezzi può esserti utile per avere una maggiore consapevolezza di te stessa e delle tue fragilità. D'altro lato, ti trovi in una fascia d'età in cui le incertezze si fanno più grandi, di fronte alle esperienze nuove che spesso ci si trova a vivere in questa fase di vita: iniziare un'attività lavorativa, gestire gli studi, decidere di vivere soli e molte altre ancora.
Al contempo, in te non vive solo la bambina dell'infanzia difficile che riferisci, ma anche la giovane adulta di oggi, che ha paura, ma anche voglia di vivere diversamente, di essere più sicura e di non perdere tutte le occasioni che il futuro può riservarle. Il tuo porti interrogativi, il tuo desiderio di cambiare queste modalità, la consapevolezza che hai rispetto agli effetti negativi di quello che pensi ti saranno senz'altro molto utili nel tuo percorso.
Non posso che consigliarti di lasciarti guidare da un professionista nel prendere consapevolezza di ciò che sei stata e di ciò che sei, dei tuoi punti di forza e di fragilità, dei tuoi bisogni e dei tuoi progetti, perché questa fase di vita possa essere un transito verso uno splendido futuro.

Con affetto,
dott.ssa Margherita Clemente

Salve, la ringrazio per aver scritto.
Un percorso terapeutico certamente può rivelarsi prezioso sia per incanalare pensieri e interrogativi in una forma che prova a ricostruire senso senza lasciarli vagare disordinatamente, sia per riscoprire risorse che possano farci aprire propositivamente verso ciò che ci accade. Maturare la decisione di iniziare un percorso è spesso un buon punto da cui partire proprio per iniziare a riflettere con più consapevolezza su ciò che si intende mettere a lavoro e su cui si è ormai pronti.
Con l’augurio dunque che possa trovare il supporto che cerca, le porgo un cordiale saluto.
Dott.ssa Di Costanzo