Salve,
sono la mamma di un bimbo di 3 anni a cui è stata diagnosticato un disturbo dello sviluppo non specificato. Il bimbo ha diverse competenze: comprensione in linea con l'età, gioco simbolico, ama il contatto fisico ma ha difficoltà di interazione e comunicazione, parla poco e interagisce solo per necessità. Le terapie che segue da più di 6 mesi (logopedia e psicomotricità) stanno dando ottimi risultati: nuove parole, è più comunicativo e tollera meglio i "no" ma abbiamo ancora problemi con i suoi comportamenti oppositivi, soprattutto con i nonni, che ci aiutano quando noi genitori siamo al lavoro. Quando si deve uscire di casa per fare terapia o per andare a scuola il piccolo ha delle crisi fortissime perché non vuole uscire. Pianti isterici, urla, calci, graffi e spesso si induce il vomito. Esistono delle linee guida di comportamento che ci possono aiutare a contenere la situazione? È difficile, vorremmo gestire tutto al meglio senza sbagliare e urtare la sua ipersensibilità. Grazie in anticipo per le risposte.
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15 DIC 2015
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Gentile Signora,
ha parlato con i curanti del bambino della sua necessità di avere delucidazioni? Chi meglio di loro che vi conosce sia come famiglia che individualmente può darle indicazioni importanti? Nel titolo scrive:autismo, poi parla di disturbo dello sviluppo non specificato, ci dice che il bambino ha progressi, del resto ha tre anni e forse i suoi atteggiamenti oppositivi hanno una componente relazionale, dove lui tenta di esprimere il suo volere relazionale che piaccia o meno a voi adulti, il bambino sta esprimendo qualcosa di importante e di questo dovreste essere gioiosi in quanto mostra carattere. Il suggerimento è di far inquadrare la situazione attraverso una psicoterapia familiare sistemica che coinvolga tutto il nucleo familiare in quanto ci sono elementi poco chiari che riguardano i bisogni degli adulti più che del bambino stesso.
Cordiali saluti
Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Roma
21 DIC 2015
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile mamma85,
penso che può essere contenta del fatto che il suo bambino, con diagnosi di autismo, stia facendo buoni progressi con le terapie adeguate di logopedia e motricità.
Credo anche che sia apprezzabile ma utopistico il suo desiderio di non sbagliare mai nulla e non urtare mai l'ipersensibilità del bambino ma non penso che esistano linee guida standard per gestire le possibili crisi oppositive del bambino.
Come per tutti i bambini, ritengo che anche nell'educazione dei bambini autistici debba essere utilizzata una saggia alternanza di empatia e congruenza nella relazione con essi ed è ovvio che quando si presenta la crisi oppositiva, essa debba essere gestita al momento con un buon contenimento emotivo e fisico che impedisca al bambino di farsi male e/o fare del male a qualcuno, finchè non si esaurisce.
Visto poi che lei è in continuo contatto con professionisti che hanno in cura il bambino, può anche raccogliere i loro suggerimenti riguardo alla gestione di questi comportamenti oppositivi.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).