Salve, soffro di attacchi di panico da ormai 10 mesi con netti miglioramenti, tuttavia mi stanno sorgendo dei dubbi. Quando sono con i miei amici o con il mio ragazzo se anche sento ansia questa è controllabile, riesco a mangiare ed a funzionare. Quando sono in casa mia ogni pranzo è un incubo di panico, spesso se esco con i miei mi sento male e raggiungo ancora picchi di panico altissimi, idem in casa. Ho il terrore di stare sola ma è pur vero che oggi sono uscita in auto, non senza ansia, ma sono riuscita a fare tutto quello che dovevo. È possibile che con i miei inconsciamente mi senta in 'potere' di sentirmi male??
Ho iniziato a manifestare il panico dopo che i ruoli si erano invertiti con mia madre dopo un brutto periodo e la accudivo sempre. Ora sento voglia di indipendenza ma ahimè devo ancora stare dentro casa e non so come convivere ogni giorno con questo terrore e forte malessere fisico, mi sento senza speranze, tornano sempre.
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Prenota subito un appuntamento online a 44€
Ricevi assistenza psicologica in meno di 72 ore con professionisti iscritti all’ordine e scegliendo l'orario più adatto alle tue esigenze.
Miglior risposta
21 MAG 2019
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Effie,
ci sono diversi approcci per gli stati d'ansia e gli attacchi di panico, molto dipende anche dal livello di ansia.
Se c'è un'alta ansia generalizzata (questo viene rilevato con un test della personalità) sarebbe da preferire l'apprendimento di una tecnica di rilassamento psicofisico, per gli episodi di attacchi di panico invece sono più indicate le tecniche strategiche brevi; in entrambi i casi si tratta di terapie brevi non più di 10 o 15 sedute. Si può anche lavorare on-line attraverso video-sedute con Skype.
Dott.ssa Maria Giovanna Zocco - Specialista in tecniche autogene e consulenza psicologica on-line
26 OTT 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno .
Sono il dott. Massimiliano Castelvedere, di Brescia. Sono tra quei professionisti che ritengono che il cambiamento personale sia un processo lungo e complicato. Purtroppo non ci sono scorciatoie e i consigli che uno psicologo potrebbe dare in una chat lasciano il tempo che trovano: non esiste la “bacchetta magica”. Per inquadrare l’eventuale problematica di un paziente serve invece una consulenza approfondita (almeno 4 sedute). A seguire, se nella consulenza si evidenzia un problema significativo, per risolverlo è necessaria una vera e propria psicoterapia o una psicoanalisi.
Illudersi che si possa fare qualcosa scrivendo in una chat serve solo a perdere tempo e significa che non si è pronti a mettersi in discussione. Se lei è una persona veramente motivata a capirsi e a cambiare, le do la mia disponibilità per fissare un appuntamento (anche online).
28 LUG 2019
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Effie, probabilmente il tuo disagio è collegato al fatto che in famiglia i ruoli si siano rovesciato, obbligando a far da genitore ai tuoi genitori e soprattutto a proteggere e risarcire emotivamente tua madre, che avverti come molto sofferente! Ti suggerisco di allontanarti fisicamente ed emotivamente da loro, possibilmente andando a vivere per conto tuo. Lungi dal sentirti colpevole, avverti il senso di liberazione che offri a te stessa, ma anche a tua madre, che avvertirà di non essere più accudita come una bimba, che non è in grado di farcela, un senso di liberazione da una trappola, che un accudimento eccessivo ed innaturale, la fa sentire fortemente inadeguata! "Liberando te stessa da quella trappola, le offri un modello di comportamento da imitare, quello di liberarsi da una relazione oppressivo con il compagno! A questo proposito ti suggerisco la lettura del libro:" Madri e figlie-Una rivoluzione Editore Baldini & Castoldi. Buona vita! Ma vivi la tua vita e non quella dei tuoi genitori! Buona vita tua!
22 MAG 2019
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Effie,
l'ansia quando compromette in modo così forte la nostra quotidianità va imparata a gestire e per farlo è necessario intraprendere un percorso psicologico.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti, se vuole mi può scrivere
Cordiali saluti
Dott.ssa Alice Noseda
21 MAG 2019
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Effe, ho letto con attenzione la Sua lettera.
Acutamente Lei nota che i Suoi disturbi si manifestano molto più forti in famiglia, in compagnia dei Suoi.
E' perciò evidente che le ragioni profonde che sfuggono alla comprensione coscente sono da ricercarsi in qualche aspetto della relazione con i Suoi genitori.
E' difficile, se non impossibile, affrontare da soli questi problemi.
Le suggerisco di cercare il supporto e l'aiuto di n bravo terapeuta.
Se lo desidera, io sono a Sua disposizione.
Con i migliori saluti.
Dr. Marco Tartari
21 MAG 2019
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Effie, non è possibile aiutarla se non ci dice quale terapia ha provato. Se non ha fatto niente, beh, è il caso che inizi al più presto, invece di perder tempo a scrivere qui. Il suo è un problema serio, non può pensare di controllare i sintomi con espedienti e basta. Un cordiale saluto
dr. Leopoldo Tacchini
21 MAG 2019
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Seneca diceva che chi soffre di attacchi di panico non muore una volta, ma cento. Un problema così invalidante ha una soluzione efficace attraverso tecniche brevi non legate alla durata o gravità del problema, questo è un messaggio essenziale da considerare. Resto a disposizione per informazioni.
21 MAG 2019
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentilissima utente,
comprendo la situazione di disagio che prova tra desiderio di dipendenza ed autonomia dai genitori. L’ansia è una difficoltà trattabile, credo che dovrebbe risalire all’origine di questa problematica per evitare recidive. Di conseguenza un percorso psicologico sarebbe molto indicato.
Resto a disposizione
Dr.ssa Costa
21 MAG 2019
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile utente la situazione che ben descrive necessita di una attenta valutazione psicodiagnostica per valutare la sua personalità, la natura e la dinamica di questi stati di ansia. Poi si potrà procedere ad un trattamento psicoterapeutico adeguato. Buon cammino.