Ci siamo lasciati 7 mesi fa. Erano mesi che lui mi criticava in tutto e per tutto (aspetto fisico, scelte di vita, carattere) in maniera piuttosto aggressiva. Nel mentre conosco un altro ragazzo con cui invece mi sento in sintonia. Lui ci provava con me e io ho trovato in lui ciò che non trovavo più nel mio ex. Mi sentivo apprezzata e capita. Così ho tradito il mio ex e ovviamente poi ci siamo lasciati. Il mio ex le ha provate tutte per risanare la relazione ma io non ne volevo sapere di superare la nostra crisi perché ero convinta che io non fossi la donna adatta a lui (viste le sue innumerevoli critiche) così poi lui mi ha dato ultimatum e ha iniziato a insultarmi pesantemente finché non mi ha bloccato ovunque. Inizialmente non mi rendevo conto di cosa fosse successo e sono entrata in uno stato di apatia in cui non provavo più nulla. Ho continuato a frequentarmi con quest’altro ragazzo però non riuscivo a provare nulla neanche per lui. Non avevo voglia di vederlo né di fare sesso né di condividere nulla con lui. Ma per mesi ho continuato a frequentarlo non so nemmeno io perché. Poi ci siamo lasciati e io ho provato a riappacificarmi con il mio ex chiedendogli scusa per come mi sono comportata quando ci siamo lasciati ma lui mi ha aggredito verbalmente dicendo che lui si è rifatto una vita e che non ne vuole più sapere di me nemmeno in amicizia e che per strada vuole ignorarmi e basta…in più mi ha spinto via fisicamente augurandomi di soffrire il più possibile. Ora ho ripreso a frequentarmi con quell’altro ragazzo promettendo a me stessa di lasciare da parte il passato e provare a dare amore a chi davvero se lo merita. Però i miei sentimenti sono altalenanti: una volta ho voglia di vederlo mentre altre 5 no. Per non parlare del fatto che non ho nemmeno voglia di fare sesso o di baciarlo. L’unica persona con cui vorrei farlo è il mio ex ma non posso e questo mi causa attacchi di panico. Mi pento di aver chiuso la nostra relazione e per quanto io mi sforzi di andare avanti, non riesco a smettere di pensare che rivoglio il mio ex indietro. I sensi di colpa mi stanno divorando e non riesco a perdonare me stessa per averlo tradito e poi lasciato andare. Non mi è successo mai con nessun ragazzo prima d’ora…è come se fosse una dipendenza. Precisò che siamo stati insieme 4 anni ed è stata la prima relazione lunga ed importante. È stato il primo ragazzo di cui mi sono innamorata e nonostante il suo esser stato aggressivo con me e l’’avermi detto di tutto, io lo amo ancora. Non riesco ad uscire da questa situazione. Sto davvero male, è sempre nella mia testa, faccio persino incubi su di lui e mi sveglio con l’ansia. Perché mi sento così? Perché non riesco a farmene una ragione? Perché non mi sento soddisfatta di una persona che mi da quello che mi dava il mio ex ma senza critiche? Il mio ex si frequenta con un’altra senza problemi e mi ha detto che non mi vuole parlare perché non vuole rovinare le cose con quest’altra per una che a detta sua è una “poco di buono”…. perché io non ci riesco? Cos’ho che non va?
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6 MAG 2024
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Gentile Vals,
in fondo il suo ex con il rifiuto ha messo in atto lo stesso comportamento che lei per prima ha adottato e sicuramente sarebbe stato preferibile invece che all'insorgere dei primi conflitti vi foste insieme rivolti ad uno psicoterapeuta per iniziare una terapia di coppia che probabilmente avrebbe consentito di salvare il rapporto.
Adesso purtroppo il suo ex ha voltato pagina e non è disposto a tornare indietro; di questo deve farsi una ragione perchè non è possibile obbligare qualcuno a fare qualcosa che non vuole fare.
Pertanto , non le resta che elaborare questa perdita, magari con l'aiuto di un percorso di psicoterapia.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
3 FEB 2025
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile utente, leggendo le sue parole traspare tutta la sua sofferenza.
Credo che quello che le gioverebbe potrebbe essere un suo spazio di terapia dove poter approfondire il suo vissuto della sua relazione per trovare all'interno del suo sentire i suoi significati e il suo modo di essere per i quali le risulta così difficile allontanarsi da questa persona a livello emozionale ed assumersi lo spazio, la distanza, il lasciar andare che prevede il dimenticarla.
Quando perdiamo una persona a noi cara spesso diciamo che "è come se se ne sia andata una parte di me". Questo è vero nel caso di un lutto, ma anche nel caso di una separazione. Questo modo di dire ha una verità intriseca all'esperienza umana delle relazioni: ciò per cui soffriamo è la percezione di aver perso per sempre il modo di sentirsi, il modo di percepire se stessi, che si generava nello stare in relazione con quella persona, unico e inimitabile. Perchè nell'incontro tra due persone si genera sempre una sinergia di equilibri e sensazioni unica e irripetibile.
Spero che le mie riflessioni su quanto da lei gentilmente raccontato, possano esserle utili e stimolanti.
Per qualunque cosa, non esiti a contattarmi.
Le auguro di stare meglio,
distinti saluti
6 MAG 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Ciao Vals, grazie per averci raccontato questa pervasiva storia. Che turbinio, l'ho sperimentato io leggendo quindi posso solo immaginare come ti senta tu nel viverlo.
Dici "è come se fosse una dipendenza" ed effettivamente ci potrebbero essere i presupposti per un loop dovuto ad una relazione disfunzionale. Quando ci sono di mezzo sentimenti così delicati e dinamiche relazionali, è importante non trattare la questione superficialmente e, quindi, in questo piccolo spazio sarebbe difficile rispondere alle tue domande.
Mi colpisce molto sapere le parole che ti sono state rivolte, la durezza delle interazioni e il fatto che tu ora ti senta in colpa e abbia sviluppato questo stato di "apatia" come se ti stessi castigando e non ti permettessi di essere felice con una persona che non fosse lui.
L'unica cosa che posso fare è raccomandarmi di valutare di iniziare un percorso personale non tanto per rispondere alle tue domande, quanto piuttosto riuscire a non fartele più, non colpevolizzarti e darti l'opportunità di essere serena e felice, di nuovo.
Se hai piacere, mi trovi anche online sia per informazioni che per iniziare un percorso.
Ti saluto :)
Dott.ssa Valeria Carbone ☾
⧽ Psicologa, Consulente sessuologa e Counselor professionista
⧽ Consulenze individuali e di coppia
⧽ Torino e online
6 MAG 2024
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gentile Vals20
c'è tanto dolore e sofferenza nelle sue parole.
Dal suo racconto il suo ex compagno si è posto, per lo meno nell'ultimo periodo, in modo violento e squalificante nei suoi confronti, questo basterebbe affinché sia lei ad allontanarsi da lui e invece c'è una parte di lei forse confidente con queste modalità aggressive. Questa è una dinamica che meriterebbe molta attenzione ed un lavoro con uno psicoterapeuta, è un modo di interagire che ha probabilmente origine nella sua storia passata e che - se non trattato e riparato - rischia di riproporsi costantemente nelle relazioni a venire.
Un caro saluto e buone riflessioni
dott.ssa Claudia Nigro
5 MAG 2024
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Vals20,
Per lavorare sulle relazioni affettive disfunzionali è necessario lavorare sulle sue relazioni affettive significative.
Lavorare solo su ‘il partner’ la mette sempre in una condizione di avere relazioni insoddisfacenti per un verso o per l’altro.
Rimango a disposizione
Dott.ssa Barbara Durand
Ricevo a Torino e Online