Gentili dottori ho 22 anni. Cerco di riassumere. Soffro di attacchi di panico dal 2013. Inizialmente avevo semplicemente tachicardia e non capivo perché l'avessi e perché non se ne andasse. Pian piano è peggiorata perché ho iniziato a dare credito a qualunque sintomo avvertissi. Mi sono anche ammalata di gastrite lieve cronica a causa della continua paura e tensione e nervosismo in cui vivo, a volte anche autoprovocate. Sono peggiorata durante l'estate del 2014 anche perché ho pochi amici, sono sempre sola e fatico moltissimo a legare e fare amicizia. Sono precisina, tendo a mostrarmi in un certo modo (penso anche a causa del bullismo che ho subito in passato). E a causa di alcune extrasistoli e aritmie che ho avvertito un giorno, ho iniziato a diventare anche ipocondriaca. Ora qualunque dolorino avverti, soprattutto le extra e aritmie, vado in panico, è automatico: non riesco a respirare, devo fare i salti mortali per calmarmi. A casa seppur difficile è gestibile: mi sdraio a letto e mi rilasso. In giro non è fattibile per questo ho paura di uscire. Non so come convivere con questa cosa. Purtroppo non ho abbastanza soldi per una terapia e ho già provato ad andare al consultorio ma non mi sono trovata bene con la dottoressa. Che fare?
Vi ringrazio moltissimo
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13 GEN 2015
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Buongiorno gentile Giulia,
per superare il suo problema di ansia così pervasiva è davvero necessario sottoporsi ad una psicoterapia. Le suggerisco di tornare al consultorio o richiedere al suo medico di base l'impegnativa per una consulenza psicologica presso la sua ASL di appartenenza, vedrà che lo psicologo che la visiterà saprà suggerirle cosa è meglio nel suo caso e indirizzarla verso il servizio pubblico più idoneo per il suo caso. Lei è giovane e può guarire completamente ma occorre costanza e motivazione.
Cordialmente
Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Roma
19 GEN 2015
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Gentile Giulia,
Per far fronte alla sua problematica sarebbe auspicabile intraprendere un percorso psicoterapeutico.
Se non si è trovata bene precedentemente, le consiglio di ri-effettuare richiesta all'AUSL, tramite impegnativa del suo medico di base, provando a chiedere un nominativo diverso del professionista che prenderà in carico il suo caso.
Se non è andata bene una volta non vorrà per forza dire che andrà male di nuovo.
Le auguro il meglio.
Per qualsiasi necessità resto a disposizione
Dott. Marco Palumbo, Modena
15 GEN 2015
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Buongiorno Giulia, Sarebbe utile che fosse seguita da un terapeuta per gestire questi sintomi già dall'inizio, ma a volte l'applicazione regolare e costante di tecniche di rilassamento possono già essere utili ed aiutare ad accettare questi sintomi che una volta accettati non danno più fastidio. Sono segnali che capitano abbastanza spesso, ma di solito non ci si fa caso e così si vive tranquilli., mentre se vengono caricati di significati negativi o si cerca di scacciarli, questi si fanno ancora più forti e fastidiosi. non riesco a respirare, Lei dice che a casa si sdraia sul letto e si rilassa, perc cui è sulla buona strada. Esistono anche delle tecniche come il Training Autogeno che si possono eseguire in posizione seduta che durano pochi minuti e danno gli stessi risultati (infatti io lo insegno in questa posizione). Una sedia e 5 minuti si possono trovare dovunque, mentre non è sempre possibile trovare un posto dove sdraiarsi. Inoltre scrive che deve fare i salti mortali per calmarsi. Questa è un'incongruenza perché per ottenere l'effetto rilassante è importante mettersi in un atteggiamento di concentrazione e accettazione passiva che sono l'opposto dei concetti di Dovere e Volontà, che già di per sè scatenano una serie di processi neurologici di preparazione all'azione, e quindi tensione. Veda di trovare uno specialista che le possa insegnare bene questa tecnica e, se non lo trova al Consultorio o non ha la possibilità di rivolgersi ad un privato, a volte si trovano dei corsi a basso costo anche in centri come Università delle Liberetà o simili, se vi sono dalle sue parti. Se lei eseguirà con frequenza, costanza e impegno gli esercizi potrà ottenere senzaltro dei buoni risultati.
Un caro saluto
dr. Giovanni Iustulin, Udine
14 GEN 2015
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Buon giorno Giulia,
purtroppo il dato economico è un dato reale che sempre più, di questi tempi, determina le nostre scelte ma non può e non deve assolutamente diventare un limite alla nostra salute ed alla propria realizzazione come persone, soprattutto per una ragazza giovane come lei. Con una buona psicoterapia cognitivo-comportamentale potrebbe, in tempi brevi, imparare a gestire i sintomi di allarme che percepisce, imparare a gestirli e soprattutto a darli il giusto significato interrompendo così il circolo di mantenimento del panico. Come hanno ricordato i colleghi, provi a confrontarsi con il suo medico di base per un invio ai colleghi del servizio pubblico.
13 GEN 2015
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Cara Giulia, quello che descrive è' un quadro sintomatico abbastanza complesso, che richiede senza dubbio l'intervento di uno specialista. Lei parla di un momento preciso in cui c' è' stata l'insorgenza di nuovi sintomi e l'acuirsi dei vecchi, andrebbe indagata la sua storia per capire cosa è' accaduto.Se non si è' trovata bene con quella dottoressa( andrebbe capito il perché ) chieda di poter essere ricevuta da qualcun altro.
Per qualsiasi domanda sono qui
A presto
Dott.ssa Antonella Russo
13 GEN 2015
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Giulia
guarda i tuoi disturbi possono essere curati con incontri di psicoterapia.
Ci vorrà un poco di impegno e di pazienza e soprattutto riuscire ad invertire il percorso che si è instaurato (causa le tue pregresse esperienze traumatiche) che ti porta a percepire costantemente il tuo corpo in pericolo e in stato d'allarme.
Per la mia esperienza credo che potrebbe esserti utile apprendere il Training Autogeno (tecnica di rilassamento) che porterebbe anche la possibilità di rafforzare in positivo il legame col tuo "vissuto corporeo", oltre a smorzare l'ansia e favorire il riequilibrio emotivo.
Cordiali saluti
Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicoterapeuta in Ravenna
13 GEN 2015
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Gentile Giulia,
sicuramente hai bisogno di un aiuto da parte di uno psicoterapeuta, meglio se ad orientamento cognitivo-comportamentale, perchè altrimenti, come hai già avuto modo di sperimentare, si crea un circolo vizioso in cui l'ansia aumenta. Bisogna comprendere l'origine di questi attacchi di panico (cosa è successo nel 2013?come hai affrontato gli episodi di bullismo?), acquisire una maggiore autostima e imparare a gestire l'ansia anche nel rapporto con gli altri. Prova a chiedere ad un altro psicoterapeuta del consultorio ma rifletti sulle motivazioni che ti hanno portato a sospendere le sedute con questa dottoressa.
Sei molto giovane vedrai che con un supporto adeguato potrai riprendere a vivere più serenamente la tua vita.
In bocca al lupo.
Cordiali saluti
Dott.ssa Elena Moretti (Vallecrosia, Ventimiglia IM)
12 GEN 2015
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Cara Giulia
i tuoi sono i chiari sintomi di un disturbo d'ansia che si manifesta con gli attacchi di panico, l'ipocondria e difficoltà relazionali, tuttavia questo può essere gestito e curato, a volte fare da se aiuta ma spesso usando strategie sbagliate si fa peggio. Chiaramnete ti suggerisco un percorso di psicoterapia, pur comprendedo le difficoltà economiche, è meglio intervenire che trascinarsi il problema e poi non è detto che debba fare anni di terapia. Intando, per evitare che sprechi tempo e denaro, ti suggerisco di scegliere la psicoterapia cognitivo-comportamentale che lavora bene sui disturbi d'ansia.
Buona fortuna Dott.ssa Maria Antonella Schiavone
11 GEN 2015
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Cara Giulia,
purtroppo hai realmente bisogno di intraprendere un percorso con uno specialista.
Bisognerebbe capire cosa è successo nel 2013, quanto gli episodi di bullismo abbiano inciso e come tutto ciò ti abbia fatto sentire.
Ti consiglio di ritornare in consultorio e provare a parlare con un altro professionista se con la dottoressa precedente non ti sei trovata bene ( anche qui bisognerebbe capire il perchè) perchè hai davvero bisogno di essere supportata ed aiutata in questo momento.
Un caro saluto ed un forte in bocca al lupo,