Ansia, problemi intestinali, stress

Inviata da Fiore91 · 31 dic 2024 Ansia

Salve a tutti/e spero che qualcuno mi risponda, perchè non so più come stare bene e vivere serenamente alcune giornate senza avere l'ansia ogni volta.
Sono sempre stata una ragazza ansiosa ed emotiva, ma in questo periodo la situazione mi è proprio sfuggita di mano.
Non so quando è iniziata e del perchè, se è successo qualcosa in particolare ad aver aumentato questo stato che adesso mi causa un sacco di stress.
Convivo da 6 anni con il mio compagno, all'inizio volevo sposarlo, farci dei figli, avevo dei progetti a lungo termine con lui, adesso se ci penso mi viene il malditesta.
In questo periodo mi sentivo come una pentola a pressione, pronta ad esplodere da un momento all'altro e conoscendomi, ho deciso di staccare e passare un po di tempo dai miei genitori che vivono fuori città, in un paesino e che non vedevo da mesi...
Dal primo giorno è come se un macigno pesantissimo, sia scomparso magicamente dalla mia testa, mi sono sentita vuota, rilassata anche fisicamente, ma anche una cattiva compagna per aver preso una via di fuga dell'ultimo minuto ed essere tornata a casa. Essermi presa una pausa, perchè non ci stavo capendo più nulla.
Comunque il mio problema è che ogni volta che devo fare qualcosa,
mi sento male, comincio a sudare freddo, sento movimenti nella pancia e devo usare la toilette, detto in modo gentile.
Prima non era così, si avevo l'ansia, ma riuscivo a conviverci in maniera serena, sentendomi una persona normale, adesso mi sento un alieno.
Ho iniziato ad evitare situazioni o persone per questo motivo perchè mi creava disagio.
Ho eliminato alcuni alimenti, pensando a qualche intolleranza che poi mi faceva star male ma non è cambiato nulla, ho avuto comunque episodi del genere, in maniera più leggera, rispetto a prima.
Come ad esempio per una semplice prova di un nuovo lavoro, perchè in questo frangente sono ferma. Pensavo di avere un attacco di panico, poi torno a casa la sera e non mi ricordo neanche del perchè mi preoccupavo, ho solo un gran mal di testa e tanta stanchezza al livello di nervi.
Insomma io ci sto provando, mi alzo la mattina con tutte le buone intenzioni ma appena devo fare qualcosa, che può essere un semplice pranzo dai genitori del mio compagno ad una visita dentistica o altro, mi sento male.
Dopo che mi sento male e sono a posto, posso fare qualunque cosa, anche rimanere fuori casa ore ed ore senza problemi, con tutti loro, perchè in fondo poi sto bene in compagnia ma forse non basta o forse dentro di me, realmente non è così.
Magari penso, "dai vale stavolta stai bene, stai tranquilla che...." eh niente mi sento male e allora vorrei piangere e prendermi a schiaffi per capire cosa c'è che non va in me, cosa mi sta dicendo il mio corpo e del perchè io non lo stia capendo o ascoltando davvero.
Sta diventando una convivenza difficile, la mia paura è la paura di sentirmi male e basta. Non ho altre paure o fobie, (almeno credo) vorrei solamente non sentirmi male, mi piacerebbe tornare ad essere come prima, senza la paura che succeda di nuovo, come in un loop o incubo senza fine.
Non so se aver lasciato il lavoro, mi abbia portato a stare così male e quindi a non sentirmi mai abbastanza e sempre guidicata e non più libera.
Vorrei anche sapere se esiste un modo, per calmare questo stato ansiolitico, come una respirazione o altro, non vorrei prendere farmaci o psicofarmaci per sistemare la situazione insomma...e se fosse solo la paura di ricominciare?? me lo chiedo spesso...vorrei avere solo più coraggio per affrontare la vita, perchè penso di esserne all'altezza senza dovermi vergognare di nulla, a parte questo periodo di disagio, dove mi faccio terra bruciata da sola pensando di non essere brava in niente.
Grazie a chi mi risponderà e scusate per la lunghezza del mess : (

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Miglior risposta 7 GEN 2025

Cara Vale, grazie per aver condiviso questo tuo stato d'animo che sicuramente non è facile da gestire e capire. Ma anche l'ansia è un'emozione che in qualche modo parla e ti sta dicendo qualcosa. Che poi anche il tuo fisico, soprattutto lo stomaco e l'intestino rispondano in modo così violento, è normale conseguenza di uno stato ansioso. Ci sarebbero molte cose da valutare sui tuoi vissuti e sulle tue eventuali paure. In ogni caso hai mai sentito parlare di Mindfulness? Il "qui è ora" ha un potentissimo effetto calmante e lenitivo su certi pensieri. Ti consiglio la lettura di qualche libro, di Kabat-zinn preferibilmente.
Nel frattempo quando ti senti ansiosa ti consiglio una tecnica triangolare di respirazione derivata dallo yoga. Indice e medio toccano il centro delle sopracciglia (il terzo occhio) mentre il pollice tappa la narice destra: inspira per 5 secondi, trattieni il respiro per 7 secondi, tappa con l'anulare la narice sinistra ed espira per 8 secondi e prosegui in modo circolare.

Paola Schizzarotto Psicologo a Limena

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14 GEN 2025

Buongiorno Fiore,
lo stato che descrivi è sintomatico di un malessere che puo' derivare ance da situazioni passate che inconsciamente riemergono sarebbe interessante indagare da quanto tempo avverti questo stato .
Il corpo fisico certamente comunica un espressione manifestante di questa ansia, l 'intestino e' un organo molto generoso dove
quando si ha paura o situazioni non risolte generano insoddisfazioni rabbia che non espresse si accumulano dentro .
In questo caso sarebbe educativo per te imparare a respirare consapevolmente intraprendendo un percorso terapeutico con Metodologia Mindfullness e lavoro ad approccio umanistico bioenergetico , per poter creare una base serena e propedeutica per lavorare su alcuni aspetti della tua vita .
Disponibile per ulteriori approfondimenti
Cordialmente .
dr.ssa Alessandra Petrachi

Dott.ssa Alessandra Petrachi Psicologo a Rimini

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9 GEN 2025

Salve, quando l'ansia diventa così invadente, è facile sentirsi sopraffatti e immagino quanto sia complesso vivere in questo stato.
Da quello che racconta è chiaro che il corpo in qualche modo sta facendo da canale di comunicazione tra ciò che sta accadendo dentro di lei e quello che vive all’esterno, nella sua vita. Il fatto che lei abbia iniziato ad evitare alcune situazioni è una reazione comprensibile per proteggersi da un disagio che sembra insostenibile.
Mi colpisce anche il fatto che si senta come una “pentola a pressione”, e la decisione di prendere una pausa dai suoi impegni e stare dai suoi genitori sembra essere stata una scelta funzionale. Quel respiro di sollievo che ha sentito, quando ha lasciato il suo compagno e la sua quotidianità, è probabilmente un segno che c’era davvero un bisogno di spazio per ricaricarsi.
Per riuscire ad affrontare questa situazione ci sono sicuramente degli strumenti che può utilizzare come per esempio la meditazione e la respirazione consapevole e le tecniche di rilassamento muscolare progressivo. In ogni caso sarebbe comunque consigliabile anche un percorso psicologico per cercare di capire in profondità le cause delle difficoltà che sta vivendo. Un caro saluto, Dott.ssa Simona Giulivi

Dott.ssa Simona Giulivi Psicologo a Roma

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7 GEN 2025

Ciao, grazie per aver condiviso la tua esperienza in modo così aperto. Capisco quanto possa essere difficile vivere con questi sintomi e quanto ti stiano influenzando nella quotidianità. Vorrei darti qualche spunto di riflessione e alcune indicazioni pratiche.

1. Il tuo corpo ti sta inviando un messaggio
Quello che descrivi – i sintomi fisici, il malessere prima di dover affrontare situazioni specifiche, la sensazione di sollievo dopo aver "superato" il momento – è tipico dell'ansia anticipatoria. Questa forma di ansia si alimenta della paura di "sentirsi male" e può creare un ciclo difficile da interrompere. Il fatto che tu te ne renda conto è un primo passo importantissimo.

Probabilmente il tuo corpo ti sta segnalando un sovraccarico emotivo che si è accumulato nel tempo. La pausa dai tuoi genitori e il sollievo provato in quell’ambiente suggeriscono che forse stai vivendo una pressione (interna o esterna) legata al tuo contesto attuale.

2. Non sei "sbagliata", ma in una fase di transizione
Non c’è nulla di “rotto” in te. Quello che stai attraversando potrebbe essere una fase di transizione o di rielaborazione, magari legata a dubbi su alcune scelte di vita (la relazione, il lavoro, la tua autonomia). È naturale che, di fronte a cambiamenti o incertezze, la mente e il corpo reagiscano con l’ansia, come se ti preparassero a una “lotta o fuga”.

La sensazione di essere “brava in niente” potrebbe derivare da un’autocritica eccessiva. Questo pensiero non riflette la realtà, ma è una voce interna che puoi iniziare a osservare e mettere in discussione.

3. Strategie pratiche per calmare l'ansia
Ci sono diversi metodi non farmacologici per affrontare l'ansia. Ecco alcune tecniche che puoi sperimentare:

Respirazione diaframmatica:
Quando senti che l’ansia cresce, prova a fare respiri lenti e profondi. Inspira per 4 secondi, trattieni per 4, espira per 6-8 secondi. Questo aiuta a calmare il sistema nervoso.

Tecnica dei 5 sensi (grounding):
Per ancorarti al presente, prova a notare:

5 cose che vedi,
4 che puoi toccare,
3 che senti,
2 che puoi annusare,
1 che puoi gustare.
Scrivere i tuoi pensieri:
Può aiutarti a mettere ordine nelle emozioni e ridurre il “peso mentale”. Scrivi cosa ti spaventa, come ti senti e cosa vorresti cambiare.

Visualizzazione positiva:
Prima di una situazione che temi, immagina te stessa mentre affronti il momento con calma e sicurezza. Fai pratica con questa immagine più volte.

4. Dare un significato all’ansia
L’ansia spesso nasconde bisogni insoddisfatti o conflitti interiori. Ti chiederei:

Cosa ti rende davvero felice?
Ci sono aspettative (tue o altrui) che senti di non voler o poter soddisfare?
Che significato ha per te il sentirti "abbastanza"?
5. Considera il supporto di un professionista
Hai fatto già molto, ma un percorso con uno psicoterapeuta potrebbe aiutarti ad approfondire le cause del tuo disagio e a lavorare sulle emozioni che lo alimentano. Non devi farcela da sola, e chiedere aiuto non significa fallire, ma scegliere di prenderti cura di te.

6. Non colpevolizzarti
Sei già molto coraggiosa per affrontare questa situazione e cercare soluzioni. È importante che tu smetta di “prenderti a schiaffi mentalmente”. Ogni passo, anche piccolo, è un progresso verso il tuo benessere.

Spero che queste riflessioni ti siano utili. Se hai altre domande o vuoi approfondire qualche aspetto, sono qui per aiutarti.

Dott.ssa Ana Vazic Psicologo a Legnano

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7 GEN 2025

Buongiorno cara, in realtà la tua situazione è ben spesso frequente nelle persone. Si chiama ANSIA DA PRESTAZIONE, si attiva quando ti senti sotto pressione (proprio come dici tu) per raggiungere un obiettivo o esibirti in una situazione specifica, pensa agli sportivi, ad esempio. Riguarda una sfera della vita, ma poi piano piano pervade tutte le sfere, anche quelle banali (uscire con amici o suoceri). I sintomi sono quelli che hai descritto tu, diarrea, ma anche come attacchi di ansia, quindi tremori, nausea, tachicardia. Aggiungi quelli emotivi, con senso di insicurezza, inadeguatezza, quelli mentali (pensieri negativi, difficoltà a concentrarsi, paura del fallimento) e comportamentali (ritiro dalle situazioni sociali, procrastinazione). Cerchiamo di capire da dove è sorta ed in quale area primaria: quando è nata questa paura del giudizio? Quando ti sei trovata di fronte ad elevate aspettative? Quanto è pertinente il voler sposarti e fare figli e ti è stato dato un impegno troppo alto? Oppure a lavoro? Hai aspettative di perfezionismo?
Come venirne fuori: io di solito uso tecniche di respirazione (mindfullness, ma puoi anche impararle in yoga) e poi role play (simulte),. la terapia cognitivo comportamentale (CBT, avvicinamento alla situazione), gestione dei pensieri negativi e riduzione delle aspettative, lavoro sull'autostima, pseudoipnosi (NHR ancoraggio e futura pacing). Non avere paura di farti seguire da un professionista e avanti tutta!
Cordialità, Dott.ssa Tonetto.

Dott.ssa Erica Tonetto Psicologo a Conegliano

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2 GEN 2025

Ciao Vale e grazie per aver condiviso la tua esperienza.
Ciò che stai vivendo è una situazione di ansia, con qualche attacco di panico. Ne ho vissuti anche io da piccolina.

Sicuramente ci sono una o più cause che scatenano questa situazione e potrebbe valere la pena confrontarci assieme per capire meglio cosa accade e trovare dei metodi che possano aiutarti nel rilassamento in queste situazioni. Ci sono molti metodi diversi, dalla meditazione all'ancoraggio, che possono aiutarti a superare questi momenti, che comprendo, spesso sono difficili e complessi da vivere.

Spesso quando si vivono queste situazioni di ansia, si tende a generalizzare queste sensazioni ed emozioni a molte altre situazioni di vita, come se l'ansia potesse espandersi a macchia d'olio e inghiottire tutto ciò che di positivo c'era.

E' un meccanismo che spesso di instaura.
Ti voglio garantire che tu non sei la tua mente, e ciò che ti sta accadendo, è la tua mente che sta lavorando e creando questa situazione, probabilmente perchè non ha trovato un modo diverso per tutelarti e difenderti da altro.

Far emergere questo "altro", potrebbe aiutarti a far fluire questa ansia, e ritrovare il tuo equilibrio e serenità.

Ci sono, qualora tu desiderassi un confronto,
Abbi cura di te.

Eva

Dott.ssa Eva Melchior Psicologo a Creazzo

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2 GEN 2025

Cara,

da ciò che descrive, sembra che l'ansia stia condizionando profondamente la sua quotidianità, portandola a un senso di blocco e a dubitare di sé stessa. Questo stato di malessere è spesso accompagnato dalla paura di sentirsi male, un circolo vizioso che può sembrare impossibile da spezzare da soli.
Quello che sta vivendo non è raro, e molte persone che attraversano momenti simili trovano grande beneficio nel chiedere supporto. L'ansia, soprattutto quando si intensifica, non è un segnale di debolezza, ma piuttosto un messaggio del suo corpo e della sua mente che ci sono aspetti che meritano attenzione e cura.
Con il mio approccio breve strategico, potremmo lavorare insieme per comprendere le dinamiche di questo malessere e intervenire con strategie mirate che le consentano di ritrovare il controllo.
Se sente che è il momento di dare spazio a sé stessa e alle sue esigenze, mi contatti. Sarò felice di accompagnarla in questo percorso verso una vita più serena e libera dall'ansia.
Mi scriva o mi chiami per fissare una prima consulenza (anche online). Ricordi, chiedere aiuto è il primo passo verso la libertà.

Un caro saluto

Mario Salinas Psicologo a Taranto

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2 GEN 2025

Capisco quanto sia difficile affrontare questa situazione e quanto possa essere frustrante sentirsi così sopraffatti dall'ansia. È importante riconoscere che stai già facendo qualcosa di significativo: condividere le tue emozioni e cercare supporto. Questo è il primo passo verso un cambiamento positivo.

Ecco alcune riflessioni e suggerimenti pratici per affrontare la tua situazione:

### 1. **Riconoscere il circolo dell'ansia**
La paura di sentirti male può creare un ciclo: ti preoccupi di un evento, il tuo corpo risponde con sintomi fisici (come sudorazione o problemi intestinali), questi sintomi rinforzano la tua paura, e il ciclo si ripete. È importante spezzare questo meccanismo.

#### Suggerimenti:
- **Mindfulness e respirazione**: Prova esercizi di respirazione profonda. Per esempio, il metodo 4-7-8: inspira per 4 secondi, trattieni il respiro per 7 secondi, ed espira lentamente per 8 secondi. Questo aiuta a calmare il sistema nervoso.
- **Radicamento**: Quando senti che l'ansia sta aumentando, focalizzati su qualcosa nel presente. Puoi provare la tecnica 5-4-3-2-1: nomina 5 cose che vedi, 4 cose che senti, 3 cose che puoi toccare, 2 che puoi annusare e 1 che puoi gustare.

### 2. **Affrontare il disagio gradualmente**
Evita di isolarti completamente, anche se l'impulso può essere forte. Invece, prova a reinserirti nelle situazioni che temi con piccoli passi.

#### Esempio:
- Se un pranzo in compagnia ti crea ansia, pianifica di restare solo per un'ora, poi aumenta gradualmente il tempo.
- Prima di uscire, crea una routine calmante (una tazza di tè, una passeggiata breve, o ascoltare musica rilassante).

### 3. **Riconoscere i tuoi pensieri**
Spesso l'ansia è alimentata da pensieri negativi che non sempre rispecchiano la realtà.

#### Suggerimenti:
- Scrivi i tuoi pensieri ansiosi. Poi, chiediti: *"Questo pensiero è un fatto o un'interpretazione? Cosa direi a un'amica nella mia situazione?"*
- Prova a sostituire pensieri negativi con affermazioni più realistiche, come: *"Non devo essere perfetta. Sto facendo del mio meglio."*

### 4. **Ascoltare il tuo corpo**
I sintomi fisici che descrivi sono un modo del tuo corpo di comunicarti che hai bisogno di rallentare e prenderti cura di te. Più cerchi di ignorarli, più potrebbero intensificarsi.

#### Suggerimenti:
- Sperimenta tecniche di rilassamento muscolare progressivo, dove contrai e rilassi ogni gruppo muscolare.
- Considera se esiste una correlazione tra certi eventi e il tuo malessere fisico. Tenere un diario può aiutarti.

### 5. **Non trascurare il supporto professionale**
Anche se non desideri usare farmaci, un percorso con uno psicologo specializzato in ansia potrebbe offrirti strumenti pratici per affrontarla. Potresti esplorare terapie brevi come la **CBT (Terapia Cognitivo-Comportamentale)**.

### 6. **Prenditi cura di te stessa**
Spesso, l'ansia si acuisce in periodi in cui ci sentiamo sopraffatti o poco valorizzati.

#### Azioni:
- Stabilisci una routine di autocura: anche piccole cose come leggere, fare un bagno caldo o dedicarti a un hobby possono fare una differenza.
- Parla apertamente con il tuo compagno delle tue esigenze e dei tuoi sentimenti, spiegandogli che questo periodo è difficile ma non definitivo.

### 7. **Evita l'autocritica**
Se ti senti male, ricorda che non è una tua colpa. L'ansia è una condizione comune e affrontarla richiede tempo e pazienza.

#### Suggerimento:
Ogni giorno, scrivi una cosa di cui sei orgogliosa. Non importa quanto piccola: può essere anche solo aver affrontato una situazione che ti metteva a disagio.

---

Se senti che il carico diventa troppo pesante, non esitare a chiedere aiuto. Nessuno deve affrontare tutto da solo, e non c'è vergogna nel cercare supporto. Ti auguro di ritrovare presto serenità e forza per affrontare questa fase.

Dott. Fabrizio Toti Psicologo a Todi

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2 GEN 2025

Buongiorno,

da ciò che racconta, sembra che stia vivendo un momento di grande difficoltà, con sintomi che influenzano profondamente la sua quotidianità. La terapia psicodinamica potrebbe essere di grande aiuto per comprendere meglio cosa sta accadendo dentro di lei. Questo approccio permette di esplorare le radici profonde dell’ansia, i conflitti interiori e i legami tra il suo stato emotivo e i sintomi fisici che descrive.

Un percorso di questo tipo potrebbe offrirle uno spazio sicuro per riflettere su ciò che sta vivendo, elaborare emozioni non espresse e riconoscere le dinamiche che la portano a sentirsi così. È un passo importante per ritrovare serenità e un equilibrio più stabile nella sua vita.

Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.

Un cordiale saluto.

Dott.ssa Chiara Iacca Psicologo a Lecce

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2 GEN 2025

Gentile Flore 91 leggendo la sua richiesta di aiuto due sono gli aspetti della sua situazione che mi hanno colpito: la sua affermazione di aver provato sempre un ansia accentuata e l'aumento di questa tensione nel periodo della convivenza con il suo compagno, tensione che aumenta fino al limite di farla "scoppiare".
Tutto scompare magicamente nel momento in cui rientra a casa con però il problema che ogni volta che deve iniziare una nuova attità o un nuovo compito prova degli aumenti di pressione emotiva che scarica fisicamente, tutto questo la porta certamente a rimanere ferma, cioè a proseguire nella sua vita di persona indipendente e separata dalla famiglia di origine.
Ecco io partirei, e del resto lo dice lei stesso, dall' individuare con un terapeuta in quale momento è iniziato il suo più recente ricorrere al sintomo per rientrare in famiglia.
Nel corso della nostra esistenza partendo dalle nostre caratteristiche individuali impariamo a trovare delle soluzioni comportamentali ai problemi che si presentano durante la crescita. Molte volte queste soluzioni debbono necessariamente essere sintomatiche, non ci è possibile trovarne altre. Non solo una volta che tale soluzioni si sono dimostrate efficaci siamo pronti a ricorrervi ogni volta si presentano nuovi problemi.
Quando è iniziato il suo sentirsi come una pentola a pressione? Durante la convivenza. Quale era il pensiero che la faceva agitare? Primo obiettivo è esercitarsi a capire cosa le passa per la mente quando si verifica un aumento dell'ansia, della paura. Che considerazione ha delle sue capacità? La paura di avere paura è tipica degli attacchi di panico. Certamente il lavoro terapeutico deve iniziare con la sua collaborazione ad apprendere attraverso delle tecniche di natura cognitivo comportamentale a ridurre l'ansia, quindi a riuscire ad individuare il suo discorso interno ed infine comprendere la concezione che ha di se stessa.
Tutto questo tenendo presente il quadro relazione in cui Lei è inserita e la funzione che tutta la sintomatologia svolge all'interno di tale quadro sistemico relazionale.
Le sue problematiche reagiscono benissimo a tale tipo di trattamento.
Un Cordiale saluto

Dott. Gabriele Leardi Psicologo a Roma

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1 GEN 2025

Cara,

grazie per aver condiviso con tanta sincerità ciò che stai vivendo. È evidente quanto tu stia cercando di capire te stessa e di affrontare questo periodo di disagio, anche se al momento ti sembra di essere bloccata. Voglio rassicurarti: non c’è nulla di “sbagliato” in te. Quello che descrivi è una risposta del corpo e della mente a uno stato di stress e ansia che si è accumulato nel tempo e che, in questo momento, ha bisogno di essere compreso e accolto.

Il ciclo dell’ansia: cosa succede nel corpo e nella mente

Da quello che racconti, il tuo corpo sembra essere in uno stato di allerta continua, come se fosse sempre pronto a reagire a un pericolo. Questo può accadere quando viviamo un periodo prolungato di stress, come quello che hai descritto: tensioni nella relazione, cambiamenti importanti (come aver lasciato il lavoro) e una percezione di non essere abbastanza.

Questa risposta fisica è tipica dell’ansia. Il tuo corpo reagisce con sintomi come sudorazione, tensione addominale e un bisogno urgente di andare in bagno perché il sistema nervoso autonomo entra in modalità di “lotta o fuga”. È un meccanismo naturale, ma quando diventa ricorrente, può farci sentire intrappolati in un ciclo difficile da interrompere.

Cosa ti sta dicendo il tuo corpo?

Il corpo non “sbaglia” mai: i sintomi che descrivi sono segnali che stanno cercando di comunicarti qualcosa. La tua ansia sembra dirti che c’è una parte di te che si sente sopraffatta, giudicata o non abbastanza sicura. Quando sei dai tuoi genitori, per esempio, il “macigno” scompare: potrebbe essere perché lì ti senti protetta e non giudicata, libera dalle pressioni che percepisci altrove.

Un percorso per tornare a sentirti serena
1. Ascoltare il tuo corpo con gentilezza
Invece di cercare di combattere l’ansia o di “prenderti a schiaffi” (come dici tu stessa), prova a vedere questi episodi come un messaggio. Chiediti:
• “Cosa mi sta dicendo il mio corpo in questo momento?”
• “Cosa posso fare per dargli più sicurezza e calma?”
2. Esercizi pratici per calmare il sistema nervoso
Esistono tecniche che possono aiutarti a calmare il corpo e la mente in situazioni di ansia acuta. Ecco alcune che puoi provare:
• Respirazione a ritmo lento: Inspira contando fino a 4, trattieni il respiro per 4 secondi, ed espira lentamente contando fino a 6. Ripeti per almeno 5 minuti. Questo aiuta a rallentare il battito cardiaco e a calmare il sistema nervoso.
• Grounding sensoriale: Quando senti che l’ansia sta salendo, prova a concentrarti sui tuoi sensi. Nota 5 cose che vedi, 4 che puoi toccare, 3 che puoi sentire, 2 che puoi annusare e 1 che puoi gustare. Questo ti aiuta a riportarti al momento presente.
3. Riconosci e accetta le tue emozioni
È normale sentirsi in colpa o “cattiva” per esserti presa una pausa, ma ricordati che prendersi cura di sé non è egoismo: è una necessità. La tua decisione di trascorrere del tempo dai tuoi genitori è stata un atto di ascolto e protezione verso te stessa, non qualcosa di cui sentirti in colpa.
4. Affrontare il loop della paura
La “paura di stare male” è spesso il motore principale dell’ansia. Può aiutarti riconoscere che questa paura non è una realtà: è solo un pensiero. Quando senti che l’ansia sta arrivando, prova a dirti:
• “Questa è solo una sensazione, non definisce chi sono.”
• “Posso fare un passo alla volta e non devo affrontare tutto insieme.”

Un supporto più ampio

Da quello che racconti, sembri essere una persona che riflette molto su di sé e che cerca risposte. Questo è un grande punto di forza, ma potrebbe essere utile avere un supporto professionale per esplorare più a fondo cosa c’è dietro queste sensazioni. La terapia, ad esempio, può aiutarti a:
• Comprendere meglio le cause della tua ansia.
• Lavorare sul senso di giudizio verso te stessa.
• Sviluppare strumenti pratici per gestire le situazioni difficili.

Un messaggio per te

Cara, non sei un “alieno” e non c’è nulla di sbagliato in te. Sei una persona che sta attraversando un momento difficile e che sta cercando di fare del suo meglio per affrontarlo. È normale sentirsi sopraffatti a volte, ma ogni piccolo passo che fai – anche il semplice cercare aiuto o provare un esercizio di respirazione – è un passo verso il benessere.

Se vuoi approfondire queste dinamiche o avere un supporto più specifico, sono qui per aiutarti.

Un caro saluto,
Dott.ssa Barbara Durand
Ricevo a Torino e Online
www.basisicure.com

Dott.ssa Barbara Durand Psicologo a Torino

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1 GEN 2025

Cara Fiore , racconti di un macigno che ti porti dentro che senti ma non riesci a vedere, qualcosa che spinge , che crea pressione al punto da chiederti di scappare o di evacuare , sgomberare , fare vuoto ..
Evitare situazioni, evitare persone ,evitare alimenti , aiuta ad evitare di guardare dentro di te …
Guarda nel tuo cuore .
Ci sono gabbie che ci costruiamo da soli e a volte nonostante possediamo le chiavi facciamo fatica ad utilizzarle .
Una psicoterapia potrebbe aiutarti ad affrontare questo momento .
Cari Saluti
Dott.ssa Laura Baiano

Dott.ssa Laura Baiano Psicologo a Pozzuoli

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1 GEN 2025

In prima istanza, le consiglio di sottoporsi a visita medica per escludere cause organiche ai suoi sintomi

La tensione e l’ansia possono anche manifestarsi con sintomi fisiologici come quelli da lei descritti.

Lei afferma che “quando ha degli impegni da svolgere, inizia a sentirsi male”.

Questi sintomi li ha sempre avuti oppure sono comparsi da un momento in poi?

Se prima non era così, è successo qualcosa concretamente che ha dato il via alla manifestazione di questi sintomi?


Lei afferma che “quando ha degli impegni da svolgere, inizia a sentirsi male

Per quale motivo?
Cosa pensi in quel momento?
Di che cosa paura?
Paura di cosa potrebbe succedere?
Paura di non riuscire?
Paura di possibili ripercussioni, se dovesse andare male?

Quali sono i suoi pensieri e le sue paure in quei momenti?

L’ansia spesso parte proprio da questo.

Una paura irrazionale di qualcosa che potrebbe succedere di negativo è che noi non sapremo gestire.

Tuttavia, questi pensieri catastrofici legati all’ansia sono semplicemente pensieri non sono prove di verità o obblighi di legge, profezie sul futuro
Sono soltanto pensieri.

Il fatto che noi pensiamo che una determinata situazione sia in un certo modo oppure che andrà a finire un certo modo non significa che quello che pensiamo sia automaticamente la verità per il semplice fatto che che noi lo pensiamo

La logica del penso quindi è vero, è vero perché lo penso è una logica assolutamente disfunzionale e fallace

Il cervello umano ha una sua autonomia nel pensare pensieri

Noi non possiamo impedire alla mente di pensare, non possiamo controllare il contenuto dei pensieri e nemmeno controllare il flusso dei pensieri.

Tuttavia, qui questo significa che i nostri pensieri siano veritieri o profetici per il semplice fatto che noi vi pensiamo

Noi non possiamo impedire alla nostra mente ripensare, perché il pensare di non pensare è già a pensare.

Tuttavia, possiamo impedire che i pensieri abbiano un effetto su di noi e ci condizionino.

Possiamo scegliere di continuare a fare le nostre attività a fare i nostri progetti, accettando che questi pensieri ci siano senza dargli ascolto senza dargli importanza senza dargli adito senza seguirli. Poi se ne andranno da soli.

Noi possiamo sempre scegliere se dare credito e seguire i nostri pensieri oppure no.

Le consiglio di intraprendere un percorso psicologico che la possa aiutare a comprendere meglio la sua situazione ed affrontarla.

Resto a disposizione

Dott. Luca Ferretti Psicologo a Pontedera

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1 GEN 2025

Cara Fiore,
il corpo parla quando la mente fatica a trovare le parole, ciò che descrivi sembra un conflitto tra ciò che desideri fare e una parte più profonda che percepisce queste situazioni come destabilizzanti. La reazione fisica che provi potrebbe essere una forma di difesa, un modo per proteggerti da qualcosa che, dentro di te, genera incertezza o paura.
Hai evidenziato una capacità importante: dopo aver superato quel momento iniziale, riesci a vivere le esperienze in modo sereno e positivo. Questo dimostra che hai dentro di te le risorse per affrontare e superare queste sensazioni, anche se al momento sembrano più forti di te. Forse, il malessere non è altro che un segnale, un invito a esplorare cosa ti stia chiedendo attenzione.
Quando parli di sentirti giudicata o non abbastanza, emerge un tema legato al valore personale. Può darsi che, lasciando il lavoro, tu abbia perso un punto di riferimento che contribuiva a definire il tuo senso di sicurezza. Tuttavia, il valore non è mai determinato da ciò che fai, ma da ciò che sei. Il tuo desiderio di sentirti libera e all’altezza dimostra che hai già dentro di te la spinta per ritrovare equilibrio.
Forse la vera domanda da porti non è come tornare a essere come prima, ma come costruire una nuova versione di te stessa, in sintonia con ciò che senti oggi. Il tuo percorso non è un fallimento, ma un processo di trasformazione.
Tu hai già dentro la forza necessaria per affrontare tutto questo. Non è il disagio a definirti, ma il modo in cui scegli di attraversarlo.
Resto a disposizione per domande o chiarimenti.
Cordiali Saluti Dott.ssa Jessica Bombino

Jessica Bombino Psicologo a Bra

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1 GEN 2025

Buongiorno penso che dovresti rivolgere ad uno psicoterapeuta, per superare le tue problematiche.
Dottoressa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

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1 GEN 2025

È chiaro che stai attraversando un momento difficile e che la tua ansia ti sta limitando molto nella vita quotidiana.

Cosa potrebbe essere alla base di tutto questo?

È difficile individuare una causa precisa senza una valutazione più approfondita, ma alcuni elementi emergono dal tuo racconto:

- Cambiamenti significativi: il tuo rapporto di coppia, la decisione di lasciare il lavoro, lo stress accumulato nel tempo potrebbero aver contribuito a destabilizzare il tuo equilibrio emotivo.
- Ansia anticipatoria: sembra che la tua paura sia legata soprattutto all'anticipazione degli eventi, piuttosto che agli eventi stessi. Questo tipo di ansia può essere molto invalidante.
- Circolo vizioso: più ti preoccupi di stare male, più è probabile che tu stia male, creando un circolo vizioso difficile da interrompere.

Cosa puoi fare?

Ecco alcune strategie che potrebbero esserti utili:

- Respirazione e tecniche di rilassamento: imparare a gestire l'ansia attraverso la respirazione profonda, la meditazione o altre tecniche di rilassamento può aiutarti a calmare il corpo e la mente.
- Attività fisica: fare attività fisica regolarmente aiuta a ridurre lo stress e a migliorare l'umore.
- Alimentazione sana: un'alimentazione equilibrata può influenzare positivamente il tuo benessere generale.
- Dormire a sufficienza: un buon riposo è fondamentale per affrontare al meglio la giornata.
- Parlare con qualcuno: condividere le tue preoccupazioni con un amico, un familiare o uno psicologo può essere di grande aiuto.

È importante sottolineare che:

- Non sei sola: molte persone sperimentano periodi di ansia intensa.
- C'è una soluzione: esistono diverse terapie efficaci per trattare l'ansia.
- Tu hai il controllo: anche se al momento ti sembra impossibile, tu hai il potere di superare questo momento difficile.

Ti consiglio vivamente di:

- Prendere un appuntamento con uno psicologo: un professionista potrà valutare la tua situazione in modo più preciso e proporti un percorso terapeutico personalizzato.
- Non vergognarti: chiedere aiuto è un segno di forza, non di debolezza.
- Avere pazienza: superare l'ansia richiede tempo e impegno, ma i risultati possono essere davvero gratificanti.

Dott. Mirko Manzella Psicologo a Trieste

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1 GEN 2025

Buon giorno Fiore91, il suo messaggio è molto chiaro e descrive bene la sua condizione.
Sembra che il disagio che descrive la accompagni da molto tempo, e che si esprima a volte con sintomi somatici (la stanchezza, il mal di pancia, i sudori a freddo) , ma più frequentemente con un disagio di natura psicologica che spazia dall'ansia da prestazione alla vergogna ed alla scarsa autostima. Descrive anche un malessere di natura esistenziale che la fa sentire bloccata rispetto a scelte di vita importanti, che riguardano autonomia e vita affettiva.
L'inizio di un nuovo anno può essere un buon momento per iniziare a sanare il disagio, affrontando con serenità e convinzione le cause profonde che determinano la sua condizione, di cui i problemi di ansia e di somatizzazione sono un indicatore.
Le consiglio di iniziare una psicoterapia, selezionando un professionista con formazione cognitivo-comportamentale o analitica, formato nel trattamento dei disturbi di personalità. La prima fase della terapia sarà necessariamente indirizzata alla gestione dell'ansia, e delle altre emozioni dolorose, che potrà imparare a contenere e gestire. Successivamente potrà affrontare la parte relativa all'identità ed all'autostima, alla qualità delle relazioni interpersonali, agli ostacoli che le stanno impedendo di realizzarsi.
Le auguro un buon anno, proseguendo nel percorso di cambiamento, che ha già iniziato condividendo con noi i suoi pensieri.
Dott. Maurizio Tremaroli

Dott. Maurizio Tremaroli Psicologo a San Benedetto del Tronto

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1 GEN 2025

Buongiorno Fiore, mi sembra che il suo corpo stia cercando di comunicarle qualcosa, e il senso di disagio potrebbe essere un segnale che ha accumulato stress, aspettative o pressioni per lungo tempo, forse troppo. Il fatto che lei abbia trovato sollievo tornando dai suoi genitori, a mio parere, dimostra che ha un gran bisogno di uno spazio per rilassarsi e ricaricare le energie. Questo non la rende una “cattiva compagna”, ma una persona consapevole dei propri limiti.
Un aspetto importante del lavoro sull’ansia è imparare ad accettarla come parte della nostra esperienza di vita, senza combatterla o temerla eccessivamente. La sua frase “vorrei capire cosa mi sta dicendo il mio corpo” è un buon punto di partenza per iniziare, per cominciare a prendere consapevolezza di alcune cose che stanno succedendo dentro di lei e nella sua vita. Il suo senso di non sentirsi all’altezza potrebbe essere amplificato dalla mancanza di lavoro o di una routine stabile e questo è comprensibile, ma è importante ricordarsi che il suo valore non dipende solo dai risultati tangibili, ma anche da chi è lei come persona quindi provi a rivolgersi a se stessa con frasi diverse come ad esempio invece di dirsi “Non sono abbastanza” provi a pensare “Sto attraversando un momento difficile, ma sto facendo del mio meglio.” oppure invece di dirsi “Non sono brava in niente” cerchi di riflettere su tutte quelle piccole e grandi cose che fai bene ogni giorno. L'ansia che sta provando, come lei ha già scritto, è un importante messaggio che la sua mente le sta dando con l'aiuto di una risposta anche fisica (il disagio di ricorrere alla toilette) da parte del suo intestino che è il nostro secondo cervello. Cerchi di vedere questo difficile momento come l'opportunità di prendersi cura di sè e di conoscersi in maniera più approfondita. Le auguro un buono e proficuo 2025.

Dott.ssa Margherita Chiais Psicologo a Vicenza

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1 GEN 2025

Gentile utente sta attraversando un periodo di forte stress. Per questo la consiglio la terapia cognitivo comportamentale che possa offrirle strumenti e consigli pratici da poter utilizzare per il benessere. Sono a disposizione un grande abbraccio

Dott.ssa Maria Vittoria Ardosigli Psicologo a Palermo

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1 GEN 2025

Buongiorno, la sensazione di “essere diversa” e di non riuscire a gestire le normali situazioni quotidiane è qualcosa che può destabilizzare profondamente, soprattutto quando si passa da una condizione di ansia lieve e gestibile a una che ti sembra travolgente. Il fatto che descrivi il tuo malessere fisico — come la sudorazione, il mal di pancia e la necessità di correre in bagno — è indicativo di una risposta somatica alla tensione emotiva. Il corpo, infatti, risponde alle emozioni forti, come la paura e lo stress, con sintomi fisici. In alcuni casi, queste sensazioni si amplificano quando non riesci a “dare voce” alla tua ansia o a gestirla in modo consapevole. Sembrerebbe che tu stia vivendo una sorta di ansia anticipatoria, ovvero una paura che si attiva prima ancora di affrontare le situazioni, alimentata da preoccupazioni o dai pensieri su come andranno le cose. Il fatto che tu stia cercando di “evitare” queste situazioni è una risposta comprensibile: l’ansia ci spinge a fare di tutto per non affrontare ciò che ci terrorizza, ma questo meccanismo, nel lungo periodo, non fa che alimentare il disagio. Quello che hai descritto — come il fatto di sentire sollievo quando ti allontani da certe situazioni, ma anche un senso di colpa — è abbastanza comune in chi cerca di proteggersi dall’ansia, ma spesso finisce per rinunciare a vivere pienamente. È come se, da un lato, ti dicessi che è meglio fuggire, ma dall’altro non accetti l’idea di non affrontare ciò che ti spaventa. L’ansia non ti rende meno “normale”, non ti rende meno capace di vivere una vita soddisfacente. È solo un meccanismo che, se non compreso e affrontato, può sembrarti un peso insopportabile, ma se viene riconosciuta e affrontata in modo consapevole, può essere gestita. Uno strumento che può esserti utile è la mindfulness, che ti invita a vivere nel presente senza giudicare te stessa o le tue emozioni. Inizia con momenti brevi in cui ti concentri su quello che stai facendo, come mangiare un pasto, camminare, o semplicemente osservare l’ambiente intorno a te. Questo ti aiuterà a sentirti meno sopraffatta dai pensieri catastrofici e a vivere con maggiore serenità nel qui e ora. Ma soprattutto potresti anche prendere in considerazione di parlare con un professionista, se non lo hai già fatto. A volte, un percorso di terapia può davvero aiutarti a scomporre questi pensieri e sensazioni, dandoti gli strumenti per affrontare l’ansia in modo più sereno. Non si tratta di una “cura” immediata, ma piuttosto di un supporto che ti aiuta a trovare il tuo equilibrio, proprio come stai facendo ora cercando di comprendere meglio te stessa riflettendo sulle radici di questa ansia. La perdita o il cambiamento del lavoro, per esempio, può essere un forte trigger per l’ansia, perché tocca una parte importante della nostra identità e del nostro senso di realizzazione. La paura di non “essere abbastanza” è spesso legata proprio a questi momenti di incertezza. Nel frattempo, ricordati che nessuna emozione è sbagliata. L’ansia, come ogni altra emozione, fa parte di noi e ha una sua funzione. Il punto non è eliminarla, ma imparare a gestirla, ad ascoltarla e a non farla dominare la tua vita. Non sei sola in questo, e con il tempo, la consapevolezza e il giusto supporto, riuscirai a ritrovare la serenità che cerchi.
Resto a disposizione, i miei migliori auguri,

Dott.ssa Velia Morati
Psicologa ed educatrice mindfulness

Dott.ssa Velia Morati Psicologo a Nocera Inferiore

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1 GEN 2025

Ciao, grazie per aver condiviso la tua esperienza.
Da quello che racconti, sembra che tu stia vivendo un periodo di forte ansia che ti sta creando un disagio significativo. È importante riconoscere che l'ansia può manifestarsi in molti modi diversi e che, quando diventa persistente, può influenzare la qualità della vita. Quello che descrivi sembra essere un mix di ansia anticipatoria (la paura di provare ansia prima di una situazione) e sintomi fisici (come sudorazione, mal di testa, e mal di pancia), che a volte possono sembrare difficili da comprendere o da controllare. Non giudicarti per ciò che provi. L'ansia è una reazione naturale, e l'autocompassione è il primo passo per gestirla. Prenditi il tempo di rivedere i tuoi desideri e le tue priorità, senza la pressione di dover prendere decisioni immediate. Parlare con uno psicologo può aiutarti a capire meglio le cause dell’ansia e darti strategie funzionali per gestirla.
Ricorda che non sei sola e che questa fase può essere affrontata con il giusto supporto e delle tecniche efficaci. Se hai bisogno di ulteriore supporto, sono qui per aiutarti.
Cordialmente,
Dott.ssa Amelia Melchionda

Dott.ssa Amelia Melchionda Psicologo a Gambettola

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1 GEN 2025

Buongiorno e buon anno.
Probabilmente la situazione lavorativa le crea disagio e la fa sentire incapace di fare o di trovare un lavoro che le possa piacere.
Anche la paura del giudizio probabilmente, danneggia il suo stato emotivo.
Provi a cercare un lavoro, anche solo part time al momento. Poi faccia chiarezza sulla sua vita facendosi aiutare.
Sono disponibile anche on line.
Ancora buon 2025.
Dott.ssa Carmelina Proietto

Dott.ssa Proietto Carmelina Psicologo a Scandiano

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1 GEN 2025

Gentilissima, innanzitutto buon anno. La vita ci porta ad affrontare cose non facili e spesso, il pensiero di doverle fare, è più pesante che farle veramente. E il pensiero del giudizio degli altri le rende ancora più dure, tanto da evitare gli altri per evitare di trovarsi in certe situazioni. Inizia a scatenarsi un loop di pensieri che fa star male e che spesso porta ad avere dei sintomi fisici.
Un professionista potrebbe aiutarla a raggiungere una miglior consapevolezza di se, dei pensieri che stanno dietro al suo malessere, e aiutarla a trovare le strategie più adatte per poterlo affrontare. Anche il ricorso a tecniche di respirazione e rilassamento muscolare potrebbe essere d'aiuto, se poi viene affiancato a un percorso terapeutico il beneficio sarebbe sicuramente maggiore. Prenda in mano la sua vita, vedrà che pian piano riuscirà a vedere il futuro in modo più sereno.
Qualora lo volesse resto a disposizione, anche online.
I miei migliori auguri
Dott.ssa Miculian

Dott.ssa Orianna Miculian Psicologo a Trieste

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1 GEN 2025

Buongiorno e buon inizio 2025

Dott.ssa Valentina Nicoletti Psicologo a Conselve

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