Da molti anni convivo con l'ansia che man mano mi ha fatto chiudere in casa e perdere la maggior parte delle mie amicizie. Mi agito per qualsiasi motivo, mi viene la nausea e mi fa andare in bagno. Anche una semplice uscita per fare la spesa la vivo con l' ansia, tanto che a volte decido di non andarci. Cosa posso fare?
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9 MAG 2016
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Gentile Margherita,
l'ansia per le situazioni nuove o ritenute difficili da affrontare fa parte della vita dell'uomo e non può essere mai totalmente eliminata (nè sarebbe utile farlo) ma solo gestita al meglio specie quando, come nel suo caso, è eccessiva e pertanto costituisce di per sè una vera e propria malattia.
E' chiaro che l'evitamento non è una buona soluzione anche perchè contribuisce ad alimentare l'ansia stessa oltre a ridurre la qualità della vita per le numerose limitazioni e restrizioni conseguenti..
Occorre perciò imparare ad affrontare le situazioni ansiogene di modo che non comportino più un blocco ed il problema viene risolto con un incremento di autostima.
Ciò è possibile con l'aiuto di un percorso di psicoterapia, preferibilmente cognitivo-comportamentale.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
17 MAG 2016
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Gentile Margherita,
Quello che descrive sembra essere ricomincibile per caratteristiche e sintomatologia ad Ansia generalizzata, un disturbo che necessita di presa in carico immediata, sopratutto per le conseguenze drammatiche e di privazione che comporta. Le consiglio di rivolgersi al centro di salute mentale della sua zona, in modo da porterle dare un sostegno immediato e una valutazione più approfondita della sua situazione.
Un caro saluto e qualora necessiti non esiti a contattarmi.
Dott.ssa Raffaella Di Rosa
Psicologa clinica e dell'età evolutiva, esperta in Psicodiagnosi e Psicoterapia cognitivo -comportamentale a Villaricca (Na).
10 MAG 2016
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la situazione è molto delicata visto che non a voglia di uscire di no relazionarsi con gli altri. La situazione migliore è di fare un lavoro su se stessi con l'aiuto di uno specialista e comprendere la causa del problema per ritornare a vivere più serenamente.
Buona giornata.
10 MAG 2016
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Gentile Margherita,
l'ansia normalmente è uno stato di tensione psicofisica utile, in quanto permette un'attivazione di tutte le risorse dell'individuo, consentendo iniziative e comportamenti utili all'adattamento. Essa però diventa patologica quando disturba in maniera più o meno notevole il funzionamento psichico, determinando sempre di più una limitazione delle capacità di adattamento dell'individuo. Ed è in questi casi che convivere con l'ansia può diventare una vera propria sofferenza e spesso causa di isolamento. Sono diverse le tecniche efficaci nel trattamento dell'ansia ma, normalmente, io propongo un percorso breve (non più di 15 colloqui anche on line) che includa una valutazione relativa alla misura dell'ansia, l'apprendimento di una tecnica di rilassamento psico-fisico unitamente all'analisi dei vissuti psicologici e a specifiche prescrizioni comportamentali.
Spero di esserle stata d'aiuto.
Cordiali saluti
Dott.ssa Maria Giovanna Zocco
6 MAG 2016
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Gentile Margherita,
l'ansia è un'emozione universale che non sarebbe di per sé, inadeguato provare, in quanto rappresenta una componente necessaria della risposta dell'organismo allo stress.
Nel suo caso l'ansia viene considerata patologica in quanto disturba in misura più o meno notevole, il suo funzionamento psichico globale limitandola come lei stesso dice nelle sue attività quotidiane.
Un metodo valido che può aiutarla è la terapia EMDR, questo approccio offre l'occasione non solo per rielaborare i traumi del passato, ma anche per potenziare le capacità personali e le risorse individuali, per affrontare le sfide della vita quotidiana con serenità e sicurezza, senza sentirsi in balia dei sintomi dell'ansia. Il lavoro psicoterapeutico prevede la rielaborazione di tutte quelle esperienze angoscianti legate alla storia della persona e che possono essere causa della sintomatologia ansiosa.
Un caro saluto
Dott.ssa Giuliana Rubano
Psicologa-Psicoterapeuta-Roma
6 MAG 2016
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Buongiorno Margherita,
immagino sia difficile condurre una vita serena. Potrebbe dedicarsi una psicoterapia per comprendere l'origine dell'ansia, così da poterla diminuire e riprendere tutte le attività.
Auguri
Dott.ssa Annalisa Croci
5 MAG 2016
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Gentile Margherita,
è immaginabile quanto sia invalidante ciò che descrive. Ciò che le chiedo è se abbia in passato fatto dei tentativi di far fronte al suo disagio o se è la prima volta che chiede aiuto e se sì, come mai. Sarebbe senz'altro utile approfondire la questione, esplorare meglio i suoi vissuti e la sintomatologia ansiosa per comprenderne il significato e i fattori da cui origina. Se desidera avere maggiori informazioni, se ha dubbi, domande, necessità di chiarimenti può contattarmi.
5 MAG 2016
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Buongiorno Margherita,
l'ansia può diventare una problematica abbastanza restrittiva e compromettente la vita quotidiana, andrebbe pertanto trattata con un percorso terapeutico, che possa permetterle sia di saperla gestire con maggiore efficacia e serenità, sia comprenderne le ragioni sottostanti. L'ansia è infatti un'utile emozione che ci segnala alcuni aspetti della nostra vita o di noi stessi di cui forse siamo insoddisfatti o preoccupati o che ci recano dubbio o conflitto interiore, e prenderne consapevolezza, piuttosto che cercare soltanto rimedio per evitarla, può essere un buon passo verso la sua risoluzione.
Ci sono molteplici servizi e percorsi che può intraprendere, da quelli con un professionista nel privato all'uso del servizio pubblico presso le asl del suo territorio. Personalmente, come altri colleghi, offro anche consulenze online, che possono essere utili per avere un primo approccio con questa modalità terapeutica e possono rivelarsi un mezzo altrettanto utile per situazioni in cui resta difficile recarsi presso uno studio di persona.
Resto a disposizione per ulteriori informazioni,
un caro saluto,
dott.ssa Chiara Francesconi
psicologa psicoterapeuta cognitiva
5 MAG 2016
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Gentile Margherita,
come dice bene! Ci ha visto giusto: può succedere di avere una relazione di convivenza con l'ansia che può diventare un disturbo e rendere difficili anche attività quotidiane. Come ha scritto, capita di arrendersi all'Ansia e rinunciare a compiti come il fare la spesa.
Gli strumenti per gestire l'ansia sono molteplici e riguardano la respirazione, il rilassamento, il pensiero, la possibilità di creare immagini alleate per addomesticare l'ansia...
Un primo passo è di dare ascolto a ciò che l'asia vuole comunicarle. Se in questo momento la prova "per qualsiasi motivo", probabilmente si è fatta grossa (mi passi le parole) per farsi ascoltare e sta cercabdo di richiamare l'attenzione.
Scacciarla o desiderare allontanarla, non solo non è possibile, ma ne aumenta l'intensità.
Un altra riflessione che può fare è ricordare momenti in cui l'ansia è stata un pò meno forte e cercare cosa, in quei momenti, le ha permesso di stare meglio.
Non è possibile, in questo contesto, essere più accurati nella risposta e le suggerisco di valutare la possibilità di consultare uno psicologo per essere aiutata a conoscere meglio l'ansia e il suo funzionamento e le strategie per gestirla e non lasciare che sia l'ansia a gestire lei!
Resto a disposizione, nel caso le facesse piacere condividere le sue riflessioni.