Buongiorno. Credo di avere un problema di eccessiva sensibilità ai rumori, soprattutto quelli notturni. In particolare, se un vicino una notte mi sveglia con qualche rumore (TV alta, mobili spostati, cane che abbaia ecc) al di là dell episodio, mi si instaura un ansia che poi compromette anche le notti senza rumori, come dire, tipo l'anticipazione di un evento presunto futuro. Forse da parte mia c'è una forma di mancata accettazione? Premetto che non assumo farmaci e che il medico attribuisce il tutto a una forma ansiosa (lui ipotizza che si tratti di una paura infantile da abbandono non risolta)
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Prenota subito un appuntamento online a 44€
Ricevi assistenza psicologica in meno di 72 ore con professionisti iscritti all’ordine e scegliendo l'orario più adatto alle tue esigenze.
Miglior risposta
28 AGO 2015
· Questa risposta è stata utile per 9 persone
Gentile Valerio, l'ipotesi del suo medico è plausibile ma potrebbero essere tante altre le ragioni di questa sua ansia. Immagino che il suo medico le abbia anche consigliato di iniziare una psicoterapia e mi auguro che lei lo faccia perchè la aiuterebbe a conoscersi e a vivere meglio.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico , psicoterapeuta a Quadrivio Campagna (Salerno)
31 AGO 2015
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Anche io penso che l'ansia abbia un peso non secondario in quanto descrive. Particolarmente il fatto dell'anticipazione dell'evento futuro. Quanto all'ipotesi della paura infantile da abbandono non risolta, non posso pronunciarmi, per mancanza di dati. L'ipotesi va verificata con una psicoterapia a mio avviso ad orientamento psicodinamico. Richieda una consulenza psicologica per maggiori accertamenti. Va avviato un percorso psicologico per accertare quale sia effettivamente il problema, possono entrare in ballo anche fobie di cui ora magari lei non sospetta neanche l'esistenza.
31 AGO 2015
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buongiorno Valerio,
i rumori possono essere percepiti come delle intrusioni, che minano il nostro benessere soprattutto nei casi in cui il nostro corpo e la nostra mente cerca di riposarsi, come di notte.
Sarebbe da approfondire con un professionista la sua osservazione in cui ipotizza che sia legato al suo bisogno di essere accettato.
un caro saluto
Dott.ssa Monica Salvadore
31 AGO 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Valerio
Immagino il suo disagio e credo sia una buona cosa affrontarlo in tempo poiché il riposo è fondamentalmente. Ciò che scrive mi fa pensare ad ansia anticipatoria...anticipatoria nel senso che lei, ancora prima di addormentarsi, ha pensieri negativi , preoccupazioni riguardo al suo futuro riposo...e già in quel momento inizia una piccola attivazione neurofisiologica che mette la sua mente in allarme quindi ..vigile. Lei ha visto bene...si tratta di accettare che possa avere anche notti non cosi serene..questo dovrebbe già calmarla. Per quanto riguarda la sua sensibilità ai rumori possono esserci due spiegazioni non escludentesi: 1) se la sensibilità esiste da poco potrebbe esserci un disturbo d'ansia che si manifesta di notte 2) se la sensibilità esiste da sempre il suo talamo potrebbe filtrare poco gli stimoli esterni. Per il primo caso le consiglio un trattamento cognitivo comportamentale da uno psicoterapeuta , nel secondo caso resta l accettazione ma con esercizi di rilassamento può avere un corpo vivace come dopo una lunga notte di silenzi.
Ti è stata utile?
Grazie per la tua valutazione!
29 AGO 2015
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Valerio,
Ritengo che lei abbia già una buona consapevolezza in quanto ha saputo contestualizzare il suo disagio rispetto ai rumori e soprattutto quelli notturni. Questo rappresenta un primo passo per riuscire a comprendere a fondo per quali ragioni ha sviluppato questa sensibilità. Il riferimento alla notte è significativo poiché è un momento dove tutto si ferma ed è maggiore il contatto che si ha con se stessi. L'ansia che riferisce di sentire è pertanto un segnale che, esplorato e decodificato con un aiuto psicologico, le permetterà di conoscersi meglio e di comprendere cosa è importante per lei. Molte possono essere le spiegazioni da fornirle ma le uniche corrette sono quelle che troverà lei stesso.
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Dott.ssa Anna Gallucci
28 AGO 2015
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Valerio,
la sua sensibilità ai rumori e il risveglio con uno stato di ansia fanno pensare che si inneschi una "risposta di allerta", come se ci fosse un pericolo o una minaccia che, di fatto, non esistono. E' come se la sua mente avesse una risposta di allarme. E' possibile che anche durante lo stato di veglia ci siano preoccupazioni o timori per esempio in campo lavorativo o famigliare. Da lì si può partire per una maggiore comprensione di sé e per un recupero della sua "sicurezza interna" nella psicoterapia. Non ho molti elementi ma l'interpretazione del medico mi pare un po' troppo definitiva. Cordialità vive.
28 AGO 2015
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Caro Valerio,
i rumori possono essere considerati delle intrusioni alla propria quiete e alla propria persona.
Talora, chi vive con fastidio i rumori, sviluppa ansia, come nel suo caso; alcuni riferiscono, anche di faticare a reggere piccoli rumori ripetitivi, come il ticchettio dell'orologio, che diventano ossessivi e impediscono di dormire o di svolgere attività in silenzio.
E' interessante la sua osservazione in cui ipotizza che questo sia dovuto al bisogno di essere accettato. Per valutare meglio cosa significhi, per lei, il rumore improvviso e come si manifesta l'ansia, sarebbe opportuna una consulenza psicologica.