Ansia e pensieri ossessivi
Salve.
Sono una ragazza di 17 anni.
Premetto che sono una persona molto ansiosa e soffro di attacchi di panico.
Sto col mio ragazzo da un anno e mezzo e lui tra qualche mese intraprenderà il percorso universitario.
Verso aprile una sua cara amica, nonché ex compagna di classe si è lasciata con il fidanzato dopo 3 anni. In una conversazione lui me lo ha riferito e io sono caduta nel panico.
Come era possibile che una relazione che io consideravo perfetta, che era sopravvissuta 3 anni nonostante l'università e la lontananza finisse in quel modo? Il mio ragazzo mi ha anche detto che lei stava pensando di lasciarlo da un anno e lì è cominciato tutto.
È partito tutto da un pensiero sciocco " E se tergiversassi anche io un anno?" " E se lo stessi prendendo in giro?"
Ne ho parlato con svariate persone, compreso il mio ragazzo, e molti mi hanno detto che ho la relazione di questa ragazza su di me, paragonando la mia storia con la sua, in quanto siccome lei era rimasta insieme al suo ragazzo durante l'università allora anche io ci sarei riuscita, nel momento in cui si sono lasciati ho avuto una crisi.
Dico che sono molto spaventata dall'università, mia madre mi ripete in continuazione che ci lasceremo, che si innamorerà sicuramente di un'altra, che la nostra relazione non durerà molto. Sono consapevole che siamo giovani, ma mi sento come se la mia relazione avesse una scadenza. Come il latte.
Dopo quel fatto ho iniziato ad avere mille dubbi e mille ansie: "e se non lo amo?" " perché non sento le farfalle nello stomaco?"
Piangevo al telefono con lui in preda ad attacchi di panico dicendo che ero stanca e volevo essere tranquilla, godermi la mia relazione in santa pace.
Ma i pensieri tornavano, cercavo prove ovunque, provavo a bloccarmi per vedere che sentimenti provassi.
In ottobre ci eravamo lasciati due mesi, per problemi, lui mi aveva detto che non provava niente in quel momento per me, poi ci siamo risentiti. Da lì io ho capito che è possibile non amare più e ne sono terrorizzata. Sia se potesse accadere a lui sia se potesse accadere a me. Mi viene l'ansia mentre cerco prove o provo a paragonarmi a relazioni che io reputo perfette e che durano da anni.
Poi l'ansia sparisce dei giorni, magari una settimana e io penso che quei pensieri ossessivi erano solo stupidaggini e che a 17 anni mi comporto come una troppo grande.
Voglio stare con questo ragazzo? Si, fine. Ma non riesco a liberarmi di questi pensieri, che mutano, cambiano. Dal " non lo amo?" Al " non dureremo, ma io non voglio stare con qualcuno che non sia lui"
Ho notato anche che quest'ansia viene specialmente durante il ciclo mestruale e si ripresenta quando la mia mente non è occupata. I miei dicono che dovrei fare attività stimolanti, avere una vita più piena e cercare di tenere il cervello occupato, stare meno a casa e non pensare così ossessivamente e così a lungo.
So perfettamente che penso troppo e che sono tutte congetture date dall'ansia, ma quando sono agitata mi sento due persone diverse e provo a sconfiggere l'angoscia con la logica, alimentando solo l'ansia stessa.
Cosa mi consigliate per smettere di fare pensieri ossessivi?