Salve mi chiamo Anna e ho 24 anni, sin da piccola ho il sogno di fare il medico e subito dopo la maturità ho fatto il test e sono entrata..
Per i primi anni tt liscio...ma al terzo anno sono andata in crisi e per due anni non ho fatto un esame a causa dell'ansia, poi sono andata da un neuropsichiatra e psicologa e ho cominciato sia a prendere farmaci che fare sedute di terapia, e ho ripreso facendo esami....
Però ora da luglio mi sono ingrippata con un esame difficile, e ora mi è venuta l'ansia fortissima....non riesco a dormire a mangiare o a fare altro, non faccio che ossessionarmi pensare al tempo che ho perso, che ho deluso tutti, che sono una fallita, che mi laurerò tardi, ho paura di non farcela, e tutto questo si accumula nello stomaco e non mi lascia in pace privandomi anche della possibilità di studiare.....ho ripreso nuovamente i farmaci 10 gocce di cipralex a mezzogiorno, 10 gocce di xanax la sera e sono già al quarto giorno di cura, ma questo stato non cambia....non so che fare
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Prenota subito un appuntamento online a 44€
Ricevi assistenza psicologica in meno di 72 ore con professionisti iscritti all’ordine e scegliendo l'orario più adatto alle tue esigenze.
Miglior risposta
28 SET 2015
· Questa risposta è stata utile per 5 persone
Gentile Anna
l'ansia è una parte di lei, e di tanto in tanto si fa sentire più del solito. Se vuole controllarla non basta spegnerla col farmaco, dovrebbe riuscire a comprenderla, a conoscerla, a capire che cosa vogliono comunicarle questi picchi che ritmicamente tendono a ripresentarsi.
E' riuscita a ricostruire con l'aiuto della psicologa il contesto entro il quale si è verificata la prima crisi di cui ci parla nel suo scritto?
Anche adesso sarebbe importante accostare al farmaco (evidentemente insufficiente) un altro tipo di lavoro più focalizzato sui suoi vissuti, sui significati che può avere per lei questo esame così difficile su cui si è bloccata.
E se poi non fosse l'esame in sé il fattore perturbante? Di solito, facendo una panoramica sulla situazione relazionale, esistenziale in genere, in momenti di ansia acuta, si trovano altri elementi (oltre a quello scatenante, che nel suo caso può essere l'esame) che aiutano a comprendere meglio i motivi per cui è comparsa la crisi.
Il punto decisivo sarebbe però a mio parere considerare l'ansia non un nemico ma un'emozione portatrice di un messaggio. Da decifrare.
Cordiali saluti
Dott.ssa Stefania D'Antuono - Venezia
29 SET 2015
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Buongiorno gentile Signorina,
la cura farmacologica darà i suoi effetti tra meno di due settimane, se ha dei dubbi si rivolga al suo curante. Ha fatto bene a riprendere la psicoterapia che può anche supportarla nell'attesa che la cura farmacologica le dia benefici.
Cordiali saluti
Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Roma
29 SET 2015
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Ho fatto psicoterapia da ottobre a giugno...ora l'ho immediatamente ripresa insieme alla terapia farmacologica prescrittami in precedenza dal neuropsichiatra( visionata dalla psicoterapeuta) sono già 5 giorni ma gli attacchi di ansia e angoscia non passano, eppure prendo un antidepressivo e un ansiolitico
Ti è stata utile?
Grazie per la tua valutazione!
29 SET 2015
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Ho fatto psicoterapia da ottobrr a giugno, poi l'ho lasciata perchè sembrava stessi meglio, ora ho ripreso subito la psicoterapia combinata con i farmaci chr mi erano stati prescritti in precedenza: 10 gocce di cipralex e 10 gocce di xanax...sono già 6 giorni di terapia ma pare l'ansia non vada via, ho degli attacchi in cui mi sembra che vada tutto male, penso a tutto il tempo perso, ho paura di non farcela e che questi sintomi non se ne vadano mai....
Ti è stata utile?
Grazie per la tua valutazione!
28 SET 2015
· Questa risposta è stata utile per 5 persone
Gentile lettrice,
come prima cosa le sconsiglio di prendere farmaci di sua spontanea iniziativa senza una prescrizione medica.
Lei dice che in precedenza è stata seguita da una neuropsichiatra e psicologa con terapia combinata farmacologica e psicologica.
Ebbene posso chiederle quante sedute di psicoterapia ha fatto? Sono pronto a scommettere che senza concordarlo con la sua terapeuta ha abbandonato la psicoterapia dopo un esiguo numero di sedute ed è poi accaduto che sono tornati i sintomi che pensava di aver superato.
Deve sapere che fare psicoterapia non è la stessa cosa che assumere pillole e che è una cura eziologica (non sintomatica!) impegnativa e di una certa durata (almeno un anno!).
Non le resta che ritornare dalla sua ex-terapeuta o sceglierne un'altra e lasciarsi guidare senza fare di testa sua.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).