Ansia di stare male

Inviata da Stefano · 3 feb 2015 Ansia

Buonasera a tutti...volevo, se possibile, dei chiarimenti riguardo il mio stato. Sono un ragazzo di 19 anni e sono ormai due mesi che non vivo più bene. Tutto è cominciato un giorno in cui, andando in bagno, vidi del sangue rosso vivo sulla carta igienica e...apriti cielo! Cercai consulto su internet, tutte le possibili conseguenze e da allora non passava giorno in cui non pensassi di stare male. Di avere qualcosa. Ogni secondo della giornata. Dopo un paio di giorni dall'accaduto, avvertendo un irrequietudine e una forte ansia interiore, ho incominciato ad avvertire i primi sintomi. Pressione alle tempie, senso di pesantezza alla testa, dolori un po ovunque(braccio sinistro, petto, collo). Ma niente. Quel senso di forte irrequietudine non andava via anzi. Passavo tutti i giorni a pensare di stare male, ad avere paura che potesse succedermi qualcosa, a ipotizzare tutti i più brutti mali. Poi un giorno ho deciso di fare le analisi del sangue e tutto negativo( tranne TAS alta e un po di birilubina indiretta). Per non scocciarvi troppo(scusatemi) questi sintomi si sono protratti a lungo accompagnati ogni volta da nuovi( calore in viso, necessità di urinare molte volte,sensibilità alla luce,piccole macchie gialle davanti agli occhi, palpitazioni frequenti). Soltanto ultimamente questa pesantezza alla testa è quasi scomparsa(quasi) così come la pressione alle tempie ma, nonostante stia un po più tranquillo, ho sempre quel tarlo fisso che mi accompagna: la paura di stare male, di avere qualcosa. Ora la mia situazione attuale è questa: dalla mattina avverto un senso di stordimento, confusione( come se non fossi io a fare le cose), mancanza di concentrazione, lievi tremori alle mani e mi sembra di essere impacciato nella camminata. Sono preoccupatissimo. Vi prego spero possiate aiutarmi :(

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Miglior risposta 4 FEB 2015

Gentile Stefano
diciamo che dal momento di quell'episodio in bagno che racconti nel tuo scritto, si è scatenata in te un'ansia che, alimentata anche dal tuo interesse (esagerato) per la cosa si è andata rafforzando sempre più fino ad arrivare ad ora.
Con questo "circolo vizioso" dell'ansia che si è costruito e stretto attorno a te, tu ora sei come prigioniero della situazione e non riesci a vedere vie d'uscita.
Il sintomo iniziale, che poteva essere cosa minima e casuale, ha lasciato il posto a tante reazioni di carattere neurovegetativo che si nutrono di ansia e riproducono e mantengono il circolo vizioso. ( Questo che ti descrivo in psicologia è la reazione ansiosa studiata da tanti e in particolare cito Kostman).
Allora, fai un bel respirone e ascoltami: tu ora devi invertire questa situazione e smantellare questa prigione attorno a te costruita sull'ansia.
Occorre che tu ti rivolga ad uno Psicoterapeuta che possa insegnarti una tecnica di rilassamento (io ti consiglio il Training Autogeno di J.H.Shultz, tecnica su base neurofisiologica considerata d'elezione per l'ansia).
Questa tecnica ti aiuterà molto e ti permetterà di acquisire sicurezza in te stesso ed una visione altamente positiva del corpo.
Verrà rafforzato, con la psicoterapia il substrato psichico di base che, probabilmente causa tue insicurezze, ha permesso l'instaurarsi di questa condizione.
Sei molto giovane, stai certo di riuscire ad uscire da questa spirale e rinnovarti totalmente.
Cari Saluti
Silvana Ceccucci Psicoterapeuta in Ravenna

Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicologo a Ravenna

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13 FEB 2015

Buongiorno Stefano,
Da quello che racconta sembrerebbe che l'episodio in bagno l'abbia fatta diventare eccessivamente preoccupato per la sua salute. I sintomi che sente potrebbero essere causati da questa sia eccessiva preoccupazione, potrebbe cioè star somatizzando. Comunque prima di giungere a questa conclusione sarebbe necessario consultare il suo medico di base ed escludere ogni possibile causa organica.
In seguito o anche nel mentre per tranquillizzarla, le consiglierei di intraprendere un percorso psicologico per riuscire a ritrovare l'equilibrio minato dall'episodio da lei raccontato.
Per qualsiasi cosa a sua disposizione
Cordiali saluti
Dott.ssa Anna Mura

Dott.ssa Anna Mura Psicologo a Torino

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11 FEB 2015

Buon giorno Stefano,
io credo che quello che tu racconti possa essere definito un piccolo trauma; ha un'origine chiara ed una immagine ben definita, a tutto questo chiaramente si sono associate sensazioni spiacevoli, magari riattivate da altri eventi che portavi dentro di te.
io credo che possa essere risolto utilizzando una tecnica di desensibilizzazione e riprocessamento del trauma ( EMDR).
è una tecnica breve che ti permette di ridefinire il problema in breve tempo lasciando spazio alla necessità ( vistà la tua età) di costruire un io stabile e forte.
spero di esserti stata d'aiuto
Dott.ssa Verusca Gorello Psicologa Psicoterapeuta.

Dott.ssa Verusca Gorello Psicologo a Roma

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11 FEB 2015

Salve Stefano, ho letto la sua richiesta di aiuto e immagino quanto possa risultare invalidante vivere con malesseri fisici che sembrano non avere una specifica causa organica (come indicano i numerosi accertamenti a cui si è sottoposto) né un evento eclatante (fatta eccezione per l'episodio del sangue) che possa averli prodotti. Nello stesso tempo, lei aggiunge che caratterialmente si riconosce come ansioso in più ambiti della sua vita. E questa ansia, che fino a un certo momento è stata gestibile, ora ha assunto proporzioni fuori controllo. Pertanto le consiglio di rivolgersi a uno specialista con il quale discutere dei suoi timori, con cui condividere e alleggerire le paure che le creano come una "morsa" alle tempie. Una relazione umana basata sulla fiducia e sulla competenza di chi è disposto ad accompagnarla in questo momento difficile della sua vita potrà esserle di orientamento per intravedere una possibile liberazione da ciò che attualmente la ingabbia.
Saluti. Dott.ssa Dodaro

Dott.ssa Amalia Dodaro Psicologo a Cosenza

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6 FEB 2015

Caro Stefano,
Non hai di che scusarti. Hai semplicemente chiesto consigli. Ribadisco il mio invito a rivolgerti ad uno psicoterapeuta poiché, anche se ciò che provi non è affatto pericoloso, le tue preoccupazioni ti immergono in uno stato spiacevole che può essere gestito tranquillamente se ti lasci guidare da una persona competente.
Un caro saluto

Dott.ssa Iole Ferrari

Anonimo-145603 Psicologo a Castrovillari

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5 FEB 2015

Grazie a tutti per le risposte...Volevo solo aggiungere:
1) ho fatto vedere le analisi al medico ma lui niente, le ha semplicemente sfogliate senza dire ne fare nulla.
2) ho fatto anche un ecocardiogramma per osservare le valvole( visto che avevo la TAS alta) ma niente. Tutto ok.
3)sono andato da un neurologo e dopo una visita accurata mi ha licenziato prescrivendomi delle pillole a base di erbe naturali( ha detto di razionalizzare la cosa e di non volermi dare alcun vero e proprio farmaco data la mia età
4)non c'è stato un vero e proprio fattore scatenante in concomitanza dell'episodio del bagno. Diciamo che in generale sono un ragazzo ansioso( in seconda media accusai per la prima volta un senso di stordimento, confusione mentale, sensibilità alla luce e ai rumori che dopo una decina di giorni passarono). Da quell'episodio non nego di vivere sempre con un po di paura...quella di stare male improvvisamente( es. Quando vado dal barbiere e mi siedo sulla sedia inizio a sbadigliare come se mi mancasse l'aria, sono sempre sul chi va là, anche all università ho una paura tremenda di stare male improvvisamente in aula e dovermi alzare e uscire tra tutta quella gente che mi guarda).
5) la mia preoccupazione è esclusivamente quella di stare male, di avere qualcosa a livello fisico. Scusatemi ancora :)

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5 FEB 2015

Salve Stefano,
Mi chiedo cos'altro sia successo in concomitanza con l'episodio bel bagno che ha poi innescato tutto quel meccanismo che lei conosce e che a mio avviso era già in agguato.
Mi chiedo inoltre quale sia la sua reale fonte di ansia, cosa la preoccupa profondamente?
Ad ogni modo, come sostegno a tutto questo, le consiglio di iniziare un percorso psicoterapico.
Cordiali saluti
D.ssa Erika Nicosia

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5 FEB 2015

Salve Stefano,
Immagino che lei abbia già intuito che l'origine di quest'ansia non è fisica.
Mi chiedo cosa sia successo nella sua vita in concomitanza con l'episodio del bagno e la invito a riflette su quale sia realmente la fonte della sua ansia; cos'è che veramente la preoccupa? Ad ogni modo le consiglio di intraprendere un percorso di psicoterapia.
Cordiali saluti
D.ssa Erika Nicosia

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5 FEB 2015

Buonasera Stefano,
consiglio di fare accertamenti medici per escludere cause organiche ai suoi sintomi.
Dopo questo, credo sia utile affrontare con uno psicologo le sensazioni di ansia che avverte in modo così importante e che le provocano disagio nel quotidiano.
Parlando con uno psicologo potrà individuare le possibili cause della sua irrequietezza, modificare se necessario, il suo stile di vita ed apprendere tecniche di gestione dell'ansia.
Questo le permetterà di spezzare il circolo preoccupazione-paura-ansia-preoccupazione e via in questo modo.
Spero di essere stata utile

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5 FEB 2015

Gent. Stefano
dalla sua descrizione emerge che un sintomo fisico ha scatenato in Lei una serie di disturbi. Quello che non spiega è se abbia fatto vedere le analisi ad un medico per avere una diagnosi e potersi curare in modo da alleggerire l'angoscia che la sta affliggendo. Per il resto dei suoi malesseri, forse sarà necessario si rivolga ad uno psicoterapeuta che l'aiuterà a comprendere le radice delle sue ansie. Con i migliori auguri. Paola Pique'

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4 FEB 2015

Buonasera Stefano,
consiglio di fare accertamenti medici per escludere cause organiche ai suoi sintomi.
Dopo questo, credo sia utile affrontare con uno psicologo le sensazioni di ansia che avverte in modo così importante e che le provocano disagio nel quotidiano.
Parlando con uno psicologo potrà individuare le possibili cause della sua irrequietezza, modificare se necessario, il suo stile di vita ed apprendere tecniche di gestione dell'ansia.
Questo le permetterà di spezzare il circolo preoccupazione-paura-ansia-preoccupazione e via in questo modo.
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4 FEB 2015

Gentile Stefano, lei ci descrive molti sintomi fisici, le analisi che ha fatto ma probabilmente se si sta rivolgendo a degli psicologi ha già pensato che il suo malessere potrebbe avere origine psicologica. Per capire meglio se davvero si può trattare di disturbi legati all'ansia le consiglio di contattare uno psicologo della sua zona per poter iniziare un percorso ed essere aiutato e sostenuto in tale momento per lei difficile e che non la fa vivere bene.
Cari saluti
Dott.ssa Barnaba

Dott.ssa Barnaba Valentina Psicologo a Taranto

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4 FEB 2015

Gentile Stefano,
per quanto riguarda il lato medico non posso permettermi di esprimermi poiché non posseggo le competenze adatte.
Posso ipotizzare che lei cerchi una rassicurazione definitiva che plachi le sue paure. Noto che fa particolare attenzione ai cambiamenti che avvengono al suo corpo dando per scontato che siano segno di qualcosa di grave senza considerare l'eventualità che si tratti di sintomi non gravi o innocui. Attenzione: non voglio dirle che non ha nulla e che i suoi sintomi non siano pericolosi (non sono un medico), semplicemente che, quando non si ha la verità in mano, bisognerebbe considerare ogni tipo di ipotesi, non solo quelle più spiacevoli ma anche quelle più favorevoli.
Le informazioni che ricava da internet saranno probabilmente fornite da persone competenti ma non è detto che si adattino a lei: invece di rassicurarla rischiano di farla preoccupare di più. Per avere informazioni coerenti con la sua situazione è bene che si rechi da un medico.
Per quanto riguarda il disagio psicologico che esprime, sono d'accordo con le colleghe che le consigliano di rivolgersi ad uno psicoterapeuta. Un professionista di orientamento Cognitivo saprà mettere in atto delle strategie mirate al suo problema .

Anonimo-145603 Psicologo a Castrovillari

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4 FEB 2015

Caro Stefano,
conosci la storia del millepiedi? Se ne andava tranquillo camminando sui suoi mille piedi finché un giorno incontra una formica che lo guarda e gli dice: Complimenti! È incredibile come riesci ad armonizzare il movimento di tutti i tuoi piedi! Lui non ci aveva mai pensato e in quel momento, pensandoci, inciampò.
La sintomatologia che stai raccontando è uno degli effetti classici del concentrarsi talmente tanto sul proprio corpo che finisci per “millepiedizzarti”. Ogni volta che poni ossessivamente attenzione sul tuo corpo, quelle che sono sensazioni naturali (il senso di pesantezza, il calore al viso, ecc.) si amplificano.
Il primo passo è naturalmente escludere ogni possibile influenza biologica di questo tuo stato, il secondo passo è rivolgerti ad un collega per chiedergli come uscire da questo effetto-millepiedi.

Bernardo Paoli Psicologo a Torino

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3 FEB 2015

Gentile stefano,
anzitutto deve sentire il suo medico e approfondire se ci siano cause curabili con la medicina. Se il suo medico dovesse concludere che un'ansia infondata è alla base o principalmente alla base del suo malessere le consiglio di recarsi da uno psicologo/a psicoterapeuta perchè la psicoterapia è il rimedio più indicato.
Le segnalo che le Terapie Brevi, in particolare l'approccio strategico, sono particolarmente efficaci per i disturbi d'ansia.
Cordiali saluti

Valentina Sciubba Psicologo a Roma

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3 FEB 2015

Gentile Stefano,
non so se ai suoi sintomi corrisponda un reale malessere fisico ma sicuramente psicologico si.
Per quanto riguarda i sintomi fisici è importante che manifesti le sue preoccupazioni ad un medico che saprà aiutarla a capire se c'è un problema oppure no.
D'altra parte, per il disagio psicologico, è necessario che si affidi ad uno psicoterapeuta che l'aiuti a comprendere meglio quello che le sta accadendo e a trovare il modo migliore per uscire dal vortice di ansia e preoccupazione in cui è entrato.
Con l'aiuto di persone esperte riuscirà a stare meglio. Saluti, dr. Katjuscia Manganiello

Dr.ssa Katjuscia Manganiello Psicologo a Pesaro

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