Ciao, da diverso tempo (forse anni) ho l'ansia da weekend.
Pensavo di essere l'unico invece ho appena scoperto che in molti ne soffrono.
Nel mio caso, durante la settimana, ho una vita molto attiva e programmata con incontri, riunioni, telefonate lavorative, etc... durante il weekend tutto questo non accade e, nonostante abbia un buon gruppo di amici con cui esco, ho sempre l'ansia e la necessità di riempire ogni spazio vuoto.
È una sensazione veramente angosciante perchè, mentre tutti aspettano il weekend, io non vedo l'ora che arrivi il lunedì per ricominciare con la mia bella giornata super full.
Per farvi un esempio, cerco già dal martedì di programmare pranzi e cene per dare un vero senso al weekend e non rischiare di rimanere con momenti vuoti e liberi...
Credo proprio che la paura sia la "libertà" di poter scegliere cosa fare ma non saperla gestire... cosa che durante la settimana non succede perchè super impegnato dal lavoro.
Secondo voi come posso superare questo estremo stato di ansia? a chi potrei rivolgermi?
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30 GIU 2020
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Buongiorno Giulio,
e grazie per la sua storia. Ci sono persone che hanno un ritmo di vita intenso e per le quali il 'far niente' non è dolce! Se però, come lei dice, c'è molta ansia nell'affrontare il fine settimana, allora è consigliabile indagare sulle cause. Ognuno ha la propria storia e le proprie precedenti esperienze che creano delle aspettative. Evidentemente le sue aspettative sul fine settimana sono ansiogene. Che cosa ha provocato questa ansia? Sciogliere questi nodi con uno psicoterapeuta potrebbe aiutarla a conquistare una parte deliziosa della settimana!
Dott. Giuliana Gibellini, Specialista in Psicologia Clinica, a orientamento Psicoanalitico
1 LUG 2020
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Buongiorno,
lei è una persona sicuramente molto attiva e a cui piace essere sempre molto impegnato. Organizza, pianifica tutto, anche il fine settimana. L'angoscia emerge quando non ci sono attività da pianificare, quando sente un vuoto quindi, quando potrebbe esserci la possibilità che rimanga solo con se stesso. Non penso sia un discorso di libertà di scelta su cosa fare ma secondo me il punto potrebbe essere la paura di rimanere con se stessi, di fermarsi e trovarsi nella situazione di non sapere cosa fare. Sarebbe utile che lei iniziasse un percorso terapeutico per capire da dove nasce e perchè prova questa angoscia e piano piano riuscire a gestirla e superarla.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Sofia Aiello.
30 GIU 2020
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Buongiorno Giulio,
il bisogno di organizzare il proprio tempo in modo da non avere spazi liberi potrebbe rimandare al fatto che non stiamo poi così bene con noi stessi. Avere davanti a sè una giornata libera, senza impegni, può essere angosciante se ci mette di fronte al nostro mondo interno. Tutto quello che ci impegna e prende energia e che arriva dal mondo fuori di noi ci solleva dal prendere contatto con ciò che si muove dentro di noi e che può essere doloroso o faticoso affrontare. Il fare spesso si sostituisce al sentire, soprattutto se quello che il sentire rivela non è piacevole. Un fine settimana privo di eventi organizzati, dunque, potrebbe avere in sè il pericolo di farle contattare, ad sempio, bisogni non soddisfatti, desideri sommersi, paure non riconosciute.... Mi auguro di averle dato utili spunti di riflessione...
Dott.ssa Franca Vocaturi
30 GIU 2020
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Gentile Giulio,
forse ha difficoltà di introspezione. Rilevo una contraddizione: se ha un bel gruppo di amici perché è così in ansia? Bisognerebbe indagare questo. Possibile poi che non abbia delle incombenze da svolgere che non riesce a fare nella settimana (tipo gestione della casa e della spesa) o che non si possa godere un bel libro o un momento nella natura? Personalmente non mi annoio mai.
Cordiali saluti
LT
30 GIU 2020
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Gent.le Giulio,
ci sono moltissime persone che soffrono di ansia che andrebbero puntualmente diagnosticate per poter essere superate definitivamente essendo disturbi trattabili, con risultati in breve tempo. Riconoscere un proprio limite e avere voglia, pazienza, interesse e sensibilità a mettersi a lavorare per cambiare come Lei dimostra è il primo passo per affrontare questa sensazione angosciante. Se vuole prendersi una responsabilità in più, può rivolgersi a un professionista della sua zona facendo riferimento all'Albo nazionale degli Psicologi-Psicoterapeuti.
Una caro saluto
30 GIU 2020
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Gentile Giulio,
come ha già detto giustamente una collega, ci sarebbero da indagare alcune cose, come le aspettative sul week-end e altri significati collegati agli avvenimenti e alle interazioni con le persone che lei conosce bene e potrebbe raccontare per valutare insieme opzioni d'azione e strategie per gestire e trattare l'ansia. Potrebbe essere utile confrontarsi con uno psicoterapeuta della sua zona che si occupa del trattamento dell'ansia, se questa raggiunge una certa intensità.
Cordiali saluti
dott. Giovanni Iacoviello
30 GIU 2020
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Buongiorno Giulio,
l’ansia è un segnale di un disagio interiore che può manifestarsi in modalità e forme diverse.
Nel suo caso mi sembra l’ansia compare in relazione a un tempo libero (Weekend) mentre il resto della settimana avendo un tempo pieno non la sente. È come se il riempire, il fare impedisce di accorgersi dell’ansia è quando non può fare arriva il vuoto, l’angoscia, la paura. Credo le sarebbe utile un aiuto psicoterapeutico per conoscere la sua ansia che mi sembra appartenga ad anni, per scoprire la sua origine e dare un significato e valore a ciò che reprime con il fare.
Disponibile per approfondimenti
Dr.ssa Elisabetta Ciaccia
30 GIU 2020
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Salve Giulio. In primo luogo la ringrazio per la sua condivisione e apertura. Un percorso psicologico potrebbe aiutarla molto prima di tutto a capire cosa la blocchi, quando è iniziato e da cosa sia dovuto questo circolo di ansia che si autoalimenta. Inoltre sarebbe bene e interessante indagare da cosa derivi e cosa significhi questo senso di "riempimento", quasi che di l'impressione di essere per lei opposto alla liberta. Un percorso potrebbe renderla piu consapevole e capace di gestire quello che lei definisce uno stato ormai estremo. Resto a disposizione e le auguro una buona giornata, dott.ssa Paniccià