Ansia da lavoro o fobia? Vi racconto il mio problema
Sono una ragazza di 24 anni e non riesco a farmi una vita!
Sin da ragazzina volevo lavorare, volevo tenermi i soldi per la patente, una macchina, poter togliermi qualche sfizio, fare dei viaggi. Insomma, cose da persone normali.
In seconda superiore ho fatto il mio stage di tre mesi, non è stato orribile, ma verso le ultime settimane la proprietaria ha iniziato ad isolarmi da tutto, mi metteva in un angolo per fare le mie mansioni e basta, lì avevo iniziato a sentirmi molto a disagio. Poi al terzo anno, mi hanno mandata in un posto orribile, io avevo chiesto esplicitamente di non andarci e la risposta dei miei responsabili è stata "va bene perchè così ti fai un po' di carattere". Vorrei precisare che facevo l'alberghiero, precisamente un cfp dove il laboratorio era una parte principale, a me la cucina incuriosiva molto, infatti nel primo anno mi impegnavo moltissimo, ma nel secondo anno, con il tempo, specialmente dopo lo stage avevo perso interesse e avevo iniziato a provare odio verso quell'ambito, perchè era veramente tossico! I proprietari, i cuochi dei vari ristoranti o altre tipologie di locali erano terribili, venivi trattato male e io non ho una personalità forte per poter subire il tutto senza crollare. Infatti, allo stage del terzo anno, ero crollata già dai primi giorni. Avevo supplicato ai responsabili dello stage della scuola di cambiarmi posto per poter andare da un'altra parte, ma mi avevano derisa e detto che mi sarei dovuta arrangiare e che se non avessi avuto un posto dove passare i mesi mi avrebbero bocciata. Alla fine avevo trovato una piccola pizzeria dove gentilmente mi hanno accolta, anche se una volta volevano mandarmi via a metà periodo perchè il cuoco aveva fatto un grave errore e aveva dato la colpa a me (questa cosa è successa più volte, è più facile dare la colpa alla ragazzina stagista che fare l'adulto). Ammetto che per me non è stato facile, ma alla fine dopo gli esami del terzo anno me ne ero andata da quella scuola e mi sono diplomata in un'altra scuola per poter poi frequentare l'università un giorno.
Dopo un paio di anni passati a studiare, avevo deciso di lasciare l'università e fare un corso per specializzarmi in qualcosa in modo più pratico. Anche se un giorno tornerò all'università. Ma ora da due anni continuo a cercarmi un lavoro, la prima volta mi avevano assunta in un supermercato, ma dopo un paio di giorni ho iniziato ad avere attacchi di panico e di ansia, non dormivo più, non mangiavo più. Andavo al lavoro pallida e con delle occhiaie giganti, dopo una settimana mi sono licenziata. Poi dopo un anno di ricerca di lavoro mi chiamano per fare un colloquio sempre per un supermercato, dal giorno in cui avevo ricevuto la chiamata, sino al giorno del colloquio ero stata male, ma proprio da schifo, non dormivo, non mangiavo, avevo una nausea fortissima, continuavo a tremare e avevo avuto degli episodi di attacchi di panico, il giorno del colloquio l'ansia era forte a tal punto che ho vomitato. Alla fine dopo il colloquio ho rifiutato il lavoro.
Qualche mese dopo vengo assunta in un negozietto, credevo che lì la mia ansia non sarebbe stata forte perchè era un posto tranquillo, non dovevo correre e nè essere circondata da tante persone (io sono una persona ansiosa di mio, e posti pieni di persone mi fanno sentire molto a disagio e ciò mi accadeva già da quando ero piccola). Per un breve tempo riuscivo a gestire tutto, in realtà con un piccolo aiuto dello xanax (dose bassa, da 0,5mg). Ma un giorno, durante la pausa pranzo a casa ero scoppiata, non so se fosse stato un attacco di panico o ansia o addirittura da meltdown perchè non riuscivo a controllarmi, piangevo, tremavo, ero completamente in tilt, il tutto è durato due ore e non sono nemmeno riuscita ad andare al lavoro perchè non smettevo di piangere. Per poi licenziarmi. Adesso ho altri due colloqui, e io ho paura di riavere lo stesso problema. Voglio farmi una vita, tutti i miei coetanei ce l'hanno fatta, alcuni di loro fanno lavori orribili ma in qualche modo vanno avanti, mentre io non riesco nemmeno a fare un lavoro tranquillo in un negozietto, che cos'ho di diverso dagli altri? Cosa c'è che non va in me?
Mi sento così sbagliata e non capisco del perchè tutta questa ansia incontrollata, perchè la mia mente va in blackout dove nessun ragionamento concreto esiste, dove meditazione o fare qualcosa che mi rilassa mi aiuta a far passare l'ansia che mi divora. Questo problema diventa sempre più pesante, i miei amici dicono che sono svogliata e non voglio lavorare, i miei famigliari mi rinfacciano che tutti si stanno facendo delle vite e che alcuni hanno addirittura una loro famiglia, mentre io non riesco nemmeno a fare un lavoro senza andare in tilt.
In più ho il sospetto di essere nello spettro autistico (tra cui sto cercando un centro specializzato per dare luce a questi dubbi)
Chiedo scusa per la lunghezza del testo, ho questo terribile vizio di partire sempre dal principio quando devo raccontare qualcosa.
Ringrazio a tutti quelli che risponderanno e vi porgo un saluto.
Grazie!