Buongiorno, ho 32 anni da circa 8 convivo ogni giorno con un ansia permanente da defecazione.
Ogni volta che devo uscire oppure ho un impegno sento costantemente il bisogno di andare in bagno. Delle volte il bisogno è fondato, mentre altre volte è solo una cosa psicologica! Capite che dopo otto anni non ce la faccio più! La mia vita sociale si è ridotta a zero praticamente! Ho tre figli quindi sono obbligato ad uscire, quando sto in casa invece è tutto tranquillo.
Ho cambiato alimentazione, ho cambiato stile di vita, ho fatto vari esami tra cui colonscopia! Niente, tutto nella norma! Sono stato in cura per un anno da una psicologa....il sintomo sembrava attenuarsi, ma niente da fare non se ne va.
il mio incubo parte dalla mattina...passo circa un ora in bagno a guardare il soffitto. Quando vado al lavoro sembra tutto normale, ma quando capita che devo spostarmi per lavoro mi prende un ansia che mi provoca forti dolori allo stomaco e che mi costringe ad andare in bagno. Questo vale anche nella vita fuori dal lavoro. Come posso fare?
Grazie
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30 NOV 2015
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Gentile utente,
è molto probabile che il suo disturbo sia da riferire ad una patologia psicosomatica sostenuta da ansia e insicurezza con organo bersaglio sull'apparato gastroenterico.
Probabilmente la psicoterapia che lei ha fatto e che le ha comunque apportato un miglioramento della sintomatologia non è stata completata ed è stata da lei prematuramente sospesa in quanto, normalmente, una psicoterapia può durare anche diversi anni.
Pertanto sarebbe cosa buona ricontattare la collega che l'ha avuta in carico e riprendere il trattamento interrotto.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
30 NOV 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Angy,
per comprendere meglio la situazione che descrive bisognerebbe avere molte più informazioni relative alla sua vita e, in particolare, al momento in cui questo disagio si è presentato. Solitamente le questioni intestinali da un punto di vista psicosomatico hanno a che fare con il proprio potere personale che in qualche maniera potrebbe essere limitato o represso... per questo sarebbe il caso di riprendere il percorso con la psicologa proprio lì dove lo avete interrotto..
30 NOV 2015
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buongiorno gentile Angy,
è stata saggia a rivolgersi ad una psicologa in quanto sarà questo il suggerimento che le verrà comunque dato qui dalla nostre risposte. Ci sono, però, da valutare alcuni aspetti come la durata della terapia, se è terminata o è stata da lei abbandonata e perchè, che tipo di terapia era, la qualità della relazione terapeutica, le indicazione che le sono state date. Queste sono solo alcune delle variabili che potrebbero dare indicazioni importanti. Nel suo caso forse un anno di terapia è troppo poco ma anche questa è solo un'ipotesi in quanto mancano elementi. Il suggerimento è verso una psicoterapia ad impostazione psicosomatica e analitica.
Cordiali saluti
Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psiocoterapeuta Roma