Salve, mi chiamo Valentina ed ho 40 anni.
Il mio problema è nel rapporto con gli uomini, nonostante gli errori e nonostante le esperienze, mi succede sempre la stessa cosa: ci conosciamo, sono fortemente attratti da me, fanno di tutto per avermi e poi si allontanano.
Da circa un mese ho conosciuto un uomo, Francesco, separato da pochissimo e padre di due bimbe. Le prime due settimane è stato presente: uscite, cinema, cena.
Io ho pensato che con lui fosse diverso, che finalmente avevo trovato, non dico l’uomo della mia vita, ma una persona presente con cui condividere delle cose.
Dopo le prime sue settimane c’è stato da parte sua un cambiamento, messaggi meno frequenti e problemi di famiglia e di lavoro inderogabili che non ci consentono di vederci, Io mi sono fatta prendere dall’ansia, dalla paura di non piacere, dalla paura di perderlo e, addirittura, dai sensi di colpa. Non riesco a vivere serenamente , la mia emotività prende il sopravvento.
Ho iniziato ad avere manie di controllo, vedo lo stato di whatsapp ed ho paura che lui possa avere trovato altre donne e che non ha più interesse per per me.
Sto talmente male che vorrei chiudere.
Perché mi succede questo? Perché non riesco a vivere serenamente una storia?
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13 GIU 2018
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Ciao Valentina visto che questa cosa ti succede sempre vuol dire che devi iniziare ad ammettere a te stessa che sei parte del problema. I nostri modi di amare e sentire e provare amore hanno radici nella nostra infanzia e nelle relazioni con i nostri genitori che diventano la base emotiva su cui poi moduliamo le altre relazioni. Purtroppo i partner che incontri non sono terapeuti e quindi non hanno giustamente tralaltro quella consapevolezza emotiva per permettere a te e loro di evolvere la relazione. Ti consiglio di iniziare una terapia personale e leggere qucosa in merito alla dipendenza affettiva.
Se hai bisogno puoi contattarmi o scrivermi in privato.
18 GIU 2018
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Mia cara..
Molto spesso gli uomini separati non riescono a mettersi più in gioco , per paura di fallire di nuovo.
La famiglia e figli sono dei legami per i quali spesso si sentono in colpa.
Nn dipende solo da lei, dico SOLO perché nella coppia si è in due...ma questo quando si parla di coppia ...
Nn si faccia troppi problemi e non si prenda la responsabilità di tutto..si ricordi SI È IN DUE.
Lo ignori per un po'...sa... in amore spesso vince chi fugge....Se sono rose fioriranno.!!!
Rispetto alle sue manie di controllo..beh! Si potrebbe lavorare su quelle e su altro se lei volesse fare un percorso terapeutico..
Io le consiglio di prendere la giusta decisione e farsi questo dono , sicuramente utile per capirsi meglio e guardarsi con occhi meno severi.
13 GIU 2018
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buonasera Valentina, capisco la sua ansia ed il timore di non andare bene per una relazione sentimentale. Non conoscendola non posso comprendere il motivo esatto per cui le accade di trovarsi in relazioni abbandoniche.
Tuttavia solitamente le origini possono risiedere nella scelta stessa del partner. sentendosi attratti ed entrando in relazione inconsapevolmente con persone non affidabili per avere una relazione seria .
Spesso il tema dell'abbandono ha origini già dalle prime relazioni genitoriali (ambienti familiari "freddi" o imprevedibili dal punto di vista emotivo: "ora c'è affetto, ora non c'è più) e in età adulta tendiamo a riproporre quelle relazioni che sentiamo "familiari " e che paradossalmente ci confermano la paura di partenza, cioè di non meritare una relazione con qualcuno che ci ami.
Potrebbe esserle utile una maggiore consapevolezza del modo in cui lei entra in relazione con gli uomini, capire se le accade solo con gli uomini oppure in generale e comprendere a che punto della realazione qualcosa va storto.
Quello che mi ha colpito è che sente di essere "sbagliata" lei se le cose vanno male, e anche questo è un tema che spesso tocca i territori dell'infanzia. Acquistando maggiore consapevolezza ed autonomia potrebbe vedere la situazione anche da altri punti di vista e scoprire risorse in lei che forse ancora non conosce coltivando un senso di autonomia e di autostima senza che queste vengano minate dall'altro.
spero di averle dato qualche spunto utile di riflessione.
Un caro saluto
13 GIU 2018
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Cara Valentina, sembra che il suo bisogno di amore e di relazione sia talmente tanto grande e importante da farla andare in ansia se vede maggiore freddezza nell'altra persona, e questo la porta ad aumentare i comportamenti di "controllo" del partner. Mi chiedo quanto questo agli occhi degli altri possa risultare soffocante e in qualche modo costrittivo. Da ciò che racconta sembra che il "copione" si ripeta in tutte le relazioni: prima attivazione e interesse da parte degli uomini, poi assenza e interruzione del rapporto. Per darle delle risposte esaustive e precise dovrei conoscere altri importanti elementi della sua storia...ma le lascio qualche domanda di riflessione: come si è vissuta e si vive gli eventuali abbandoni della sua vita? che immagine ha dei suoi affetti? sono presenze relazionali costanti e amorevoli? o ha la sensazione che rischia di perderli o viverli con incertezza se non li tiene sempre vicino a se? Di solito la modalità di relazionarci al partner è legata alla nostra storia di attaccamento ai nostri genitori, e spesso andare a vedere questo aspetto può essere illuminante rispetto alle difficoltà attuali. Una psicoterapia potrebbe aiutarla a lavorare su questo in modo da recuperare risorse più funzionali per gestire poi le relazioni con gli uomini.
Cordialmente, Dott.ssa Daniela Cannistrà.
13 GIU 2018
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Buongiorno Valentina
Capisco il suo sconforto per la delicata situazione.
Lei ammette che questo copione si ripete regolarmente nelle sue relazioni affettive. È possibile che incontri persone sbagliate, ma è altrettanto probabile che ci siano alcuni suoi atteggiamenti responsabili dei poco appaganti risultati.
Le consiglio un percorso psicologico che le permetta di individuare le dinamiche disfunzionali permettendole di sviluppare positivi investimenti affettivi.
Un caro saluto
Dott.ssa Vanda Braga
13 GIU 2018
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Gentile Valentina,
Le domande che pone cercano una risposta che non può esserci al di fuori della relazione. La sua ricerca di un motivo rispetto i suoi comportamenti di controllo e il suo temere l'abbandono potrebbe essere limitante un approfondimento rispetto dinamiche interne ed esterne che le forse sente come caratteristiche del suo stile di vita.
13 GIU 2018
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Valentina il problema probabilmente è nella tua autostima, che non ti permette di fare una valutazioni attenta delle caratteristiche della persona che hai di fronte come possibile partner. Non conosco nulla di te, ma probabilmente anche la paura di rimanere da sola e di non essere abbastanza ti colpisce talmente tanto che fai fatica a dare il giusto indirizzo e impegno a una possibile relAzione ottenendo anche ciò che necessiti,senza che le persone ti "scappino via fra le mani". Sono a disposizione per chiarirti ogni dubbio. Buona giornata
13 GIU 2018
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Gentile Stefania
Da quello che scrive mi sembra che descrive nell’inizio del rapporto una condizione di investimento con aspettative a lungo termine che forse sono poco rispondenti alla realtà, al tempo trascorso e alla situazione (un uomo con impegni, figli) . Tutto ciò attiva un materiale emotivo (ansia, paura, senso di colpa) che invadono la sua tranquillità tanto da attivare comportamenti di controllo. Proverei ad interrogarmi sull’origine della sua emotività che come dice prende il sopravvento e che mi sembra dissonante rispetto a un rapporto sentimentale iniziato da due settimane.
A disposizione
Elisabetta Ciaccia
13 GIU 2018
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Buongiorno Valentina,
Quando si ripetono degli schemi nelle relazioni affettive può essere frustrante, ma dall'altro lato ci segnalano che qualche emozione/blocco emotivo tendono a boicottare il proseguire della relazione e analizzare lo schema può aiutarci a trovare le risposte.
Il problema potrebbe riguardare il tipo di persona che sceglie per sé, oppure riguardare l'immagine che mostra di sé agli altri in caso diverse della relazione, oppure le aspettative o l'investimento eccessivo sull'altro.
Sono solo alcuni esempi, ma quando siamo dentro situazioni che si ripetono e/o che ci fanno sentire sempre nello stesso modo è utile chiedersi come noi contribuiamo a creare questa ripetizione.
In una coppia ognuno ha il suo pezzo responsabilità nel creare uno schema, ma l'unico "pezzo" su cui possiamo lavorare per aiutarci è il nostro.
Un percorso terapeutico potrebbe aiutarla a fare luce e a capirsi di più.