Sono un ragazzo di 27 anni, convivo con la mia attuale fidanzata da 6 anni.
Vivendo in due città distanti, all'inizio è stata un po complicata, per via anche delle mie insicurezze, pur lei piacendomi tanto e aver preso un bel colpo di fulmine, forse per questo ero molto in ansia, è andata bene e ci siamo messi insieme per poi finalmente dopo 5 anni ho deciso di venire a vivere nella sua città e siamo andati a convivere.
Con alti e bassi, ma come in tutte le coppie, quando stiamo insieme stiamo benissimo, viaggiamo, facciamo sport insieme, andiamo a cena con amici e stiamo tanto da soli.
Dopo qualche mese della nostra convivenza ho avuto un terribile lutto in famiglia, mio cuginetto di 10 anni, il più piccolo di 3 che ho visto tutti crescere... è stato un brutto periodo ma lei mi è stata sempre accanto ma io non sono mai riuscito totalmente a sfogarmi e a superare il lutto, ero sempre nervoso, triste o arrabbiato con il mondo.
circa 2 mesi fa abbiamo deciso di fare una lungo viaggio di 2 settimane in vacanza io e lei, li credo di essermi distaccato da tutto e di avere trovato un po di relax, da quando siamo tornati non sono più lo stesso, sono peggio di prima, e la vita di coppia è tranquilla ma non divertente e passionale come prima, con qualche litigio e nervosisimo.
Una settimana fa dopo una discussione che abbiamo avuto iniziata da me in quanto dicevo che mi sentivo solo e poco ascoltato, mi è arrivata una forze ansia/attacco di panico per poi vomitare, stando tutta la notte a tremare non capendo il perchè...
A giorni alterni riesco a stare sereno con lei perchè ci tengo tantissimo e parliamo molto e lei mi capisce, è lei che mi ha convinto a parlare con uno psicologo, ci andrò a giorni.
Ma ci sono momenti che mi viene di nuovo ansia e perdita di appetito se penso a lei, ho tanta paura di perderla, non avrebbe senso, perchè so che la amo e quando sono tra le sue braccia o parliamo sono sereno, è come se qualcuno dentro di me mi volesse convincere del contrario.
Perchè ho questi pensieri negativi? ho letto di un Disturbo ossessivo compulsivo da relazione, potrebbe essere quello?
mi sento come se la mia testa volesse rovinare la cosa più importante per me.
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5 FEB 2023
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Consiglio una psicoterapia breve strategica per gestire l'ansia.
17 GEN 2023
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Ciao Ema, intanto grazie per aver condiviso la tua esperienza e la tua sofferenza. Credo sia importante l'inizio di un percorso proprio adesso che sembri aver preso consapevolezza di come stai e di come vorresti realmente stare. Non esitare a contattarmi in privato per ulteriori informazioni.
17 GEN 2023
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Gentilissimo Emanuele, grazie per la condivisione. Capisco la situazione che descrive, ed immagino la fatica che sente nel sentirsi costantemente in balia dei suoi sentimenti ed oscillazioni di umore. Credo che intraprendere un percorso di terapia la potrebbe aiutare ad esplorare e comprendere a fondo quelle che sono le motivazioni sottostanti la sua ansia e malessere del momento, in modo da riflettere sulle possibili ed eventuali cause relazionali
Resto a disposizione!
AV
17 GEN 2023
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Salve Emanuele,
La scelta di iniziare un percorso con uno psicologo è opportuna e ne trarrà sicuramente giovamento. Qua non c’è lo spazio per affrontare appieno la domande che lei porta , in quanto occorre affrontarle dentro la relazione terapeutica. Tuttavia voglio risponderle sulla questione del perché ha pensieri negativi: è normali averli, (hanno una funzione, vorrebbero proteggerci ecc) tutti li hanno, e sono automatici e non controllabili, ma in quanto pensieri sono del tutto innocui. La nostra vita si basa sulle scelte, sui comportamenti che noi attuiamo, non sui pensieri (di nuovo ripeto che sono innocui) e non sulle emozioni del momento (anche le emozioni sono innocue).
È probabile che il terribile lutto le abbia lasciato la paura di perdere altre persone importanti (fidanzata ?) o comunque un senso di incertezza della vita. Ma questo, nel caso , lo scoprirà nel percorso con lo psicologo con cui intraprenderà il percorso. Saluti
17 GEN 2023
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Buongiorno Ema,
I suoi problemi sono una matassa intricata, ma solo apparentemente. Quello che prova ha a che fare con il disorientamento emotivo. Può esserci all’origine il lutto non elaborato. Ha fatto molto bene a prendere appuntamento con uno psicologo. Importante è che sia anche psicoterapeuta, ovvero specializzato con un corso quadriennale post lauream, e con una certa esperienza sul campo. Vedrà che la terapia della parola potrà aiutarla. È bene non farsi diagnosi perché non aiutano. Più indispensabile è iniziare a parlare di come e cosa sente con lo psicoterapeuta. Anche il racconto e l’analisi dei sogni è fondamentale per questa pratica terapeutica e anche nel suo caso.
Buon lavoro. Saluti cordiali
Dott. Pietro Salemme
17 GEN 2023
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Buongiorno E.
Attendi di parlare e si affidi al professionista che ha contattato. Non cerchi etichette in cui ritrovarsi perché è impossibile farsi un "autodiagnosi" sul web oltre che inutile. Spieghi e racconti la sua storia al collega.