Ansia, attacchi di panico, pensieri ossessivi

Inviata da Alex · 29 nov 2024 Ansia

Salve a tutti, è da più di un mese che l’ansia, i pensieri e gli attacchi di panico sono tornati a farsi sentire più forte. Il problema è che è davvero invalidante rimuginare sui pensieri e ipotetici problemi, e per quanto so che farlo incrementa il disturbo ossessivo (che mi è stato diagnosticato) non riesco in nessun modo a scacciare questi pensieri. Leggo molte volte che bisogna accogliere l’ansia, accogliere i pensieri, ma anche se ci provo la mia testa dice sempre che devo risolvere 250 cose per stare meglio, a volte invece poche cose, a volte penso cosa devo risolvere da solo, penso che la causa della mia ansia sia mio padre, il lavoro, gli operai, lo studio, poi che dovrei cambiare lavoro, e mi passerebbe? Poi che dovrei dire tutto quello che mi sento a mio padre, ma non so se passerebbe e se riuscissi a farlo, se è la mia ragazza, la sua famiglia, Il problema è che tutto mi angoscia, anche parlare con le persone, lavorare, studiare, cercare di distrarmi, non riesco, attribuisco ogni minima cosa a delle cause e mi sembra di impazzire, ho paura che poi tutto questo peggiori e abbia la felice idea di farmi del male… molte volte mi vengono pensieri pesanti sul mio passato di quando eri piccolo, e anche se mi rassereno molte volte dopo qualche secondo i pensieri tornano a farsi sentire, non so a quale pensiero credere, perché anche se provo a dirmi ma sono pensieri non veri, non darli ascolto, dall’altra penso ma se mi vengono c’è un motivo, devo dare ascolto a quello o quell’altro… sono in cura con lo psichiatra e ho iniziato ieri con la terapia farmacologia e domani inizierò con uno psicologo a indirizzo
Cognitivo-comportamentale (dettomi dallo psichiatra), ma volevo chiedere se tutti i pensieri intrusivi, ossessioni, angoscia sono tutti fattori dovuti all’ansia e se è possibile che l’ansia mi faccia vedere tutto in modo negativo e tragico, e se si perché? Leggo varie volte che dovrei scrivere su un foglio i miei pensieri e poi buttarlo, ma appena mi ci metto non saprei quale scrivere, perché sono davvero tanti e invalidanti, poi quando questi pensieri vengono di meno incominciano gli attacchi di panico…

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Miglior risposta 2 DIC 2024

Caro Alex,
deve essere molto spaventato da questi pensieri, posso capire che la spinta è quella al "fare" ma quello che può funzionare per una persona con i suoi stessi sintomi non per forza vale per l'altra. Lei è unico con la sua storia e i suoi sintomi. È stato coraggioso a intraprendere un percorso con uno psichiatra, trovo che sia una buona scelta quando l'ansia è così forte e invalidante. Quello che mi sento di dirle è che però sarebbe molto importante per lei avere anche un percorso di psicoterapia affiancato. Pensi che non è per sempre e nemmeno una sentenza avere i suoi sintomi e che come tali se ne andranno con pazienza e volontà e per rispondere alla sua domanda si l'ansia aumenta determinate sensazioni e emozioni che diventano negative in generale. Se ha bisogno mi rendo disponibile
Un caro saluto
Dott.ssa Cecilia Cicchetti

Dott.ssa Cecilia Cicchetti Psicologo a Milano

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2 DIC 2024

Mi dispiace molto per ciò che stai vivendo. L’ansia e i pensieri intrusivi possono davvero essere debilitanti, ma è importante ricordare che non sei solo e che stai già facendo passi fondamentali per affrontare questa situazione, come iniziare una terapia farmacologica e psicologica.

### Risposte alle tue domande:

1. **I pensieri intrusivi, le ossessioni e l’angoscia sono legati all’ansia?**
Sì, tutti questi sono sintomi comuni di ansia e, nello specifico, del disturbo ossessivo-compulsivo (DOC). L’ansia alimenta il bisogno di controllare e risolvere ogni pensiero, portando a una spirale di rimuginio e angoscia.

2. **Perché l’ansia fa vedere tutto in modo negativo e tragico?**
L’ansia attiva il nostro sistema di allerta, portandoci a interpretare ogni situazione come una possibile minaccia. Questo processo distorce la percezione della realtà, facendoci concentrare solo su scenari negativi o catastrofici. È come indossare occhiali che amplificano solo i problemi e non permettono di vedere le soluzioni o gli aspetti positivi.

3. **Scrivere i pensieri su un foglio può aiutare?**
Questo esercizio può essere utile per molte persone, ma non è adatto a tutti. Se ti senti sopraffatto dal numero di pensieri o non sai da dove iniziare, potresti provare un approccio diverso, come elencare solo i pensieri più ricorrenti o disturbanti e portarli al tuo terapeuta per discuterli insieme.

4. **Il ciclo ansia-pensieri-attacchi di panico è comune?**
Assolutamente sì. Quando i pensieri intrusivi diminuiscono, potresti sperimentare una “sacca” di tensione accumulata che si manifesta con attacchi di panico. È come se l’ansia cercasse un’altra strada per emergere. La terapia cognitivo-comportamentale ti aiuterà a interrompere questo ciclo.

### Suggerimenti utili:

- **Mindfulness e accettazione:** Accogliere i pensieri non significa giustificarli o risolverli, ma accettare che esistono senza dover agire su di essi. Potresti provare esercizi di mindfulness per osservare i pensieri come fossero nuvole che passano senza attaccartici.

- **Affidati alla terapia:** La terapia cognitivo-comportamentale è tra le più efficaci per affrontare il DOC. Ti insegnerà strategie per gestire i pensieri intrusivi, ridurre il rimuginio e tollerare l’incertezza.

- **Tecniche di respirazione:** Durante gli attacchi di panico, concentrati sul respiro. Inspirare lentamente per 4 secondi, trattenere per 4 e espirare per 6 può aiutarti a calmarti.

- **Non giudicarti:** È normale sentirsi confusi o sopraffatti quando si è in questa situazione. Ricorda che stai già facendo il massimo per stare meglio.

Se ti senti sopraffatto o se i pensieri di farti del male diventano molto intensi, non esitare a contattare un professionista o un numero di emergenza. La tua salute mentale è importante, e sei già sulla buona strada per migliorarla.

Dott. Fabrizio Toti Psicologo a Todi

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2 DIC 2024

L'ansia è un sentimento che ci tiene al sicuro e con aiuta a fare previsioni sulla azioni da intraprendere per eseguire un compito o portare a termine un progetto. Il suo compito è farci vedere le cose negative così da prepararci ad affrontarle; ovviamente quando diventa così invalidante è davvero difficile conviverci e il disagio nella quotidianità diventa insormontabile.
Ho letto che associ questo disagio alla tua famiglia, hai mai pensato ad una terapia familiare?

Dott.ssa Marchetti Samantha Psicologo a Saronno

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1 DIC 2024

Buongiorno Alex,
Mi sembra di capire che tutto ciò a cui su approccia le crea ulteriori pensieri su quello che sta facendo e come lo fa, perlopiù negativi. Condivido l'invio ad uno psicologo cognitivo- comportamentale in quanto ha la possibilità di sperimentare diverse tecniche e strategie utili sia nei momenti di benessere che nei periodi di maggiore ansia, le tecniche di respirazione per esempio possono aiutarla a gestire i momenti per lei difficili, in cui i pensieri si affollano e favoriscono il suo malessere.

Dott.ssa Elisabetta Raho

Dott.ssa Elisabetta Raho Psicologo a Alessandria

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30 NOV 2024

Buongiorno Alex e grazie per aver condiviso le preoccupazioni che ansia e attacchi di panico le provocano.
Un passo fondamentale nella giusta direzione per superare tutte le problematiche descritte è stato fatto decidendo di affidarsi a professionisti della salute mentale.
Scrivere i suoi pensieri e preoccupazioni in concomitanza con il momento in cui li sente maggiormente intrusivi può essere molto utile ma prima di buttarli verifichi con il suo terapeuta se può essere utile a lui vederli e commentarli prima con lei.
Dott. Marco Albertoni

Dott. Marco Luca Albertoni Psicologo a Bergamo

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30 NOV 2024

Buongiorno Alex,
spesso abbiamo la tendenza a guardare i sintomi come fossero i veri problemi della nostra vita piuttosto che il segnale di qualcosa che va modificato per stare meglio. L'ansia in particolare, con i picchi che possono condurre agli attacchi di panico, viene descritta come la causa del nostro malessere ma non come il risultato di questo. L'ansia, il pensiero ossessivo, il disturbo da panico sono segnali. Lei istintivamente cerca le cause dei problemi nella sua storia, nelle sue relazioni e fa bene ma è molto difficile decodificare cosa generi in noi una tensione come quella che descrive. Uno specialista psicoterapeuta dovrebbe aiutarla nella decodifica di quanto non la fa stare bene. Sapere, conoscere le fonti del nostro malessere tuttavia non è sufficiente o risolutivo. Nel percorso psicoterapeutico si andranno a modificare anche quegli aspetti che le hanno da una parte permesso di adattarsi alla situazione ma d'altra parte l'hanno bloccata nella situazione stessa. L'ansia è l'allarme reale o immaginario di un pericolo, l'ossessione è sia il frutto della necessità di controllo del pericolo stesso che il tentativo della nostra mente di proteggerci da luoghi interiori che possono farci paura. Ora ha deciso di affrontare la situazione con un aiuto sia psicoterapeutico che farmacologico, si dia un po' di tempo per osservare dei cambiamenti. La vera cura inizia proprio quando decidiamo di affrontare i problemi e lei lo sta facendo.
Un caro saluto.
Dott. Antonello Mosso

Dott. Antonello Mosso Psicologo a Cagliari

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30 NOV 2024

Salve,
mi sembra che lei porti con sé tante domande alle quali è importante poter rispondere prendendosi il giusto spazio proprio per non sminuirle. Perciò le ponga alla persona che la segue (ha scritto psicologo ma avendo aggiunto l'indirizzo teorico da lui seguito, immagino sia uno psicoterapeuta, in ogni caso la portata delle sue domande richiede un ascolto e un aiuto da parte di uno psicoterapeuta, non di uno psicologo).
Sottolineerei solo questo aspetto che mi sembra centrale nella sua richiesta: l'ansia non è nostra nemica, non è qualcosa da scacciare perché arriva da noi per portarci un messaggio, a volte anche insieme agli attacchi di panico. Quel messaggio va decifrato perché viene da noi, non viene da fuori.
Le auguro un buon viaggio nella scoperta di sé!

Dott.ssa Martina Pallottini

Dott.ssa Martina Pallottini Psicologo a Fermo

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30 NOV 2024

Salve, è evidente quanto tutto questo che ha riportato stia avendo un impatto significativo sulla sua vita, al contempo è anche molto importante il passo fatto rivolgendosi allo specialista psichiatra e di conseguenza a un collega. Scelta corretta per comprendere e comprendersi. Desidero porre l'accento su un aspetto: è sicuramente importante capire che i pensieri intrusivi sono una manifestazione dell'ansia e che non sono sempre corrispondenti alla realtà, ciò perché, fisiologicamente, il cervello se sotto stress tende a focalizzarsi su pericoli o problemi, anche inesistenti e questo è un meccanismo di "difesa". Sono certo che trarrà benefico dagli incontri che avrà con il collega. Sia forte.

Dott. Salvatore Fazio Psicologo a Sant'Agata Li Battiati

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30 NOV 2024

Buongiorno Alex, riferirsi ad un collega con indirizzo cognitivo comportamentale è un'ottima scelta e sicuramente la potrà aiutare in questo momento difficile. Gli attacchi di panico si possono risolvere con adeguati strumenti e una volta superati, riuscirà a stare meglio e ad avere una visione differente delle cose. Mi faccia sapere come sta.

Dott.ssa Maria Raffaella Pulli Psicologo a Milano

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30 NOV 2024

Pensieri intrusive, rimuginati pensieri catastrofici per il futuro ecc.. possono essere tutti i sintomi dell’ansia e provocare attacchi di panico.

È vero che tra i mezzi per arrivare al superamento del problema c’è sia l’accettazione del pensiero sia a scrivere un foglio e pensieri stessi

Tuttavia, la cosa è è più complessa di un semplice fare esercizio.

È necessario anche comprendere la tipologia di pensieri quando avvengano come avvengano come vengono affrontate.

Gli esercizi dati per il superamento delle difficoltà, non sono universali ma vengono calibrati e dati in caso per caso! Ci si arriva gradualmente.prima di arrivare all’accettazione del pensiero ci sono altri esercizi pratici che aiutano ad affrontare il problema la accettazione del pensiero di solito è l’ultimo step.

Dietro la prescrizione di quegli esercizi c’è sempre una spiegazione ed una motivazione affrontata con il terapeuta in seduta.

Per quanto i sintomi possono essere gli stessi, il modo di vivere il modo di affrontarli il modo di sentire è diverso da persona a persona.

Per quanto lei si sia documentato e affatto bene, le consiglio intraprendono un percorso psicologico che la possa aiutare a comprendere ad affrontare la situazione

La terapia coesivo comportamentale è molto indicata per questa tipologia dei problemi

Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti domande mi contatti sarò lieto di aiutarla

Dott. Luca Ferretti Psicologo a Pontedera

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30 NOV 2024

La ringrazio per averci raccontato la sua storia, non è questione di accogliere l' ansia ma d' imparare a gestirla. Finquando la reprimi o gli fai resistenza, lei si presenterà ancora più forte. Imparare a guardarla in faccia e gestirla, ti aiuterà a farla diminuire. Nel caso tuo specifico si potrebbe parlare d' ansia generalizzata che comunque ti destabilizza. Quando si vive questo stato si vive in uno stato d' ansia perenne che per forza di cosa si dirige solo su un pensiero anche di tipo ossessivo. Il comportamentale potrebbe aiutarti. Saluti.

Dott.ssa Ada Palma Psicologo a Giugliano in Campania

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30 NOV 2024

Buongiorno Alex! Innanzitutto bravissimo, non tutti si rivolgono a professionisti della salute mentale per chiedere aiuto, ma hai fatto la cosa migliore. Tutte le domande che ti fai sono legittime, ma, hai ragione, sono troppe e diventa stancante avere il cervello sempre in funzione e mai a riposo (perché immagino che la sensazione sia quella). Dai tempo ai farmaci di fare effetto e vedrai che andrà meglio.
La terapia cognitivo-comportamentale è la migliore in casi di ansia e doc, e non lo dico io ma la ricerca scientifica. Sono sicura quindi che ti sarà molto d'aiuto. Per ora quindi non ti resta che iniziare e avere un po' di pazienza.
Buona fortuna!

Dott.ssa Katia Sciurti

Dott.ssa Katia Sciurti Psicologo a Modena

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30 NOV 2024

Buongiorno
Le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta , per superare le sue problematiche.
Dottoressa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

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30 NOV 2024

Buongiorno Alex, ho colto quanta sofferenza c'è nelle tue parole...quanta ansia. Mi ha colpito leggere che tra le cause possono esserci tuo padre e la famiglia della tua ragazza, quindi relazioni intime importanti con cui è in questo momento per te difficile confrontarti. Rispetto a questo vorrei dirti che sicuramente l'approccio cognitivo comportamentale è utile per te ma che esiste un altro approccio, quello in cui io credo e che studio, quello sistemico familiare, che legge il significato dei sintomi proprio in chiave relazionale e potrebbe esserti di aiuto, quindi se vuoi possiamo parlarne. Per quanto riguarda la tua domanda su perché vedi tutto in modo negativo e tragico, non posso senza conoscerti darti una risposta, ma posso porti una domanda altrettanto importante: a cosa ti serve vedere tutto così tragicamente?infine volevo rassicurarti del fatto che scrivere i pensieri intrusivi è difficile per tutti e all'inizio magari potresti scrivere anche solo parole chiave o meglio ancora disegnare e poi buttare il foglio. Resto a tua disposizione, un caro saluto

Alessandra Di Leva

Alessandra Di Leva Psicologo a Roma

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