Ansia, apatia
salve,
volevo parlarvi di un problema che ormai mi trascino dietro da un anno.
Tutto è cominciato quando ho chiuso con degli amici, che per me rappresentavano il divertimento e la compagnia, senza una vera e propria litigata ma solo con un ''volta spalle'' per via che un membro del gruppo, dopo un tira e molla di qualche mese, decise di lasciarmi definitivamente portandosi questi amici dalla propria parte. Mesi dopo mi trasferì in un altro quartiere e in una casa dove abitavano prima i miei nonni attualmente defunti.
da quel momento è cominciato tutto.
Ho cominciato ad avere attacchi di panico sotto la metro perché mi sentivo mancare l'aria; mi usciva il sangue dal naso la notte; avevo paura che i miei smettessero di respirare durante la notte e questo mi portava ad alzarmi dal letto ogni volta per vedere se stavano bene. In tutto ciò i miei amici, dell'ormai, ex quartiere non sono mai venuti a trovarmi (se non due amiche) nonostante casa nuova si trovi vicino al loro quartiere.
L'unica ''ancora'' di salvezza era una persona molto idealizzata con cui ho avuto un tira e molla per 5 anni. Nonostante questa persona stesse all'estero per un po' di mesi, volevo sentirla per aggrapparmi all'ultimo punto di riferimento che mi rimaneva. Ma anche lui un giorno mi dice che si trova bene con me ma non tanto da avere una relazione. e da lì mi è crollato il mondo addosso. In quel momento mi era venuta la fissazione di aver inseguito per anni una persona solo perché forse ero lesbica.Notte e giorno pensavo a questa cosa. fino a quando non ho conosciuto il mio attuale fidanzato.una persona meravigliosa sia dentro che fuori che da subito mi ha ''rapito'' il cuore. Solamente che non ci siamo visti per nulla durante l'estate (se non per poche settimane) ed ecco che l'ansia di essere lesbica era tornata insieme al pensiero se questa persona mi piaceva o meno. [Questa angoscia quotidiana mi ha poi fatto avere il pensiero (sciocco e insulso) di buttarmi dal balcone, chiaramente allarmata da questo pensiero ho evitato di uscire dal balcone e di rimanere a casa da sola per un bel po' di tempo. Ma mi sentivo ed ero fisicamente sola] Chiaramente quando riuscivamo a vederci era pura gioia e lì per lì non ci pensavo. quando però ad ottobre tutto tornò alla normalità e potevamo quindi vivere questa storia in armonia, il pensiero di amarlo o meno non mi abbandonò. All'inizio questi pensieri mi procuravano un'angoscia fortissima, ora le cose vanno un po' meglio ma sono comunque triste e in ansia quando sto con lui: triste soprattutto perche vorrei solo godermi questa storia e in ansia perché ho il terrore che mi stia ingannando e che in realtà non lo amo.
Non so più cosa fare per risolvere questa cosa, e ora l'ansia di non amare il mio ragazzo mi sta torturando