Buongiorno, ho 50 anni e da quasi tre anni e mezzo sono in uno stato continua di confusione mentale con strane sensazioni agli occhi e alle tempie quando devo fare uno sforzo per il mio lavoro (sono un legale). Ho fatto un percorso con una psichiatra all'inizio quando nn riuscivo a dormire per l'angoscia di avere una malattia neurologica legata allo sport (football americano) che ho praticato fino a quando mi sono state riscontrate extrasistole durante la visita x idoneità sportiva. Ho preso zoloft x otto mesi. Purtroppo anche se le cose sono migliorate, lo stato di patema continuo per la paura di nn riuscire a continuare a portare a termine gli incarichi mi attanaglia quotidianamente e questo mi fa sentire in una strana sensazione di quasi distacco dalla realtà. Riesco a fare le cose anche se con fatica e se appena posso evito pratiche difficili, ma mi sento la testa vuota e senza idee e anche solo programmare una riparazione di un idraulico mi crea ansia specie se deve passare del tempo prima dell'appuntamento. Le scadenze a lungo termine mi preoccupano perché nn so mai se la mia testa sarà ancora a posto. Sto prendendo dei rimedi omeopatici (argentum nitricum e ignatia amara) che mi stanno dando qualche sollievo ma le somatizzazioni alla testa è il patema restano costanti... Vi chiedo se la mia situazione sia dovuta ad ansia e se passerà solo con il tempo quando avrò la convinzione che nn ho malattie degenerative... In effetti tre anni e mezzo dall'inizio del mio stato confusionale sono un periodo abbastanza lungo... Grazie per l'attenzione e scusate la lunghezza.
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13 APR 2021
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Cari Portos71,
posso immaginare il dolore e la fatica che accompagna le sue giornate. Sulla base del suo racconto mi verrebbe da ipotizzare la presenza di una sintomatologia ansiosa che ha come intervento primario proprio la psicoterapia.
Valuti l'idea di affidarsi ad un professionista che la guidi in questo momento in modo da ritrovare una nuova prospettiva di benessere che tanto merita.
Resto a disposizione e le auguro il meglio,
Dott.ssa Monteleone (disponibile anche per terapia online)
14 APR 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buon giorno Avvocato, ho letto con attenzione la Sua storia.
Come Lei intuisce i farmaci possono, al più, controllare più o meno i sintomi, ma le cause dei Suoi disturbi sono psichiche, risalenti certo alla prima e primissima infanzia. E' necessario un percorso francamente psicoanalitico per raggiungere quelle profondità inaccessibili alla coscienza per disattivare i vissuti traumatici che si esprimono nell'oggi con i sintomi che descrive. Per maggiori informazioni Le suggerisco di visitare il mio sito personale, il cui link trova sulla mia scheda nel portale GUIDAPSICOLOGI.it.
Non è un sito, come dire. promozionale. Ho piuttosto cercato di dare informazioni dettagliate e accessibili sulle varie strade e significati delle metodologie psicoterapeutiche e psicoanalitiche. Lei potrà quindi avere le informazioni per orientarsi e decidere cosa fare.
Resto a Sua disposizione e La saluto con viva cordialità
Dr. Marco Tartari
14 APR 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Caro Portos71,
mi colpisce la sofferenza che il protrarsi di questo stato di confusione le sta generando, mettendo anche in dubbio le sue competenze professionali. Sarebbe importante, per poter fare una diagnosi orientativa e mettere le basi per un intervento di supporto psicologico specifico, avere maggiori informazioni sulla sua condizione di salute.
Ha ricontattato il suo psichiatra per un parere sulla terapia farmacologica o il suo medico di base per programmare degli esami di controllo specifici? Questi elementi arricchirebbero le informazioni relative alla sua storia, supportando una eventuale restituzione di senso alla sua sintomatologia attuale.
Un caro saluto, dott.ssa Marinella Balocco
13 APR 2021
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Portos71,
non sarebbe etico rispondere alla sua domanda senza la corretta valutazione della sua situazione.
Nel suo vissuto è possibile riscontrare degli aspetti che potrebbero essere riconducibili a stati ansioso-depressivi/di somatizzazione.
Mi riferisco in particolare alle pre-occupazioni che riferisce, sia della possibilità di malattia sia rispetto alle incombenze a breve e lungo termine, come anche alle sensazioni fisiche che le causano disagio.
In questo senso, potrebbe valutare la possibilità di rivolgersi ad uno psicoterapeuta per approfondire il suo vissuto e, se necessario, approfondire gli aspetti medici riferiti.
Le auguro il meglio e rimango a disposizione
Dott.ssa Barbara Andolina
13 APR 2021
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Buongiorno il suo problema da quanto si evince dalle dichiarazioni fatte è riconducibile a un problema legato all'ansia.
Ci sono terapie molto pratiche ed immediate che possono aiutarla.
Sono disponibile a un colloquio gratuito
13 APR 2021
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno, lo stato confusionale, la sensazione di testa leggera e l'agitazione che lei avverte all'idea di fare le cose congiuntamente alla preoccupazione costante di avere una malattia neurologica e degenerativa, depongono a favore di un disturbo di tipo ansioso che può essere affrontato e gestito con un percorso psicoterapeutico. La mera assunzione di psicofarmaci o rimedi omeopatici non è sufficiente, in questo modo allevia solo i sintomi, è necessario andare alla base del disturbo che lei avverte per riuscire finalmente a risolverlo. Le consiglierei una terapia di orientamento cognitivo -comportamentale, si informi in merito e se desidera maggiori informazioni, mi scriva pure. Cordiali saluti, dott.ssa Cutillo
12 APR 2021
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Buongiorno,
per darLe la risposta che chiede è necessario un colloquio approfondito, dove raccogliere ulteriori informazioni e capire bene di che cosa si tratta. Le difficoltà descritte possono essere riconducibili all'ansia, ma non sarebbe professionale fare una diagnosi in questo modo. La terapia farmacologica può essere utile, ma sarebbe da affiancare un percorso psicologico. La confusione che descrive è protratta nel tempo, immagino Lei abbia già fatto un passaggio dal medico. Non mi è chiaro se i problemi sono iniziati dopo la visita medico-sportiva. Come vede, ci sarebbero diversi aspetti da approfondire per poi decidere il da farsi.
Cordialmente,
Dott.ssa Katarina Faggionato