Salve, sono una ragazza di quasi 32 anni. Da quasi due anni sto con il mio ragazzo, tra noi va tutto abbastanza bene,ridiamo scherziamo e anche in intimità va bene. Da quando è iniziato il periodo della quarantena ci siamo potuti vedere solo un paio di volte perché non viviamo insieme.
Il mio problema, se si può definire così, nasce dal fatto che penso sempre ad un altro ragazzo, un mio collega, mio coetaneo.
Siamo sempre andati d'accordo e ci siamo conosciuti un po' alla volta, ci troviamo bene a parlare insieme e spesso ci confidiamo uno con l'altro.
Con questo ragazzo non c'è mai stato niente, però nell'ultimo periodo ha iniziato a dirmi delle frasi che mi hanno un po' destabilizzato....
Ad esempio sei veramente una brava ragazza....
Non posso dirti niente sul lavoro perché sei perfetta ordinata e precisa......
Un'altra paziente come te dove la trovo?
Tutte frasi così.....
Al lavoro più di qualche persona ha iniziato a domandare se ci frequentiamo perché per molti siamo troppo complici.
Ammetto che c'è stata una notte ho sognato che fosse con me nel letto a dormire insieme.
Io non so più come comportarmi e cosa fare perché mi dispiacerebbe perdere l'amicizia che c'è con questa persona ma non so come comportarmi, perché se una volta provo ad esser distaccata come ho già provato inizia a chiedermi cosa non va, perché hai una brutta giornata.
Ripeto amo il mio ragazzo ma questa situazione mi sta dando un bel po' di pensieri perché il mio ragazzo non posso vederlo e il mio collega si tutti i giorni.
Grazie mille
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28 APR 2020
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Buongiorno. Credo che quanto lei ci ha riportato possa essere contestualizzato anche al periodo che stiamo attraversando tutti. In quasta fase il cambiamento consente l'emergere di spazi nuovi e diversi, e con essi nuovi stimoli. Il bisogno di vicinanza e relazione può farsi più intenso e ad attivare in noi pensieri, sensazioni ma anche fantasie. Le fantasie non preludono necessariamente a qualcosa che avverrà. In certi casi esse ci suggeriscono che alcune nostre parti esistono, e potendole osservare abbiamo il vantaggio non di agirle in automatico ma di scegliere come accoglierle nella nostra vita e sottoporle alla nostra scelta. Spero che questo possa esserle d'aiuto e contribuire a diminuire il grado di preoccupazione, confusione e senso di colpa anticipatorio che la stanno attraversando.
30 APR 2020
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Saretta,
questa condizione di isolamento può mettere a dura prova anche le coppie più stabili. E' possibile che le attenzioni continue del collega vadano in parte a compensare la mancanza reale del tuo fidanzato.
Cerca di mantenere con quest'ultimo contatti più frequenti , sebbene virtuali, che permettano di mantenere viva la vostra relazione.
Con il collega mantieni un rapporto di amicizia, ma stabilisci dei limiti in modo che possa capire di non poter pretendere altro da te.
Un caro saluto
Dott.ssa Vanda Braga
28 APR 2020
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Saretta. Il suo problema, come lei dice, é nel pensare sempre al suo collega che lei vede tutti i giorni sul luogo di lavoro. A questo si é sommata l’impossibilità di vedere il suo ragazzo con una certa continuità e quotidianità a seguito della quarantena. Di questo collega dice di apprezzare il poter andar sempre d’accordo, il trovarsi bene a parlare con lui e il confidarsi tra di voi. Il rapporto tra voi, da quello che afferma il suo collega (penso al dirle “sei veramente una bella ragazza”), sembra rappresentare qualcosa di più di una amicizia per lui. Anche il suo continuare a pensare a questo collega e all’averlo sognato in cui dormivate assieme forse sembra dirci che anche per lei potrebbe rappresentare qualcosa di più di un amico. Le consiglierei una consulenza psicologica con la quale potrebbe prendere maggiore consapevolezza del suo modo di funzionare, di come si pone nelle relazioni con gli altri, di quali sono i bisogni che va a ricercare in un rapporto affettivo che risultano a lei significativi.
Dott. Erik Mancin
27 APR 2020
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Saretta,
mi sembra che la non frequentazione con il suo compagno e una consueta frequentazione con il suo collega, la metta nella condizione di sentirsi apprezzata producendo una destabilizzazione. Il punto è che c’è un pensiero costante e c’è un sogno con un intimità.
Scrive che non è un problema, mi chiedo se questa situazione faccia emergere aspetti mancanti nel suo rapporto di coppia, visto che arrivano pensieri e un sentito di turbamento. Proverei a rifletterci.
Dr.ssa Elisabetta Ciaccia