Salve, sono un ragazzo di 20 anni a cui è stata diagnosticata l'alopecia androgenetica ad agosto 2021. Nessuno, oltre la mia famiglia, sa di questa diagnosi e da allora cerco di nascondere il disagio con un mantello di spavalda sicurezza. Ma la realtà è che ho paura e sono stanco.
Vorrei fare un passo indietro e tornare a gennaio 2021, quando ruppi con la mia ragazza. Per me fu un trauma. Dopo due anni di felice relazione, sapere che tutto ciò che avevamo costruito si distrusse facendoci tornare a perfetti estranei mi scosse molto portandomi a un periodo di psicofarmaci e digiuno (persi 10kg più o meno). E mentre lei girava per feste e nuovi partner molto attraenti, io attraversavo il trauma di averla persa, le prese in giro per il mio aspetto e tutto ciò che ha sempre reso pesante la mia vita. ai primi segni di evidente alopecia a cui non davo troppa attenzione (assottigliamento e perdita di capelli sotto la doccia), intrapresi un percorso di integratori alimentari cercando di riprendere in mano la mia vita e curandomi di più. Credevo fosse lo stress ad avermi reso così, fin quando non mi fu diagnosticata ufficialmente.
Il minoxidil 5% non ha sortito gli effetti sperati.
I miei amici presero in giro la mia situazione mettendomi fortemente a disagio, la nuova ragazza con cui mi frequentavo fece lo stesso. Non li odio poiché ignari, ma sento quegli sguardi e quelle frasi ancora in testa.
Ho questa perenne sensazione di inadeguatezza. Da quel gennaio la mia vita è stato in declino, con qualche periodo stabile ma nulla di più. Con questa solitudine e senso di smarrimento, i miei pensieri si son fatti sempre più negativi, fino a pensare all'atto estremo in più occasioni.
Non sento di vivere, ho la mente posta sul passato e passo le giornate con la nostalgia di periodi che non rivivrò mai più. Una parte di me lotta ancora, batte la fiacca, ma c'è.
Vorrei iniziare a rivivere trovando un modo di accettare questa perdita estetica. Scusate il testo prolisso, non so nemmeno se qualcuno lo leggerà mai, ma mi serviva. Grazie.
Qualsiasi consiglio sarà oro per me.
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19 FEB 2022
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Gentile Michael,
anagraficamente lei è ancora in una fascia di età adolescenziale per cui l'aspetto estetico e l'immagine corporea ha una valenza considerevole se non assoluta e un deficit in quest'ambito è vissuto come distruttivo.
Tuttavia, non volendo minimizzare questo problema, è giusto che vengano fatte le cure possibili e cercate le possibili soluzioni almeno per attenuare questo disagio estetico ricordando però che nella sua vita adesso è importante anche altro, come ad es. la costruzione di una propria identità mentale, lavorativa e sociale oltre che fisica e corporea.
Pertanto la invito a non ristagnare nel rammarico di quando prima aveva tanti capelli ma dedicare le energie della gioventù alla propria autorealizzazione professionale e/o lavorativa e vedrà che prima o poi certamente troverà la ragazza che la apprezzerà più per le altre sue qualità che per la quantità dei capelli.
Nel frattempo le consiglio di intraprendere un percorso di psicoterapia preferibilmete di orientamento cognitivo-comportamentale in modo da poter incrementare il suo livello di autostima e di competenze sociali.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
22 FEB 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Ciao Michael, il tuo testo è molto interessante e scorrevole, piacevole da leggere. Si evincono tante cose: mi sembri una persona molto consapevole e questo, non è scontato. Credo che tu abbia le risorse per superare questo momento di difficoltà, superare il tuo senso di inadeguatezza e tornare a piacerti, stare bene con te stesso e con gli altri, anche più di prima. Qualche colloquio con uno psicoterapeuta potrebbe esserti molto utile. Un caro saluto, d.ssa Antonella Ricci
18 FEB 2022
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Caro Michael,
penso lei stia cercando di percorrere una strada impervia. Sta cioè cercando di andare avanti "aggrappandosi" a ciò che già conosce di se stesso. Per questo "passa le giornate con la nostalgia dei vecchi periodi". Sarebbe importante per lei costruire qualcosa di nuovo a partire da quello che ha perso. Sa, è sempre dalla perdita di qualcosa che può nascere qualcosa di nuovo ed inedito per lei. Sicuramente è difficile pensarlo per lei al momento, ma sarebbe penso utile ed interessante poter riprendere questa questione che lei ha vissuto (e sta vivendo come "traumatica") per poter "ripartire", creando una nuova strada, sempre sicuramente impervia ma non impossibile (anche se ora difficile da vedere).
Non è nemmeno da sottovalutare il fatto che li si trova in un momento della vita, 20 anni, in cui le incertezze (perfino quelle inerenti all'identità) sono molte e affrontare questo tipo di cambiamenti risulta ancora più complesso. Motivo a mio avviso in più per utilizzare questo suo cambiamento come punto di partenza per capire qualcosa di più ad esempio sul "chi vorrà diventare".
Un percorso di parola la aiuterebbe in questo.
Un caro saluto,
dott.ssa Elisa Cestari
17 FEB 2022
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Buongiorno Michael,
le ferite che ha dentro, sono espressione di un trauma che ancora brucia e pervade il presente.
Si lasci aiutare con la terapia EMDR, specifica per l'elaborazione dei traumi. Le permetterà in tempi brevi di recuperare la buona immagine di sé e di vivere relazioni serene.
Resto a disposizione e le auguro il meglio
Dott.ssa Oriana Parisi
17 FEB 2022
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Michael caro,
questo "prolisso testo" immagino non sia nemmeno un quarto di tutta la sofferenza che ti muove dentro. Affrontare, e accettare prima, il cambiamento indotto da una patologia che deturpa e dissolve l'immagine estetica che abbiamo di noi è una delle violenze più devastanti in cui si incorre. Provo a mettermi in ascolto del tuo dolore e mi sento al cospetto di una persona meravigliosamente forte. Oggi, questa solitudine infestata di pensieri negativi, angoscia, frustrazione.. merita lo spazio protetto e intimo di una relazione che ti permetta di esplorare, esprimere tutta la rabbia e il dolore per la tua delicata situazione, trovando comprensione, ascolto e supporto con cui perdonare la patologia e attivare tutte le tue risorse per gioire di un'esistenza che, seppur ferita, ha superato una grande sfida.
La cura di una presenza gentile, sensibile e competente ti sarà d'aiuto per risanare la tua integrità psico-fisica.
Io sono quì, online, qualora volessi narrarmi ancora di te.
Ti abbraccio, un caro saluto.
Dott.ssa Guercioni Clarissa
17 FEB 2022
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Salve Michael, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto.
A prescindere dai capelli, i suoi valori e la sua persona rimangono intatti.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
