Aiuto ansia e dubbi su università

Inviata da Sun09 · 5 feb 2025 Orientamento scolastico

Buongiorno, sono una ragazza di 24 anni e sto attraversando un periodo davvero nero a causa dell'università. Sono iscritta all'ultimo anno di Giurisprudenza ma mi mancano tanti esami. Vorrei abbandonarla e dedicarmi ad altro ma la vergogna e la paura di deludere i miei genitori è troppo forte. Proprio per questo negli ultimi mesi soffro di un'ansia molto forte che non mi fa dormire, mi sento svuotata di ogni energia e piango spesso.
Mi sono iscritta a questa facoltà esclusivamente per compiacere mio padre che ha sempre desiderato una figlia laureata. Con lui ho un rapporto molto conflittuale e mi sono sempre sentita sotto pressione a causa sua e delle continue "minacce" di vivere una vita da fallita senza una laurea. Proprio per questo non sono mai riuscita a prendere serenamente le mie decisioni e non riesco a prendere la decisione di lasciare questa facoltà per fare qualcosa che mi piaccia davvero. Inoltre ho paura di essere troppo in ritardo per fare qualsiasi altra cosa nella mia vita.

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Miglior risposta 6 FEB 2025

Buongiorno, innanzitutto grazie per la tua preziosa condivisione. Purtroppo è difficile racchiudere tutto in un semplice box, quindi immagino ci sia di più. Ti consiglio di cercare di prendere tempo e chiedere l'aiuto di un professionista che ti possa aiutare a superare la difficoltà di questo momento al fine di prendere la decisione che senti più salutare per te.
In bocca al lupo!
Dott.ssa Francesca Gastaldo

Dott.ssa Francesca Gastaldo Psicologo a Milano

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9 FEB 2025

Capisco quanto possa essere difficile trovarsi in una situazione del genere, con il peso delle aspettative familiari e la paura di deludere chi ti sta vicino. Da quello che scrivi, sembra che l’università non sia più solo una questione accademica per te, ma sia diventata un peso emotivo che ti sta logorando, togliendoti energia e serenità.

### **Alcune cose su cui riflettere:**

1. **Non sei in ritardo per nulla.**
A 24 anni hai ancora tutto il tempo del mondo per cambiare strada, trovare la tua passione e costruirti un percorso che ti soddisfi davvero. Tante persone scoprono la loro vera vocazione dopo i 25, i 30, o anche più tardi. Non sei fuori tempo massimo, sei semplicemente a un bivio.

2. **Non sei un fallimento se scegli di essere felice.**
Il fallimento non è cambiare strada, ma trascorrere anni a fare qualcosa che ti distrugge dentro solo per paura del giudizio altrui. Tuo padre ha i suoi timori, ma la tua vita è tua, e sei tu a dover convivere con le conseguenze delle tue scelte ogni giorno, non lui.

3. **Il senso di colpa e la paura di deludere i tuoi genitori sono comprensibili, ma non devono determinare la tua vita.**
Il rapporto conflittuale con tuo padre e la sua pressione hanno sicuramente un impatto su di te, ma è importante chiederti: *vale la pena sacrificare il mio benessere per non deluderlo?* La delusione è un sentimento momentaneo, la tua infelicità potrebbe durare anni.

### **Cosa potresti fare?**

- **Concediti il tempo di capire cosa vuoi.** Forse non devi prendere una decisione drastica oggi, ma puoi iniziare a esplorare altre strade senza il terrore immediato di mollare tutto. Ci sono corsi brevi, esperienze lavorative, percorsi alternativi che potrebbero darti più chiarezza.

- **Prova a parlare con qualcuno di neutrale.** Uno psicologo o un consulente dell’orientamento potrebbe aiutarti a fare chiarezza senza il filtro delle aspettative familiari.

- **Affronta il discorso con i tuoi genitori con calma e determinazione.** Se deciderai di cambiare strada, sarà fondamentale far capire loro che questa è una scelta ponderata e non un capriccio. Potresti dire qualcosa come:
*"So che per te è importante che io mi laurei, ma io sto male in questa facoltà e non riesco più a portarla avanti. Voglio trovare una strada che mi renda felice e mi permetta di costruire un futuro che mi appartenga."*

Se vuoi, possiamo ragionare insieme su possibili alternative che ti interessano e su come affrontare la conversazione con tuo padre. Cosa ti piacerebbe fare se non avessi paura del giudizio degli altri?

Dott. Fabrizio Toti Psicologo a Todi

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7 FEB 2025

Gentilissima Sun09, grazie per la condivisione. Capisco la situazione che descrivi, e comprendo come spesso fare delle cose per compiacere gli altri per paura anche di un possibile giudizio ci faccia poi faticare a livello emotivo e psichico. Credo che intraprendere dei colloqui di terapia con uno specialista potrebbe aiutarla ad esplorare e comprendere a fondo le motivazioni sottostanti le sue fatiche del momento e confusione, nonchè individuare insieme delle strategie per affrontare in maniera funzionale la situazione.
Resto a disposizione!
AV

Dott.ssa Antea Viganò Psicologo a Pessano con Bornago

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7 FEB 2025

Cara Sun09,
Mi spiace molto per la condizione che stai vivendo. Hai un un rapporto conflittuale con tuo padre che finora hai cercato di compiacere facendo scelte che non ti appartenevano.
Se da un lato, sei consapevole di ciò e vorresti cambiare prendendo decisioni che siano più in linea con i tuoi bisogni e desideri, dall’altro lato, temi la vergogna e la paura di deludere i tuoi genitori. Ciò comporta un conflitto interiore che ti crea ansia. Ti suggerisco di intraprendere un percorso psicoterapeutico che ti aiuti a sbloccare questa situazione venendo fuori dall’impasse in cui ti trovi al fine di vivere una vita serena e soddisfacente che rispecchi te stessa piuttosto che un modello ideale dei tuoi genitori.
Ti invio un caro saluto e un abbraccio
Dr.ssa Anna Capriati

Dott.ssa Anna Capriati Psicologo a Trieste

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6 FEB 2025

Ciao sole, come va?
Purtroppo la situazione che porti è molto frustrante, ti tiene relegata a pregiudizi e fissazioni altrui senza permetterti di perseguire con serenità la strada del tuo cuore. Sarebbe bello esplorare i tuoi interessi e le tue visioni future, l’università non deve essere per forza abbandonata, ma è bene ora dar spazio ai campi che hai lasciato in sospeso. Nonostante le difficoltà caratteriali di tuo padre e il suo retaggio culturale, tu non sei qui per protrarre la rigidità di alcune convinzioni, sei qui per esprimerti al meglio e perseguire ciò che la tua anima desidera. Dunque, se puoi fatti sostenere in un percorso di affermazione e perseguimento della tua indipendenza, consapevole che l’esperienza raggiunta finora non è da buttar via, ma potrà tornare utile assolutamente. I tuoi genitori capiranno quando vedranno loro figlia felice, ora preoccupati di te stessa.
Rimango con piacere ad accoglierti se vorrai

Dottoressa Anna Elena Comune

Dott.ssa Anna Elena Comune Psicologo a Roma

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6 FEB 2025

Salve Sun09,
ho letto il suo messaggio e non si può non cogliere tutta la sua sofferenza.
E' normale durante gli anni dell'Università accusare dei periodi di maggiore difficoltà, stanchezza e crisi universitarie che ci porterebbero ad abbandonare gli studi ma da quanto lei dice il suo stato di disagio e malessere è dovuto perché gli studi che ha deciso di intraprendere non sono realmente ciò che lei vorrebbe.
Tutti i genitori spesso anche inconsciamente tendono a crearsi aspettative ed idealizzazioni sul futuro dei propri figli e le loro eventuali scelte ma in realtà ciò è sbagliato, perché i figli non sono un'estensione dei genitori ma bensì persone differenti, con proprio obiettivi differenti, propri bisogni, aspettative, desideri.
Capisco la sua paura di deludere suo padre e per questo da un lato le chiedo se ha mai pensato di cambiare percorso di studi universitario e dall'altra però ci tengo di fondamentale importanza dirle che lei dovrebbe perseguire i suoi obiettivi, le sue aspettative, i suoi desideri e fare le scelte che lei desidera indipendentemente dal giudizio altrui anche quello dei suoi genitori. Le dico questo, perché soltanto lei può sapere cosa realmente la può rendere felice e quali sono le sue aspettative e desideri per il suo futuro. Continuare degli studi che a lei non piacciono per far si di non contrastare il volere di suo padre le sta però creando problemi alla sua salute mentale fisica ed emotiva. I sintomi che lei accusa, la profonda ansia, difficoltà a dormire la notte, sentirsi svuotata di energie e piangere spesso sono tutti dovuti al fatto che lei sta portando avanti una situazione contro il suo reale volere. Lei dovrebbe invece inseguire obiettivi, bisogni e aspettative che le permettono di conseguire e mantenere uno stato di benessere psicofisico ed emotivo che in questo momento lei non ha e che se non provvede ad effettuare scelte diverse rischia a lungo andare di poter pervadere in modo negativo e sempre più intenso il suo malessere psicofisico ed emotivo e ciò a sua volta andrà a pervadere il suo normale funzionamento e i diversi aspetti della sua vita.
Per tale ragione le consiglio di intraprendere un percorso di sostegno psicologico che le consente di esprimere la sua reale sfera emotiva, prendere consapevolezza dei suoi reali bisogni e aspettative, trovare il coraggio di effettuare le scelte che desidera indipendentemente dal volere di suo padre, affrontare e superare questo periodo di difficoltà che accusa. Ci tengo a precisarle che lei non è in ritardo per fare qualsiasi altra cosa nella vita, non esiste un tempo per non poter più fare le cose, non faccia il confronto con i suoi coetanei o con quello che spesso la cultura della nostra società ci vuole far credere.. lei se vuole è in tempo per inseguire la sua felicità deve solo trovare il coraggio di essere se stessa ed effettuare scelte diverse e soltanto dipese da lei.
Resto a disposizione per qualsiasi cosa, non esiti a scrivermi se avesse bisogno.
Ci tengo anche a dirle, che se volesse iniziare un percorso di sostegno psicologico io sono disponibile e sarei felice di poterla aiutare, io ricevo sia in modalità classica in studio ogni mercoledi ( ROMA) sia modalità online tutti i giorni dal lunedi al venerdi. PRIMA CONSULENZA GRATUITA sia online sia in presenza.
Le auguro di trovare il coraggio di compiere scelte per SE STESSA E PER LA SUA FELICITA'
un caro saluto,
Dott.ssa Ilardi Chiara

Chiara Ilardi Psicologo a Roma

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6 FEB 2025

Capisco benissimo il tuo stato d'animo e la difficoltà della situazione che stai vivendo. Ti trovi di fronte a un bivio importante, con il peso delle aspettative familiari e la paura di sbagliare. Vorrei dirti che non sei sola e che ci sono diverse strade che puoi percorrere.

Innanzitutto, è fondamentale riconoscere e validare le tue emozioni. Sentirsi persi, ansiosi e demotivati è del tutto comprensibile, soprattutto quando si affrontano scelte così importanti per il proprio futuro. Non giudicarti per come ti senti, ma accetta le tue emozioni e impara ad ascoltarle.

Hai espresso chiaramente il tuo desiderio di abbandonare gli studi in Giurisprudenza e di dedicarti a qualcosa che ti appassioni davvero. Questo è un passo importante, perché significa che stai iniziando ad ascoltare i tuoi bisogni e desideri. Tuttavia, è anche comprensibile la tua preoccupazione per la reazione dei tuoi genitori, in particolare di tuo padre.

Il rapporto con i genitori è un aspetto delicato, soprattutto quando ci sono aspettative e pressioni da entrambe le parti. È importante cercare un dialogo aperto e sincero con i tuoi genitori, esprimendo le tue difficoltà e il tuo desiderio di seguire una strada diversa. Spiega loro che la tua infelicità e l'ansia che provi sono un segnale che qualcosa non va e che continuare su questa strada potrebbe portare a conseguenze negative per la tua salute mentale e fisica.

Non aver paura di deluderli, perché la tua felicità e il tuo benessere sono la cosa più importante!

Per quanto riguarda la paura di essere in ritardo per fare altro, ti assicuro che non è mai troppo tardi per cambiare direzione e seguire i propri sogni. Ci sono tantissime persone che hanno cambiato percorso di studi o lavoro a età più avanzata e hanno trovato la loro strada. Non lasciare che la paura ti blocchi, ma ricorda che hai ancora tutta la vita davanti per metterti in gioco e realizzare i tuoi obiettivi.

Ti consiglio di prenderti del tempo per riflettere su ciò che ti piacerebbe fare e sulle tue aspirazioni. Puoi provare a fare un bilancio delle tue passioni, interessi e talenti. In questo modo, potrai capire quale strada vuoi intraprendere e quali passi concreti puoi fare per raggiungere i tuoi obiettivi.

Se ti senti sopraffatta dall'ansia e dalla paura, non esitare a cercare un aiuto professionale. Uno psicologo può aiutarti a gestire le tue emozioni, a superare le difficoltà e a prendere decisioni importanti per il tuo futuro. Non vergognarti di chiedere aiuto, perché prenderti cura della tua salute mentale è un atto di coraggio e responsabilità verso te stessa.

Infine, ricorda che la vita è un viaggio fatto di scelte, cambiamenti e imprevisti. Non avere paura di sbagliare, perché dagli errori si impara e si cresce. Abbi fiducia in te stessa, nelle tue capacità e nel tuo istinto. Ascolta il tuo cuore e segui la strada che ti rende felice, perché solo così potrai vivere una vita piena e soddisfacente.

Dott. Mirko Manzella Psicologo a Trieste

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6 FEB 2025

Salve Sun09, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice Psicologo a Roma

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6 FEB 2025

Cara Sun09,
la situazione che descrive è quella di tanti ragazzi della sua età, molto giovani ma con la paura costante di essere in ritardo e di deludere i propri genitori. Le dico questo perchè può aiutarla a sentire di non essere la sola a vivere questo disagio.
Potrebbe sicuramente giovarle iniziare un percorso di supporto psicologico per imparare a gestire le pressioni che sente di ricevere dai suoi genitori e, gradualmente iniziare a diventare più autonoma nelle sue scelte di vita.
Resto a disposizione
Un caro saluto
Dott.ssa Vita

Dott.ssa Antonella Vita Psicologo a Padova

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6 FEB 2025

Buongiorno Sun09,
grazie per aver condiviso con noi la tua esperienza. Le emozioni che stai provando sono assolutamente comprensibili.

Prima di tutto voglio dirti che non sei in ritardo per cambiare strada e dedicarti ad altro. Non c’è un tempo prestabilito per fare le cose. Si può pensare di cambiare anche a sessant’anni, per quanto la società in cui viviamo ci voglia far credere il contrario.

Capisco anche la pressione a cui tu ti sei sentita sottoposta. Le aspettative dei genitori, in questo caso di tuo padre, possono essere davvero difficili da sostenere e a volte, come è successo a te, ci spingono verso direzioni che non ci appartengono.

È comprensibile che tu ti senta sopraffatta dall’ansia: la vergogna e la paura di deludere i tuoi genitori, il malessere che provi per stare portando avanti qualcosa che non ti appartiene, ma anche forse la speranza di poter iniziare qualcosa che possa essere a te più affine.

In questo caso una comunicazione diretta è la prima cosa da adottare. So che non sarà facile, anche perché mi dici che i rapporti con tuo padre sono conflittuali. È importante però che tu chiarisca con loro la tua posizione: non stai bene, quello che stai facendo non ti piace e non ti dà soddisfazioni. Sei una persona diversa rispetto a loro, i tuoi sogni non sono i loro, e nemmeno i loro desideri. Non avere una laurea non è la fine del mondo, ci sono tantissimi campi in cui potresti avere soddisfazione.

Cosa ti piacerebbe fare? Hai una passione? Potresti condividere con loro questo tuo desiderio. E se non te la senti di condividere subito con tuo papà, potresti trovare sostegno magari da tua madre? O comunque in una persona che pensi potrebbe capirti?

Non sarà facile, ma puoi trovare un punto di partenza per darti la spinta che ti serve.
Ricordati che anche un percorso psicologico potrebbe essere importante per sostenerti in questo tuo momento difficile. Non esistere a chiedere aiuto.

Ti auguro di riuscire a trovare la tua strada e rimango a disposizione per qualsiasi domanda, non esitare a contattarmi.
Simona

Simona Silvestrini Psicologo a Firenze

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6 FEB 2025

Mi dispiace molto per la sua situazione

È comprensibile che lei voglia smettere in università se la scelta di tale percorso non le piace ed è comprensibile anche che abbia paura di deludere i suoi genitori in particolare suo padre

Questa situazione l’ha fatta entrare in un circolo vizioso che la tiene “immobilizzata“ senza riuscire a prendere una decisione e questo le fa venire l’ansia

Più rimane in questo limbo, senza prendere una decisione più l’ansia aumenta piano piano, la consuma

Visto che all’ultimo anno potrebbe provare comunque a concludere l’università e prendere questa laurea, anche se poi non dovesse esercitare come avvocato una laurea è sempre una laurea

Oppure se non ce la fa, può decidere di interrompere e affrontare i suoi genitori, anche se per li possono prenderla male

Avere una laurea ti apre tante opportunità tuttavia il non averla non significa essere una fallita

Quante persone sono realizzate e non hanno una laurea? Tantissime.

Ognuno nella vita, ha interessi diversi percorre strade diverse

Ci sono persone più portate per un certo lavoro, altre per altri

Indipendentemente dalla laurea

Le consiglio di fermarsi e di riflettere bene su cosa si sente di fare tuttavia rimanere ferma senza recidere aumenta solo l’ansia.

Visto che è arrivato al quinto anno, se ce la fa conclusa l’università indipendentemente dal lavoro che farà.


Se non se la sente, prenda la decisione di interrompere i suoi genitori potranno non essere d’accordo, però in ultima istanza la decisione, la sua perché la vita è la sua.
Chiaramente, assumendone la responsabilità delle conseguenze, la scelta che siano positivo o negative

Un percorso psicologico può aiutarla ad affrontare questo momento difficile e a fare chiarezza sul da farsi.


Per ulteriori informazioni, mi contatti sarò lieto di risponderle

Dott. Luca Ferretti Psicologo a Pontedera

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6 FEB 2025

Cara Sun,
tutto questo carico di stress ed emotivo, di certo, non ti fa bene. È anche controproducente nel cercare di individuare quella lucina che ti guidi nelle tue scelte future.
È chiaro che tu non ti sia ancora sentita libera di fare una scelta PER te e il peso di queste decisioni si sta facendo sentire.
Purtroppo ci sono ancora molti luoghi comuni che orbitano intorno a laurea e titoli di studio per il futuro. Eppure una laurea è fondamentale solo per alcuni tipi di lavori, non per realizzarsi e poter lavorare.
Sul fattore ritardo, mi sento tranquilla nello smentirlo. Durante il mio percorso di studi ho avuto il piacere di conoscere colleghi che hanno deciso di cambiare rotta a 40/50 anni: non è mai troppo tardi, soprattutto per fare qualcosa per sè. E non sempre lo si capisce "presto", serve maturare e vivere certe esperienze per comprendere meglio ciò che si vorrebbe.

Forse questo rapporto conflittuale sta iniziando a diventare un peso per la costruzione del tuo futuro.
Questo spazio non è sufficiente per poterti aiutare oltre agli spunti di riflessione di cui sopra, puoi però prendere in considerazione di approfondire questa sofferenza con un* psy per trovare al forza e la chiarezza che cerchi per poter costruire la tua strada. Nulla è perduto!

Ti mando un abbraccio e rimango a tua disposizione! ❀

☽ Dott.ssa Valeria Carbone
Psicologa - Consulente sessuologa - Counselor professionista
Torino e online
psy_s3x_and_why sui socia

Dott.ssa Valeria Carbone Psicologo a Torino

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6 FEB 2025

Buongiorno,
quando quello che facciamo crea uno stato di insoddisfazione perché lo si fa per compiacere qualcuno, è inevitabile che sia più difficile percorrerlo, o perché lo si vive con emozioni come l'ansia, o perché in altri casi potrebbe non essere facile andare avanti in termini di contenuti da studiare.
A 24 anni non è troppo tardi per lasciare tutto e riprendere un altro percorso universitario; così come fare un altro percorso di laurea non indica un fallimento.
Il percorso di laurea è qualcosa che dura diversi anni, probabilmente è quello che porterà ad un lavoro; è importante che quello che si fa, lo si desidera e lo si crede profondamente.
Sembra che le idee siano piuttosto chiare.
Se dovesse lasciare questo percorso, cosa le interessa intraprendere?
Cosa potrebbe farla sentire davvero soddisfatta?
Il mio consiglio è di intraprendere un percorso psicologico, anche online, proprio per lavorare sull'ansia e affrontare altri aspetti di orientamento.
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento.
Saluti,
Dott.ssa Angelica Venanzetti

Dott.ssa Angelica Venanzetti Psicologo a Roma

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6 FEB 2025

Buongiorno,

La sua sofferenza sembra emergere da un punto molto preciso: la difficoltà di scegliere per sé stessa, senza il peso dello sguardo altrui, in particolare quello di suo padre. Il punto non è solo l’università o il timore di deludere, ma il fatto che la sua scelta—o meglio, la sua impossibilità di scegliere liberamente—sembra essere intrecciata a una questione più profonda, che riguarda il modo in cui il desiderio dell’altro ha segnato il suo cammino.

La laurea, in questo senso, non è solo un titolo di studio, ma è diventata un simbolo, quasi una prova del suo valore. Ma valore per chi? La paura di essere una “fallita” non nasce da lei, ma da un discorso che le è stato imposto e che ha finito per abitarla. Eppure, la sua angoscia attuale sembra dirle che qualcosa non torna, che quell’identificazione non le basta più, che il prezzo da pagare per rientrare in quell’ideale è diventato troppo alto.

Il fatto che pianga spesso, che si senta svuotata, che l’ansia la tenga sveglia, parla di una battaglia interiore tra un desiderio che fatica a emergere e un ideale imposto che la schiaccia. Non è mai “troppo tardi” per scegliere qualcosa di diverso, ma la questione vera è: cosa desidera lei? Senza pensare a cosa vorrebbero gli altri, senza ridurre tutto alla paura di sbagliare o al bisogno di approvazione, cosa la muove davvero?

Uscire da questo impasse non significa necessariamente fare una scelta immediata e radicale, ma iniziare a separarsi, a distinguere il proprio desiderio da quello che le è stato imposto. Solo così potrà trovare una strada che sia davvero sua, senza che il peso della colpa o della vergogna la riportino sempre indietro.

Resto a disposizione
Un caro saluto
Dott.ssa Francesca Cisternino

Dott.ssa Francesca Cisternino Psicologo a Milano

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