aiutarmi

Salve A.L., la situazione che descrive ha bisogno di essere attenzionata da un professionista e iniziare al più presto un percorso che la porti a comprendere e superare la sua paura di stare male.
Sicuramente la sua ASL di appartenenza avrà un servizio di psicoterapia, può farsi prescrivere dal suo medico di famiglia una impegnativa per colloqui psicologici, recarsi al cup del suo distretto sanitario e prendere appuntamento (si paga comunque il ticket che non dovrebbe superare le 10 euro a colloquio, di solito si possono segnare 8 colloqui per volta). Oppure può rivolgersi ad un consultorio familiare, anche se non è il servizio più indicato per la sua problematica, ma comunque può ricevere ascolto e delle indicazioni.
Un altro modo è il bonus psicologico, deve fare richiesta sul sito INPS (se cerca su internet troverà tutte le informazioni necessarie) ma prima del 24 ottobre non verrà erogato, intanto può fare richiesta.
Altre soluzione possono essere associazioni che offrono sessioni di psicoterapia low cost, dovrebbe cercare nella sua zona.
Potrebbe chiedere anche ai suo genitori di darle una mano, anche se scrive di non avere un dca è comunque un tipo di paura che la porta a non mangiare molto e questo aspetto non è da sottovalutare.
Spero di esserle stata utile, le auguro il meglio
Dottoressa Aniela Corsini

ciao cara
Mi hai fatto venire l'ansia pure a me!!
Scherzo naturalmente...ma la tua lettera trasmette proprio questo. L'urgenza di risolvere qualcosa che ti genera malessere.
L'ansia che hai in questo periodo ti sta dicendo qualcosa...ascoltala. Vai a fondo di questa preoccupazione per te stessa. Cosa succede se stai male?
E contemporanemanete appena senti salire l'ansia impara a gestirla con tecniche di rilassamento che si concentrano sul respiro.
So che al momento non puoi permetterti un percorso psicologico, ma se da sola non riesci parlane con i tuoi genitori e cercate un aiuto esterno.
Ti auguro il meglio!
Dott'ssa Emanuela Tornabene

Buongiorno,
la prima cosa da escludere sono delle problematiche fisiche e per questo ti consiglio di attendere l'esito degli esami.
Da quanto hai scritto in questo momento è proprio questa attesa che ti crea ansia e, mi sembra di capire, che ne parli molto. Per questo provo a darti un piccolo compito, anche se per te sarà probabilmente molto difficile: non parlarne. Perché, anche se sembra possa darti conforto o essere una "valvola di sfogo", in realtà questo comportamento aumenta le tue sensazioni di paura. Se proprio non riesci a proibirtelo scegli una sola persona a cui parlarne per soli 5 minuti al giorno ad un orario prestabilito. Condividi entrambe le decisioni (se le prenderai) con chi ti sta vicino, mi raccomando.

Ti auguro che con il passare dei giorni tu possa migliorare. Se le analisi non daranno risposte e in un momento futuro avrai la possibilità di intraprendere un percorso terapeutico sarebbe la strada consigliata. Ti consiglio la Terapia Breve Strategica, che è altamente indicata per i disturbi d'ansia e gli attacchi di panico.

Rimango a disposizione.
Dott.ssa Arianna Fatichenti

Gentilissima buongiorno,
comprendo la situazione che descrive e tutta la sintomatologia correlata all'ansia, e comprendo la sua fatica e frustrazione. L'ansia è uno stato che purtroppo ci colpisce talvolta all'improvviso, anche in momenti inaspettati, e si porta dietro tutti i fastidi fisici che lei ha elencato. Il mio consiglio è quello di cominciare un percorso di terapia, per cercare di comprendere ed elaborare quelle che sono le cause della sua ansia.
Rimango a disposizione!
AV

Gentile I.,
sarebbe interessante cercare di ricostruire, in una relazione terapeutica, cosa capitava nella sua vita circa 2 mesetti fa, periodo a cui fa risalire i suoi primi sintomi. Sarebbe inoltre interessante comprendere i suoi vissuti legati ai precedenti periodi in cui è stata male, quali sono le sue idee circa le motivazioni legate allo stare male, quali risposte le sono state date, come è stata trattata e altri approfondimenti per meglio inquadrare l'origine del corredo sintomatologico dell'ansia.

Le consiglio di non attendere ad iniziare un percorso psicologico e intanto rivolgersi al suo medico di base e spiegare le sue necessità; le verrà presumibilmente prescritto un ciclo di colloqui psicologici di cui potrà usufruire presso la sua Asl di riferimento pagando solo il ticket.

La saluto cordialmente,
dott.ssa Carucci.

Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Sfrutti la possibilità del bonus psicologo per farsi dare un aiuto concreto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Carissima,
capisco bene come qualsiasi segnale il tuo corpo ti mandi in questo momento lo leggi come problematico, pauroso e spaventoso.. Chiaramente questo stato di paura e costante allerta fa un effetto contrario a quanto si pensi: manda il tuo corpo in stress ed è più facile avere piccoli fastidi.
Ti suggerisco, per questo tipo di problematica, di rivolgerti ad unə terapeuta strategicə breve, per riuscire ad individuare le migliori strategie per smontare questa problematica.
Resto a tua disposizione per qualsiasi domanda o curiosità, sia in studio che online.
Un saluto
Dr ssa Maria Beatrice Brancati

Buongiorno gentile utente,
da quello che mi riporta lei potrebbe soffrire di somatizzazioni legate all'ansia o altro.
Ad ogni caso ha fatto bene a fare le analisi di accertamento.
Le consiglierei di intraprendere un percorso psicoterapeutico a stampo cognitivo comportale per analizzare e gestire l'ansia.
Cordiali saluti


Dott.ssa Margherita Romeo

Buongiorno, dalla descrizione sembrerebbe un quadro ipocondriaco con particolare focalizzazione sull'apparato digerente e conseguente controllo del cibo. In questo momento sembrerebbe, oltre che fortemente condizionata dalle sue paure, essere influenzata da una serie di credenze irrazionali in cui crede ciecamente. Servirebbe un percorso di psicoterapia. Non potendo, come scrive, le suggerirei di iniziare a mettere in discussione questi pensieri, cercando di sostituirli con concetti più realistici, altrimenti non ci sarà dato che tenga e lei andrà costantemente dietro alle sue paure. Altrimenti potrà fare tutti gli esami del mondo ma servirà sempre quella visita in più per sentirsi tranquilla.

Buongiorno,
L’ansia è uno stato di attivazione fisiologica che è scaturisce generalmente dalla valutazione minacciosa che si fa di un evento o di una situazione. Può essere scaturita da una esperienza non rielaborata o elaborata male. Ad ogni modo tutto è superabile in modo efficace e risolutivo. Occorre individuare l’evento zero.
Le consiglio un percorso di psicoterapia cognitivo comportamentale unita all’EMDR.
Resto a disposizione e le auguro il meglio
Dott.ssa Oriana Parisi