Mia madre soffre di disturbi dell'umore ma si rifiuta di ammetterlo. Non viviamo più insieme ma non era diverso anche nei 25 anni di convivenza. Si è separata da mio padre, la separazione è stata voluta da lui anche se tutti in famiglia (e io per prima visto che ci ho vissuto) penso che sia stata la scelta più saggia che potesse prendere. Di questo passo però, mia madre non riuscirà mai ad avere legami stabili e sani, perché periodicamente lei si chiude in sé stessa, risponde in modo sgarbato e, se si cerca di "scuoterla" per farla sfogare, piange cadendo in mutismo. Dopo questi eventi, parla cambiando discorso e facendo finta di niente, mascherando apparentemente il suo stato d'animo. Ma non è con la fuga che si risolvono i problemi. Come posso convincerla a farsi aiutare da un professionista? Devo parlarle dell'idea quando si trova in questi stati depressivi oppure quando sembra più lucida? Grazie in anticipo
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15 DIC 2015
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Gentile Francesca,
pur senza conoscere i dettagli e con tutto il rispetto per quella che può essere stata per suo padre una scelta difficile e sofferta (quella di separarsi), ho qualche dubbio che sia stata la scelta più saggia e l'unica possibile.
Quanto al disturbo dell'umore di sua madre, credo che può provare con molta pazienza, nei momenti suoi di recupero, per farle capire che un sostegno psicologico non può che farle bene.
Per decidere di intraprendere una psicoterapia occorre avere una motivazione e la speranza è che le sue parole possano sensibilizzarla facendola nascere.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico,psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
16 DIC 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Francesca
quanti anni ha sua madre?
Bisogna conoscere maggiori dettagli della situazione , sulla base dei quali poter trovare una valida strategia.
Certo per parlarle è meglio farlo nei momenti in cui è più tranquilla perché al momento della crisi penso che desideri solo essere compresa.
Sua mamma si è chiusa in questa posizione di vittimismo e questo è diventato un suo modo di reagire.
Fossi in lei cercherei di farmi aiutare dal vostro medico di famiglia e meglio ancora se a parlarne sia lui, penso che venga più ascoltato.
Ci provi a chiedere questo aiuto.
Un caro saluto
Dott Silvana Ceccucci Psicologa Psicoterapeuta
15 DIC 2015
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Cara Francesca,
non è facile convincere qualcuno a rivolgersi ad uno psicologo, significa dire a questa persona: hai bisogno di un aiuto e spesso le persone rifiutano questo tipo di messaggio in quanto non riescono a riconoscersi come bisognose.
Il fatto stesso che sua madre "cede in mutismo", fa parte del problema, pertanto più cerca di farla parlare e meno parlerà.
Le stia vicino portando il suo punto di vista rispetto alla separazione, confrontandosi con la madre, senza metterla in una posizione di "difetto", ma sempre sullo stesso piano.
Ognuno di noi affronta le situazioni in maniera diversa è possibile che questa sia solo una fase e che presto tornerà a stare meglio, se così non fosse, cerchi di ascoltarla e starle vicino.
15 DIC 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Francesca,
non è semplice riuscire a dare una indicazione di questo tipo.
Come dice la collega, ciascuno ha i propri tempi e rispetto al chiedere aiuto - ahimè- potrebbe anche non riuscire mai a farlo.
Comunque è solo standole vicino per quanto Le è possibile, provando a parlarle con calma e tranquillità (quando è più serena) che sarà possibile almeno provare a passarle il messaggio.
Non è facile accettarlo; ma a volte è l'unica strada.
In bocca al lupo!
Dott.ssa Cristina Fumi
Psicologa-Psicoterapeuta Milano
15 DIC 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Carissima Francesca,
non è facile convincere qualcuno a rivolgersi ad un professionista se non ne sente il bisogno. Quanto tempo è passato? Questo è importante.
Se Sua madre non ha voglia di affrontare l'argomento e "si chiude in mutismo", sicuramente non sarà un lavoro facile.
Cerchi di affrontare l'argomento quando è un po' più tranquilla, spiegandole che si è accorta che non sta bene e che è preoccupata per lei; scuoterla con modi bruschi, dicendole che non è così che si reagisce non servirà a molto. Ogni soggetto ha le proprie modalità e i propri tempi di risposta e si deve accettare che chi ci sta vicino possa averli diversi dai nostri, anche se non è facile e a volte fa soffrire o anche arrabbiare.
Le stia vicino e cerchi anche di parlarle di ciò che Lei pensa della separazione, che cosa ci vede di positivo.
Provi eventualmente ad accompagnarla dal Vostro medico di base, se è una persona della quale Sua madre ha fiducia, A volte sentire un consiglio da parte di un medico aiuta.
Abbia pazienza e la sproni a reagire con i suoi tempi.