Agitazione

Inviata da angelo · 22 feb 2013 Attacchi di panico

Salve,
sono un ragazzo di 37 anni e molto spesso mi capita di sentirmi confuso e gitato. Ognivolta che mi capita questo mi fisso su quello che mi sta capitando e poi giorno dopo giorno sto sempre più male addirittura molto spesso mi capita di non essere più me stesso; andando in ospedale a trovare un mio caro mi sono sentito confuso male insomma, mi si chiude lostomaco non mangio non so se è ansia o un problema fisico, vorrei fare delle analisi perchè sono eternamente raffreddato e quindi vivo in una condizione molto provata.
Vorrei avere dei consigli. Grazie

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Miglior risposta 25 FEB 2013

Caro Angelo,
probabilmente stai attraversando un periodo di difficoltà per essere così tanto a disagio. Bisogna vedere se tu veramente soffri d'ansia, ma lo saprai solo dopo gli esami accurati, perchè la diagnosi non si può fare da due o tre sintomi che ci sono capitati casualmente.
Non so da quanto tempo nè soffri e da quanto ti trovi in questa situazione? Le tue spiegazioni sono molto scarse, potresti spiegare meglio tutte le tue preoccupazioni, visioni, sensazioni.... Ti capita ogni tanto o nel corso della giornata in tempo continuo? Potrebbe essere causa di una perdita personale?
Spero di esserti utile in futuro.
Un caro saluto
A presto

Dott.ssa Stoyanka Georgieva Psicologo a Omegna

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26 FEB 2013

Buongiorno gentile Angelo,
per uscire da questo suo stato di prostrazione è importante che per gradi Lei si attivi per il suo benessere. Inizi col fare le analisi cliniche che già sa di dover fare, se indugia, la sensazione di malessere con se stesso per forza di cose aumenta, in quanto la parte di Lei che vuole uscire dall'impasse e guarire la porterà ad aumentare lo stato di agitazione. C'è qualcosa in Lei che vuole essere ascoltato, forse si sta trascurando da troppo tempo ma non per questo Lei è per forza malato. Andando in ospedale e sentendosi a disagio (molto fisico come disagio...) è come se Lei sentisse che non ascolta le sue priorità. Le priorità di ognuno di noi sono principalmente con noi stessi. Dunque, piano piano faccia tutti quei passi verso il benessere e se riscontra che è perfettamente sano, curi con efficacia la sua ansia rivolgendosi ad uno psicologo psicoterapeuta nella sua città.
Se è di Roma può contattarmi per una consulenza psicologica per fare il punto della situazione.
Cordialmente

Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Psicologo a Roma

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25 FEB 2013

Buonasera,
effettivamente la sua confusione traspare anche da quanto scrive, non c'è una situazione specifica che la prova, pensa che è sempre agitato e confuso; l'accertarsi con esami medici perchè è spesso raffreddato fa bene, per il resto se è debilitante il suo stato di confusione e agitazione potrebbe rivolgersi a uno psicologo per dei colloqui.

Anonimo-122284 Psicologo a Roma

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25 FEB 2013

Gentile Angelo,
sicuramente le consiglierei degli esami medici per escludere qualunque patologia organica, vada dal suo medico curante e gli spieghi la sua situazione facendosi consigliare. In secondo luogo non escluderei comunque di intraprendere una psicoterapia che l'aiuti a fare chiarezza sui suoi stati di confusione e che le possa dare delle indicazioni su come gestirli nel momento e successivamente. Le malattie organiche non possono mai essere scisse dallo psicologico in quanto la loro insorgenza deriva da un incrocio tra cause genetiche e fattori contingenti, inoltre il calo delle difese immunitarie che lamenta (sono sempre raffreddato) e molto spesso collegato allo stress.
Cordiali saluti
Dr.ssa Federica Parri

Dott.ssa Federica Parri Psicologo a Trieste

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25 FEB 2013

Gentile Angelo,
gli approfondimenti medici e le analisi possono essere sicuramente di aiuto nel definire o escludere che si tratti di una causa organica; da quanto scrive sarei però portata a ritenere coinvolta una forte componente emotiva e quindi psicologica, che potrebbe approfondire e gestire al meglio con l'aiuto di un professionista psicologo e psicoterapeuta. Se lo desidera resto a sua disposizione per valutare questa opportunità. Un cordiale saluto, dott.ssa Lucia Mantovani, Milano

Dott.ssa Lucia Mantovani Psicologo a Milano

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25 FEB 2013

Caro Angelo,
dovresti fornire più elementi...ad esempio...cosa intendi esattamente e concretamente per confuso?
A cosa pensi prima di entrare in Ospedale? Ti capita di provare le stesse sensazioni in tutti i luoghi chiusi o solamente in alcuni luoghi e con alcune persone?
Credo nella forte possibilità si tratti di ansia...magari recati dal medico curante e spiegagli la situazione ma senza allarmismi....
Resto a tua disposizione
Cordiali saluti
Dott,ssa Maria Luana Cesarea Negro

Dott.ssa Maria Luana Cesarea Negro Psicologo a Morciano di Leuca

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25 FEB 2013

Salve Angelo...
Comprendo la sua preoccupazione e credo che chiedere un confronto, così come Lei fa scrivendo in questo sito, sia un passaggio importante che fa verso se stesso e verso la "soluzione" di uno stato di malessere che le crea disagio e sofferenza. Le sensazioni che ci descrive potrebbero essere compatibili con una sintomatologia legata allo spettro ansioso, ma credo che sia necessario che lei si rivolga ad un collega (psicologo, psicoterapeuta), in modo da poter avere uno spazio d'ascolto e di confronto che le consenta di comprendere meglio il suo malessere, di dargli un significato differente e soprattutto di affrontarlo e risolverlo.
Il primo passo l'ha fatto scrivendo qui.....prosegua il cammino.... Sono sicura che ne varrà la pena.
Affettuosamente.
Dott.ssa Stefania Corda

Dott.ssa Stefania Corda Psicologo a Cagliari

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25 FEB 2013

Ciao Angelo, ho già risposto al tuo quesito, ma non riesco a trovare la mia risposta e, visto che non ho un buon rapporto con la tecnologia, ho deciso di riscrivere.
Il tuo problema è per te molto invaidante, lo noto dalle tue parole che fanno sentire il disagio che tu provi.
Io ti consiglio vivamente di consultare uno psicologo, forse anche prima di intrapprendere un percorso diagnostico a livello medico (tu parli di analisi....) per evitare di sprecare denaro e tempo.
Per poter essere più preciso, avrei bisogno di più informazioni, ma già il fatto che chiedi aiuto, dimostra che sei sulla buona strada. A volte chi vive la tua situazione non pensa allo psicologo ed inizia un pellegrinaggio infinito verso vari specialisti.....
Per ora ti mando un abbrccio.
Rimango a tua disposizione
Dr.Francesco Riccardi - Pesaro

Studio Dr. Francesco Riccardi Psicologo a Pesaro

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25 FEB 2013

Caro Angelo, fermo restando che le analisi del sangue possono sempre essere utili per escludere eventuali disfunzioni o carenze chimico-organiche, credo che il tuo disagio possa rientrare in un disturbo su base ansiosa la cui origine può essere rintracciata solo attraverso un percorso di psicoterapia. In bocca al lupo! dott.ssa S. Orlandini

Dott.ssa Sabina Orlandini Psicologo a Torino

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25 FEB 2013

Salve Angelo, dalla tua breve lettera mi sembra di capire che i disagi che descrivi durano da anni; ultimamente sembrano peggiorati?Cerca di capire da dove derivano, quali origini hanno, magari con l'aiuto di un professionista. Spesso lievi difficoltà, se trascurate, possono divenire molto limitanti nella vita delle Persone.
saluti
dott.ssa Carmela Di Blasio

Dott.ssa Di Blasio Carmela Psicologo a Pescara

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25 FEB 2013

Salve Angelo,
probabilmente quello che descrive è uno stato di ansia che sta diventando stressante e continuativo.
A ciò è probabilmente collegato il fatto che il suo stato di salute (raffreddore) sia precario.
Solitamente il disturbo di ansia generalizzato può (e deve) essere affrontato attraverso una riorganizzazione di alcuni aspetti della propria esistenza che si possono fare anche attraverso pochi incontri psicoterapeutici. Provi a fare un colloquio di consulenza con un collega della sua zona e gli esponga in maniere chiara il suo problema. In bocca al lupo.
Dr. Montenero Alessandro. Rimini.

Dr Alessandro Montenero Psicologo a Rimini

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25 FEB 2013

Salve, la fissazione potrebbe essere a mio avviso la chiave di lettura della sua situazione, chi più immagina cose negative più costruisce una sensazione di disagio e sofferenza. Che cosa attiva questo processo, andrebbe conosciuto bene, per poterlo risolvere. Il raffreddore perenne potrebbe dipendere si dal suo basso tono dell'umore, data la circostanza, come da una allergia alla polvere ad esempio o al pelo di animali domestici, credo che due parole con il suo medico in riferimento alla rinite non possano che esserle profique.
Se le fosse possibile cerchi uno psicologo con cui parlare e affrontare questo momento di difficoltà.
Saluti
Dr. Cristian Sardelli

Cristian Sardelli Psicologo a Firenze

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25 FEB 2013

Buongiorno Angelo, ciò che descrivi potrebbe essere compatibile con un quadro di ansia, ma come capisci bene ci sarebbero tante cose da approfondire...
Non hai detto se hai un lavoro e se questo ti gratifica, cosi come non hai raccontato se hai una storia d'amore, e come sono le tue amicizie... Sono fattori importanti nella vita di una persona... Hai motivi di ansia e preoccupazione, es. Genitori anziani di cui ti occupi?
Io ti consiglio innanzitutto di andare dal tuo medico di base e parlarne con lui, e' importante escludere patologie organiche; se e' tutto a posto, potresti recarti da uno psicologo per comprendere meglio questi sintomi a cosa sono legati... Capire l'origine delle nostre difficolta' e' il primo passo per superarle, in bocca al lupo!
Dott.ssa R.M. Scuto

Dott.ssa Rosa Michela Scuto Psicologo a Pontedera

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25 FEB 2013

Egregio signor Angelo,
agitazione, confusione con associata sintomatologia organica sono quadri molto frequenti in psicopatologia. Si tratta di un disturbo clinico diagnosticabile? si tratta di un problrema subclinico, comunque disturbante? Sono solo sintomi spiacevoli passeggeri non associabili a nulla di definito? Solo una accurata valutazione clinica con esami psicodiagnostici e una approfondita raccolta anamnestica potrà chiarire la sua situazione attuale allo scopo di trovare una definitiva soluzione di salute per vivere decisamente meglio. Ciò presso lo studio di uno psicoterapeuta, la figura professionale pertinente a risolvere problematiche da lei lamentate che riducono il suo benessere.

dr paolo zucconi, psicoterapeuta e sessuologo clinico a Udine.

Dr. Paolo G. Zucconi (sessuologia clinica & Psicoterapia) Psicologo a Udine

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25 FEB 2013

Caro Angelo,
quello che descrivi è sicuramente molto difficile per te e comprendo le tue preoccupazioni. Non spieghi da quanto tempo hai questi disagi, nè cosa fai nella vita e quali situazioni vivi nella quotidianità. Sicuramente puoi rivolgerti al tuo medico di famiglia e parlare serenamente con lui di questa situazione, lui saprà indicarti se sono necessari degli accertamenti medici, delle analisi, come dici anche tu, o se sarebbe meglio rivolgersi ad uno psicologo con il quale parlare e confrontarti su questo periodo della tua vita così particolare.
Resto a tua disposizione e ti faccio i miei auguri.
Dott.ssa Marika Fellini . Pinerolo (TO)

Marika Fellini Psicologo a Pinerolo

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25 FEB 2013

Caro Angelo,
dalle sue parole si potrebbe ipotizzare un problema d'ansia, tuttavia sarebbe utile indagare quando e quanto spesso le capita di sentirsi confuso ed agitato, come meglio potrebbe definire questo disagio che sente e questo non sentirsi più se stesso. Alcune volte i sintomi ansiosi emergono in reazione a qualche evento importante recentemente accaduto, a qualche cambiamento. Potrebbe forse ricondurre l'inizio di questo malessere ad un periodo particolare della sua vita? Un consulto con uno psicologo o psicoterapeuta, potrebbe aiutarla ad inquadrare meglio la situazione e a far luce su quanto le accade. L'orientamento cognitivo comportamentale sembra fornire ampie risorse per la risoluzione dei disturbi d'ansia, anche con percorsi di durata medio-breve.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Chiara Francesconi

Anonimo-127163 Psicologo a Fano

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25 FEB 2013

gentile Angelo,
i sintomi che riporta sono di tipo ansioso, bisognerebbe capire se è stato tendenzialmente sempre "agitato" o il problema si è manifestato in seguito a circostanze particolri. E' opportuno fare esami medici, per escludere la componente fisica. L'ansia è un disagio molto comune e con trattamenti mirati può essere ridimensionata.
Un saluto
dott.ssa Cristina Mencacci

Dott.ssa Cristina Mencacci - Psicologa - formata in Terapie Brevi Psicologo a Perugia

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25 FEB 2013

Caro Angelo, leggo con attenzione il tuo quesito e sento forte il tuo stato di malessere e me ne dispiaccio molto. Per poterti aiutare in modo corretto servirebbero più informazione su di te, sulla tua storia e sull'insorgenza del tuo disagio. Ti consiglio vivamente di contattare uno psicologo, evitando inutili farmaci o esami, che potrebbero comportare uno spreco di soldi ed un ritardo della soluzione.
In bocca al lupo.
Resto a tua disposizione.
Ciao
Dr.Francesco Riccardi

Studio Dr. Francesco Riccardi Psicologo a Pesaro

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