aggiornamento
Salve vi scrivo di nuovo per chiarire alcuni aspetti della mia precedente richiesta.
Preciso che il mio ragazzo ha iniziato a manifestare problemi di eiaculazione precoce già alcuni anni prima della nostra relazione. Egli dice che quando era adolescente e si masturbava non aveva questo problema o forse lo aveva ma meno accentuato ad un certo punto le cose sono degenerate, ma non sa riferire se questo sia stato associato a qualche evento. E' un bellissimo ragazzo ma forse per questo suo problema ha sempre avuto un po' di difficoltà ad avere relazioni. Prima di me non ha mai avuto relazioni importanti e durature, solo occasionali. io sono la sua relazione più importante e lunga (ora ha 31 anni). Dice che le ragazze gli sono sempre piaciute da morire e lo hanno sempre eccitato molto e odia che anche per scherso gli si dica che è gay. Per i suoi modi gentili e premurosi e perché non è mai stato fidanzato alcune persone hanno pensato che fosse gay in passato. Ha sempre avuto paura di non trovare la compagna per lui, ma sostiene che io lo sono. Preciso che il suo problema di eiaculazione precoce con me è andato migliorando... ora le sue prestazioni sono di durata direi normale eccetto particolari situazioni (es. non ci vediamo per più di una settimana). Per quanto riguarda il problema di erezione invece questo è comparso con me... forse l'idea di dover contenere le sue eiaculazioni blocca la sua libido... non so, e non lo sa neanche lui a quanto pare.
Ad ogni modo so che ce la sitamo mettendo tutta per superare questo problema e non considero questo problema come un "suo" problema... so che è un "nostro" problema. Vorrei solo essere più forte, aiutare lui e me di più. Vorrei non farmi prendere da crisi di pianto e invadere dalla frustrazione, mantenere il sorriso quando le cose non vanno rapporto dopo rapporto mi fa male nel profondo. Ma so che le mie lacrime distruggono il suo ego. L'altro giorno mi ha detto "vedere la propria ragazza piangere così è la cosa peggiore che possa accadere ad un uomo!"
Io voglio uscire da questa situazione e voglio farlo con lui, voglio aiutarlo e voglio aiutare me stessa. Come posso essere più forte e paziente? ho provato a chiedere al mio psicologo e lui non mi ha saputo dare una risposta, mi ha detto che la risposta la devo trovare da sola, che se questo è quello che voglio lo posso fare ma la strada giusta devo trovarla io. Io non so se sono così forte, forse ho bisogno di qualche consiglio per iniziare a trovare la strada della pazienza e dell'accettazione fino a che il problema non si risolve.