Sin da quando ero piccolo intorno ai 12/13 non ho mai avuto molti amici a causa del mio carattere timido , avevo paura di allontanarmi dai i miei genitori e quindi mi sono chiuso in famiglia restando sempre a casa a giocare al computer o altro . Alle superiori i primi due anni anche li sono stato escluso ma poi dal terzo in poi mi sono fatto amicizie sia a scuola che fuori ma in seguito nel quarto anno si sono rivelate no. Vere ed ho deciso di abbandonarle tutto questo si è verificato anche con le ragazze non riesco a trovarne una giusta che mi paiccia addirittura mi sono rinchiuso in palestra ero ho raggiunto un fisico scultoreo però anche adesso non è cambiato nulla e mi trovo all’ultimo anno di superiore solo con qualche amico ma qundo ci esco i week end mi sento diverso perché non condividono i miei interessi e non riesco a trovare persone con cui stia bene ed poi il non avere una ragazze mi fa molto deprimere perché non trovò una risposta a tutto questo sono un ragazzo con lineamenti abbastanza belli con un aspetto curato. La cosa che mi tormenta di più è non avere una risposta a tutto questo
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28 NOV 2017
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Il carattere, la capacità di socializzare, quello che si trasmette oltre l'aspetto fisico sono importanti nello strutturale una relazione d'amicizia quanto d'amore. Spesso si è bloccati in atteggiamenti ripetitivi e caratteristiche familiari che non giovano a costruire nuove relazioni per questo è necessaria una terapia psicologica che aiuti ad indossare nuove lenti con cui leggere la realtà circostante e rivalutare se stessi.
Se ha bisogno mi scriva pure in privato.
28 NOV 2017
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Caro Marco, la fase adolescenziale che stai attraversando da un pó di anni porta fisiologicamente a sentirsi a volte insicuri, a non piacersi, a non trovarsi sempre bene con gli altri....da come ti racconti, peró, mi sembra ci sia altro oltre ad una "normale" crisi. Arriva tutta la difficoltâ a relazionarti agli altri, il malessere perché ti senti solo e diverso, la fatica che fai per modellare il tuo corpo che nonostante ció non ě esattamente come vorresti....un percorso di sostegno psicologico puö essere un buon punto di partenza per lavorare sulle tue difficoltâ, ma soprattutto per scoprire le tue risorse e tirarle fuori, acquisendo pian piano sempre piú fiducia in te stesso. Cerca un professionista che a pelle ti ispira fiducia e buttati in questo bellissimo viaggio alla scoperta di te, sono sicura che ce la farai! Un abbraccio, dott.ssa Daniela Cannisträ
28 NOV 2017
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Carissimo, io penso che la sua adolescienza, vissuta un po per conto suo, le abbia dato una maturità che i suoi coetanei non hanno non deve vedere la sua diversità rispwtto a loro in maniera negativa, anzí. Cerchi di vedere la cosa in maniera positiva. Tutto ciò, però le ha fatto capire che può star bene anche da solo e questo se da una parte le fa bene, dall'altra la mette nella condizione di essere esigente con le persone che conosce Forse per questo non riesce a ad avere subito dei rapporti di amicizia come li vorrebbe lei. Gli altri suoi coetanei forse, si accontentano. La cosa che mi sento di dirle è di essere meno pretenzioso. Le persone non possono essere come noi le vogliamo o come ce le siamo immaginate. Immagimare e aspettarsi qualcosa dagli altri, ci porta inevitabilmente alle delusioni. Lei scrive di aver abbandonato degli amici perché non gli riteneva adeguati. Le chiedo: cosa avevano di inadeguato? Cosa si aspetta da un'amicizia e da una donna, invece? Bisogna avere una certa esperienza nei rapporti per accettare le persone per quello che sono e saper apprezzarne difetti e lati positivi che comunque hanno tutti . Inoltre, non dimentichi che le relazioni si costruiscono, non vengono da se. Cosa ha fatto lei per costruirne qualcuna?
Resto a disposizione. Cari saluti.
Dott.ssa Barbara De Luca
28 NOV 2017
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Caro Marco,
L'adolescenza è un momento molto delicato, dove oltre a cambiamenti fisici avviene la costruzione della propria identità. Può accadere che una bassa autostima non facendoci sentire a proprio agio con noi stessi non permetta neanche la riuscita di relazioni con i coetanei. Un supporto psicologico ed eventualmente una terapia sono sicuramente utili per andare ad indagare da dove proviene questa difficoltà a relazionarsi con gli altri. Spesso le relazioni con i genitori incidono su quelle future, mettendo in moto meccanismi simili. Poter riflettere sui diversi ambiti relazionali che hai sperimentato può esserti d'aiuto anche ad attivare meccanismi funzionali. Molte persone devono affrontare percorsi simili al tuo, con la possibilità di scoprire parti di sé lasciate fino a questo momento da parte. Ti auguro un buon percorso
Resto a disposizione,
Dr.ssa Muzio Sara
