Adolescenza o disturbo oppositivo provocatorio?
Salve,
mio figlio ha 14 anni e frequenta la terza media. I risultati scolastici sono discreti, il comportamento in classe è sufficientemente rispettoso nei confronti di insegnati e coetanei. Ai colloqui mi viene sempre detto che è molto intelligente, che potrebbe fare e dare di più, ma la verità è che non ne ha voglia.
Un'osservazione fattami in occasione di un recente colloquio mi ha però preoccupata: mi è stata consigliata la consulenza di uno psicologo con queste parole "lui è un combattente, a volte oppositivo e polemico e avendo io un figlio con questo disturbo le consiglio di farsi aiutare e di aiutarlo a stare meglio".
Io e il padre siamo separati da 11 anni, ed è da almeno 12 anni che ci facciamo aiutare da psicologi e pedagogisti, un po' a causa della separazione e un po' per nostra esigenza personale, quindi non siamo estranei alle problematiche dell'adolescenza.
Come si fà a sapere se questi comportamenti oppositivi rientrano nel fisiologico bisogno di individuazione (come già ci è stato spiegato), o se possono essere sintomo di un disturbo più complesso?
Io e il padre ne abbiamo già parlato e onestamente nostro figlio ci sembra sereno. Polemico e sempre alla ricerca del limite, qualche bugia, ma nulla di più.
Grazie in anticipo per l'aiuto,
Cordiali saluti.
.