Adolescente con qualche problema.

Inviata da santini claudio · 13 set 2012 Psicologia infantile

Buona sera, ho una figlia 14 enne, ha frequentato la 3° media ed essendo una ragazzina sensibile e un po' timida ha avuto problemi scolastici nei rapporti con gli altri, si è chiusa, attualmente evita di uscire si e' cambiata colore ai capelli (da castano chiaro a marrone scuro) non si accetta anche per il colore degli occhi (azzurri), a Febbraio ha lasciato la pallavolo (ha fatto fatica ad inserirsi perche' tranne un' amica di scuola non conosceva le altre).
Secondo me si sente rifiutata per il suo aspetto (oltretutto carina) mentre invece penso sia il suo carattere che tende ad isolarla, esce molto poco e rifiuta anche di uscire con noi, cosa che non ha mai fatto fino ad alcuni mesi fa. Ho scoperto a inizio anno che non accettava il suo colore dei capelli e degli occhi forse perche' qualche amica o compagna l' ha derisa o ha fatto commenti su di lei (forse anche per invidia) essendo una ragazzina evidentemente poco sicura di se' ed emotiva ha sviluppato questi problemi. Ora deve iniziare la 1° superiore ed e' preoccupata dalle nuove compagne che potra' avere in classe, dimenticavo che a Giugno prima dell' esame(anche in questo caso era molto agitata e preoccupata anche per dover parlare davanti a 5/6 insegnanti) avevamo notato la mancanza di capelli, poi ho scoperto che li toglieva lei quasi senza accorgersene non so se per un tic o perche' non si accettava. A volte dice che gli piacerebbe vivere nel nord Europa perche' li sono tutti biodi e con gli occhi azzurri come lei, evidentemente non si e' sentita accettata o ha avuto problemi relazionali, grazie, saluti.

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Miglior risposta 14 SET 2012

Gentile utente,
Sua figlia è entrata in una fase molto delicata ed estremamente complicata della sua vita, l'adolescenza, un periodo di notevoli trasformazioni sia a livello fisico che psicologico, in cui spesso non ci si accetta per ciò che si e si cerca di somigliare alla "massa"! Ritengo sia utile sviluppare un dialogo all'interno della famiglia per cercare di capire le motivazioni che spingono Sua figlia ad isolarsi. Il fatto che la ragazza si strappi/tolga i capelli potrebbe riferirsi ad un di disturbo del controllo degli impulsi chiamato tricotillomania. Le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo dal vivo, per una valutazione attenta della situazione.
Buona vita
Dott.ssa Rita Manzo

Dottoressa Rita Manzo Psicologo a Santa Maria Capua Vetere

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17 SET 2012

Gentile Sig. Claudio, sua figlia sta vivendo uno dei periodi più critici della propria esistenza: l'adolescenza. E' un periodo molto difficile perchè sua figlia sta facendo i conti con un corpo che è cambiato. Non è più una bambina, ma non è ancora adulta. E' importante che lei come genitore si sia accorto delle difficoltà di sua figlia, infatti il ritiro sociale, il fatto che si strappi i capelli sono segni che fanno pensare ad un disagio che richiede l'aiuto di uno psicologo. Rifletta su come proporglielo affinchè sua figlia non lo viva come un'imposizione.
Cordiali Saluti
Dott.ssa Iolanda Pappalardo

Dott.ssa Iolanda Pappalardo Psicologo a Milano

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17 SET 2012

Gent.mo Claudio,
comprendo la sua preoccupazione da padre, comune a molte famiglie con figli adolescenti. Questo periodo mette alla prova un po' tutti: gli adolescenti in primo piano, che sono alla ricerca del loro IO, della loro personalità, ma anche i genitori che spesso non riconoscono più i loro figli. é questo un momento pieno di trasformazioni, fisiche, psicologiche, emotive, sociali: allora ecco i nostri figli tingersi i capelli, fare i buchi all'orecchio, vestirsi tutti allo stesso modo...Loro per primi si guardano allo specchio e si chiedono "Chi sono io?" ! Sentono a volte la necessità di "prendere le distanze" dalle figure genitoriali per cercare nuovi modelli da seguire e conformarsi al gruppo dei pari. Tale presa di distanza, che a volte sfocia in forti conflitti tra genitori e figli adolescenti, risulta però indispensabile, in quanto devono trovare il loro posto nella società, nel gruppo dei pari, e per farlo devono uscire dal gruppo familiare.
Spesso i genitori si dimenticano di quando erano adolescenti a loro volta: è fondamentale invece riportarlo alla memoria, magari anche raccontando ai nostri figli le nostre "marachelle" adolescenziali, i nostri primi amori, le prime esperienze; in tal modo offriremo noi per primi a loro uno spazio in cui sapranno di potersi fidare, in cui potersi raccontare, in cui aprirsi. Come genitori infine dovremmo essere capaci di lasciare andare i nostri figli, lasciarli sperimentare, provare, sbagliare, mettersi in gioco, prendere il volo... magari osservando da lontano, rispettando i loro spazi e i loro momenti. Naturalmente sempre con un occhio vigile!
Cordialmente
Dott.ssa Valentina Segato

Dr.ssa Valentina Segato Psicologo a Trieste

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17 SET 2012

Gentile utente,
la risposta a questa sua preoccupazione è evidentemente troppo lunga e articolata. Da una parte c'è una preadolescente in pieno cambiamento e dall'altra una mamma con tanta preoccupazione.
Se interessata può contattarmi tramite e mail o tramite telefono, per poter fissare un incontro che ci permetta di affrontare la problematica in uno spazio più adeguato e più protetto.
Dott.ssa Marianna vallone. Roma.

Marianna Vallone Psicologo a Modena

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14 SET 2012

Buonasera Claudio,

14 anni è un'età in cui si comincia a fare i conti con questo genere di aspetto di vita: insicurezza timidezza, relazione con il gruppo dei pari, accettazione di sè. Quindi mi vien da dire fisiologico in parte; dall'altra parte la modalità con cui si affronta la pubertà e l' inizio dell'adolescenza può certamente variare ed è soggettivo. Le motivazioni legate al suo comportamento possono essere davvero varie; se lei nota dei cambiamenti comportamentali è anche legato al fatto che non è piu' una bambina, quindi potrebbe cominciare ad essere interessata a qualcosa di esterno alla famiglia (questo per colmare un dubbio sul perchè non voglia uscire con i genitori come in passato).
In adolescenza si combatte spesso con i problemi di accettazione, perchè è il primo cambiamento significativo che una persona vive; comincia ad affacciarsi ad un mondo che non è solo quello protettivo che garantisce la famiglia, bensì la società con tutto ciò che comporta.
Buona fortuna

Dott.ssa Roberta De Bellis Psicologo a Gallarate

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14 SET 2012

Gentile signora l' aspetto di sua figlia si discosta da quello dei suoi genitori?
Non capisco perchè il colore dei capelli e degli occhi possa diventare un disturbo a tal punto. Sicuramente la forma di reclusione in cui si è ritagliata sua figlia andrebbe esplorata con impegno e con serietà.
Consiglierei un incontro familiare con un terapeuta di famiglia.

Dott.ssa Silvia Rotondi Psicologo a Roma

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14 SET 2012

Caro Claudio,
immagino quante domande si pone in questo periodo, vedendo il cambiamento di sua figlia. Un cambiamento improvviso mi pare di comprendere. Sua figlia è come se si fosse ritirata dal "mondo", non esce, ha smesso pallavolo, ed evita le relazioni. L'adolescenza è un periodo delicato e faticoso per ogni persona, ancor di più se la persona è molto insicura e timida. Consiglio di contattare un collega a lei più vicina, al fine di poter aiutare sua figlia ad esprimere le sue paure, delusioni, cosicchè possa questo bel fiore schiudersi ed aprirsi al mondo.
Un caro saluto
Dr. Elisabetta Bellagamba

Dr.ssa Elisabetta Bellagamba Psicologo a Castiglion Fiorentino

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14 SET 2012

Buongiorno gentile Claudio,
ho letto attentamente la sua richiesta e noto la sua preoccupazione ma anche l'attenta osservazione che voi genitori avete nei confronti della vostra figliola, questo è molto positivo e un atteggiamento di ascolto emozionale può diventare un punto di forza nella comunicazione della vostra famiglia. Il mondo visto dagli adolescenti è un mondo a tinte forti e questo si estende anche nel rapporto che hanno con se stessi, sospesi tra infanzia e età adulta, e con gli altri compagni della stessa età. Comprendere vostra figlia significa anche accettare che vive un'età complicata ma se il disagio di sua figlia è velato da un surplus di ansia - come sembrerebbe visto lo strapparsi i capelli - vi consiglio di rivolgervi voi genitori in prima battuta ad uno Psicologo Psicoterapeuta di persona per valutare un sostegno alla genitorialità ed eventualmente, con calma e delicatamente, coinvolgere la giovane negli incontri di sostegno psicologico.
Cordialmente
Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta

Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Psicologo a Roma

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