Salve, sono un ragazzo di 20 anni e sto vivendo un momento molto particolare. Sono quasi 5 mesi che soffro di ansia e attacchi di panico che stanno influenzando non poco il mio essere. Non riesco ad accettare l'idea che dovrò morire, vivere, sforzarmi di trovare un lavoro, creare una famiglia e abbandonare tutto e tutti. A detta di molti, sono anche ipocondriaco in quanto al primo segno che da il mio corpo penso al peggio e che mi resta poco. Sono uno studioso, e i risultati universitari lo dimostrano ma ciò nonostante ne provo poca gioia. Sono sempre triste: la situazione economica della mia famiglia non è delle più fecili nonostante non mi manchi nulla...ma soprattutto perché non riesco a trovare una ragazza a cui piaccia...non c'è mai stata e a differenza di tutti i miei amici e coetanei non ho avuto nessuna delle esperienze che di solito si hanno con una ragazza. Inoltre ho dovuto affrontare l'idea che la vita possa finire da un momento all altro quando è morto in un incidente stradale il fratello di un mio amico a 27 anni...difficile da accettare.
Ho provato a trovare risposte nella bibbia e, a dire il vero, mi hanno aiutato molto..ma per accettare queste risposte bisogna accettare l'esistenza di Dio...la bibbia da risposte a tutto..ma qui dice di avere fede ed io al momento non credo di essere in grado di fare questo balzo avendo sempre avuto una mente votata al metodo scientifico. Cerco consigli e pensieri sulla mia situazione. Se sono il solo e come fare per vivere al meglio. Grazie
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29 SET 2016
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Giuseppe,
effettivamente sei ipocondriaco, pessimista e con un tratto depressivo nella tua personalità ma per queste cose non sei affatto solo bensì molto ben accompagnato.
Quanto all'accettare l'idea della morte, essa è strettamente connessa all'idea della vita.
Infatti non c'è nascita e non c'è vita senza morte ma personalmente penso che valga comunque la pena di esserci essendone contenti e tutelando la nostra salute per quello che è possibile. Penso anche che, dal momento che ci siamo, ognuno deve fare la propria parte lasciando qualcosa di positivo (fosse anche solo un ricordo) perchè questo è il senso della vita e il destino dell'uomo.
Per i tuoi problemi di ansia psicosomatica ed attacchi di panico, dovresti iniziare una psicoterapia preferibilmente cognitivo-comportamentale.
Hai fatto comunque bene a cercare risposte anche nella Bibbia pur essendo un sostenitore del metodo scientifico.
Infatti non è detto che le scoperte scientifiche debbano escludere l'esistenza di Dio e ci sono fior di scienziati credenti.
Se anche la vita sulla Terra fosse un frutto del caso, la fede oppure la speranza nel soprannaturale può aiutare a vivere meglio.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
27 SET 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Giuseppe,
No, non è il solo. Alla sua età ci sono diverse persone che non hanno lavoro, non hann una ragazza e soffrono di ansia e attacchi di panico.
Visto che si reputa uno studioso, forse potrebbe cercare di dare un po' più credito agli esami medici, se ne ha fatti e se escludono patologie organiche. Provi a rivolgere la sua attenzione ad altro che non siano il suo corpo o il dover creare una famiglia (non è detto che ciò debba per forza accadere o che debba accadere in breve tempo).
Per la questione lavorativa, cerchi di capire quali sono le sue attitudini e cosa le piacerebbe fare, in modo da trovare un lavoro piacevole, che la gratifichi e che lei non sente come un peso.
In generale la invito poi a cercare la sua vita al meglio, cercando di trovare o recuperare tutte le cose positive che la vita può offrirle, i piccoli momenti di gioia quotidiani (che potrebbero essere anche cose molto semplici come una passeggiata all'aria aperta ammirando i colori dell'autunno, sorseggiare una buona tazza di tè, guardare in tv il suo programma preferito, uscire con gli amici).
Nessuno di noi sa quanto tempo gli è concesso di stare su questa terra, ma la cosa più importante credo non sia la quantità o la durata, piuttosto la qualità, cioè il capire come vivere un'esistanza piena, serena e realizzata, per se stessi e non per delle imposizioni che ci vengono dagli altri o dalla società.
Per l'ansia e gli attacchi di panico, si rivolga a uno/a psicotetapeuta della sua zona: solitamente si possono risolvere e superare anche con poche sedute.
Le auguro tutto il meglio.
