Accettare la figlia della mia compagna

Inviata da Rossella · 13 set 2013 Terapia di coppia

Ho 41 anni e da un anno frequento una donna di qualche anno più giovane che ha alle spalle un matrimonio fallito da cui ha avuto una bella bambina, che ora ha 4 anni.
In tutto questo tempo mi sono legato moltissimo a questa donna pur non vivendo con lei la quotidianità della mia vita,delle amicizie e delle sue, a cuasa della mia paura ad avvicinarmi e a creare un legame con la figlia.
Vorrei stare con lei, chiederle di venire a vivere con me, vorrei un figlio da lei, ma la presenza della figlia mi blocca in tutto questo e mi impedisce di vivere una storia alla luce del sole, come lei vorrebbe e come si merita.
Non so che fare,se non lasciarla andare e desiderare per lei tutto il bene del mondo.
E' giusto tutto questo??
Posso fare qualcosa per cambiare questo mio blocco?
Mi sento un uomo senza palle!!
Luca

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Miglior risposta 19 SET 2013

Gentile Luca,
è vero che lei non è il padre biologico, ma questo non significa che non debba almeno in parte svolgere la funzione educativa/genitoriale. L'attaccamento tra figli e genitori acquisiti ha un'importante valore nella creazione di un legame funzionale. Chiaramente non avendo la patria potestà sulla piccola non può prendere alcune decisioni da solo, queste devono necessariamente essere concertate dai genitori biologici, che pur essendo separati, continuano a svolgere il loro ruolo (anche a distanza).

Cordiali saluti,
Dott. Giuseppe Del Signore - Psicologo Viterbo

Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo a Viterbo

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18 SET 2013

ringrazio tutti per le risposte che mi sono state date!!!
Il mio blocco credo derivi dal fatto che questa bambina non la sento mia, sento che non avrò mai la libertà di comportarmi con lei come vorrei e come farei con mia figlia. in più c'è il fatto che, il padre di questa bambina, seppur lontano fisicamente, potrebbe sempre far pesare una frase o un rimprovero che posso fare alla piccola..... è il padre e potrebbe non condividere le cose che dico alla figlia.
Se la piccola fosse più grande, più indipendente, sicuramente avrei molti meno problemi a vivere la mia bella storia con la mamma!!!
E' un ragionamento sbagliato il mio??

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17 SET 2013

buongiorno Luca
la relazione con un partner che ha già un figlio è un po' più complicata ma non impossibile. forse la figlia della sua compagna rappresenta per lei qualcosa che la blocca, come ha giustamente intuito.
le consiglio di ricolgersi ad una psicologa della sua zona per approfondire e superare tale problematica.

cordiali saluti
dott.ssa Manuela Vecera

Dott.ssa Manuela Vecera Psicologo a Torino

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17 SET 2013

Gentile Luca,
i suoi timori sono assolutamente comprensibili. Secondo lei come nasce questo blocco nei confronti della bambina? Ne ha parlato con la sua compagna? Ci sono altre difficoltà nel vostro rapporto?

Cordiali saluti,
Dott. Giuseppe Del Signore - Psicologo Viterbo

Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo a Viterbo

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17 SET 2013

Gentile Luca,
in una situazione come la sua, avere dubbi e piccole incertezze è assolutamente normale.
Si dia del tempo e provi a conoscere questa bambina nella quotidianità di tutti di giorni, condividendo esperienze ed emozioni.
Si riservi inoltre l'opportunità di uno spazio di riflessione e di elaborazione di quanto le sta accadendo con uno psicologo nella sua zona.

Un caro saluto
Dott.ssa Raffaella Orlando

Dott.ssa Raffaella Orlando Psicologo a Napoli

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16 SET 2013

Gentile utente,
ci ha spiegato il blocco (la figlia della compagna) ma non il motivo di questo.
Che cosa è che la blocca? Il blocco è solo suo?
Se viene soprattutto da lei, come sembra dallo scritto, dovrebbe lavorarci.
La sua compagna ha avuto una vita relazionale precedente a lei, che ha generato un bambino. Questa bambina è il frutto dell'amore con un'altra persona. E' questo che la frena?
Teme il futuro? Guardi che le famiglie allargate sono sempre più una consuetudine nella struttura sociale attuale. Esse possono essere altrettanto efficienti nella cura dei figli e nel benessere dei membri di una famiglia "tradizionale".

Restiamo in ascolto

Dr Mori Francesco Psicologo a Siena

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16 SET 2013

Sig. Luca ciò che le consiglio prima di prendere una decisione è provare a contattare uno psicologo con cui confrontarsi sulla sua difficoltà ad avvicinarsi alla figlia della sua compagna, per cercare di capire se il suo blocco ha un significato legato al suo rapporto con l'impegno ed i legami, la paura del rifiuto o altro genere di disagio mascherato. Le situazioni che la vita ci propone sono delle occasioni importanti per capire noi stessi e per comprendere quali aree, prima nascoste, possono essere fonte di disagio e quindi di miglioramento in seguito.
Colga l'occasione per vivere un'avventura nuova alla scoperta di Luca.
Vorrei fare una piccola digressione sul suo modo di descrivere il matrimonio della sua compagna come "fallimentare", dare una connotazione così forte e negativa va indirettamente a colpire anche la persona che lo ha vissuto, invece ritengo che ogni esperienza, anche se conclusa, non si debba ritenere mai fallimentare, ma un momento della propria (o altrui) vita che ci ha consentito di fare un'esperinza importante e capire meglio in che direzione vogliamo che la nostra esistenza vada.
Inoltre non si senta un uomo debole, ma vada a fondo al problema per realizzare ciò che desidera davvero.
Dott. Barbara Michienzi, Roma

Dott.ssa Barbara Michienzi Psicologo a Roma

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16 SET 2013

Gentile Luca,
certamente intraprendere una relazione con una persona che ha già dei figli comporta alcune difficoltà in più, che hanno a che fare con la reciproca accettazione tra questi bambini e il nuovo partner del genitore. La preoccupazione in queste situazioni è naturale, ma se sente che questo la blocca nel pensare e nel desiderare di concretizzare un progetto di coppia più ampio con questa persona, forse è opportuno uno spazio di riflessione e di elaborazione di quanto le sta accadendo con uno psicologo della sua zona. Un cordiale saluto, dott.ssa Lucia Mantovani, Milano

Dott.ssa Lucia Mantovani Psicologo a Milano

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16 SET 2013

Gentile Luca,
Le pongo delle questioni: questa donna, per cui evidentemente prova sentimenti forti, che posizione ha rispetto il fare una famiglia nuova?A cambiare casa?
Inoltre, lei Luca, ha già avuto esperienze di convivenza? Se ha avuto relazioni in passato come le ha vissute? Come nota le domanda sono diverse e sarebbero ancora molte.
Ad esempio potrebbe domandarsi se alza l'asticella delle sue responsabilità nella relazione per poter evitare di mettersi realmente in gioco. Il gioco comporta sempre una parte di rischio e forse è il rischio che evita?
Il rischio per cosa?
Io le suggerisco di comunicare alla sua partner le sue intenzioni e i sui dubbi (se non l'avete ancora fatto).
Un'ulteriore aiuto a inquadrare meglio se stesso nelle sue relazioni, non solo amorose, potrebbe venire da qualche colloquio con uno psicologo.
Se vive vicino a Ferrara posso fornirle anche io un appuntamento.
Rimango comunque a sua disposizione

Dott.re Lorenzetto Claudio Psicologo a Ferrara

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16 SET 2013

Buongiorno Luca, la sua consapevolezza di avere un "blocco" nell'accettare questa bambina è già un passo avanti per poter pensare alla sua risoluzione. Se davvero ama questa donna e pensa di poter costruire con lei un rapporto bello e duraturo, e addirittura pensare di avere un figlio, le consiglio di rivolgersi ad uno/a psicoterapeuta per aiutarla ad analizzare e ad affrontare le paure che le impediscono di accettare ed amare questa bambina. Anche se non è sua figlia, in una futura convivenza, potreste costruire un bellissimo rapporto a cui sarebbe un peccato rinunciare. I bambini hanno tanto bisogno di punti di riferimento stabili, e anche tanto amore da dare. La separazione è per un figlio motivo di sofferenza e insicurezze, ritengo sia possibile e molto positivo per tutta la famiglia che lei, in qualità di compagno della madre, riesca ad instaurare un rapporto soddisfacente anche con la piccola. Auguri!

Dott.ssa Caffarelli Cristiana Psicologo a Santa Maria delle Mole

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16 SET 2013

Caro Luca,
accetare il figlio di un altro non è facile. Non deve sentirsi in colpa e neanchè debole per questo. E'una sceclta sua sè dare una possibilità a questa bambina e di vedere come si sentirà con lei, o lasciare dietro le spale una relazione a cui tiene. Le consiglio di chiedersi sinceramente se veramente vuole stare con questa donna, perchè una volta avuto la risposta dentro di sè, non sarà difficile accetare anche la sua figlia e di amarla come sua.
Buona fortuna

Dott.ssa Stoyanka Georgieva Psicologo a Omegna

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