Abusi

Inviata da Daisy · 15 dic 2020

Ho 29 anni e all’età di 7 anni ho subito abusi da parte del marito di mia sorella, i miei genitori mi avevano mandata a casa di mia sorella per l’estate visto che loro lavoravano, mia sorella lavorava di notte e lui approfittava di questi momenti per molestarmi, non mi ha violentata ma mi toccava, mi obbligava a toccargli i genitali e a volte mi costringeva a baciarlo...ero abbastanza grande per capire che il suo atteggiamento era sbagliato e per sentirmi molto spaventata nonostante lui cercasse di farmi credere fosse la normalità...ho provato a ribellarmi, gli ho morso la lingua e mi sono chiusa a chiave in camera con i miei nipoti di 2 e 4 anni..non ero sicura che fossero al sicuro...quando ho minacciato di dire tutto a mia sorella mi ha detto che sarei passata per bugiarda...a quel punto ho pensato di dirlo a mio padre ma ho tirato le somme, mio padre lo avrebbe Ammazzato di botte e visto che mio padre è sempre stato l’unico che si è occupato di me (mia madre è una persona anaffettiva nei miei confronti, si è sempre occupata solo di mia sorella maggiore) dovevo scegliere se crescere con mio padre accanto o rischiare di restare sola con mia madre...così ho deciso di tacere...a seguito di questo episodio il mio rendimento scolastico è calato, ho iniziato ad ingrassare (pensavo non gli sarei piaciuta da grassa) ero solitaria e depressa, e lo sono stata fino alle superiori quando ho trovato il coraggio di confidarmi con delle ragazze con cui ero riuscita a fare amicizia, il fatto di essere riuscita a parlarne e aver perso peso mi ha fatto pensare di essere riuscita a superare la cosa, ho confidato a mia madre e mia sorella quanto accaduto ma la risposta di mia sorella è stata: “non mi sorprende, l’ho lasciato perché l’ho scoperto a letto con sua cugina di 18 anni (lui ne aveva 34 all’epoca degli abusi su di me)” e Mia madre : “ne fai una tragedia neanche ti avesse violentata”
Quest’ultimo episodio mi ha fatta riflettere forse ha ragione mia madre non avevo diritto di sentirmi come mi sono sentita, perché c’è gente che ha subito sicuramente di peggio quindi a maggior ragione credo di aver o aver dovuto superare la cosa...ma nonostante questo ho il dubbio di non essere riuscita davvero a farlo, a livello sessuale quando il mio compagno mi sfiora i capezzoli mi sento rabbrividire e mi sento a disagio e non sopporto l’idea di ricevere sesso orale, e quando ho scoperto che lui ora ha due figlie ho avuto una crisi di panico, non so se dovrei avvisare la sua attuale compagna o denunciarlo a distanza di così tanti anni e se forse è il caso che vada da uno psicologo perché forse non è poi vero che ho superato la cosa..nonostante nel complesso credo di essere felice e realizzata..

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Miglior risposta 16 DIC 2020

Cara Daisy,
Lei ha tutto il diritto di sentirsi come si è sentita. Ha tutto il diritto di provare i sentimenti e le emozioni che la turbano e l'hanno turbata in passato. Il fardello che ha dovuto portare era troppo pesante, illegittimo e ingiusto.
E' giustissimo legittimare il Suo dolore, ha bisogno di gridarlo a fianco di un professionista che le dia un aiuto a elaborare e liberarsi del dolore che ha accumulato dentro di sè.
Si dia modo di tornare a vivere appieno la Sua vita, come merita.
Le auguro il meglio.
A disposizione.

Dott.ssa Cinzia Moleri Psicologo a Sarnico

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15 DIC 2020

Cara Daisy, Lei ha diritto di sentirsi come si è sentita. E' giustissimo legittimare il Suo dolore. Si dia la possibilità di elaborare, con un percorso psicologico, e liberarsi dai vissuti di sofferenza che porta dentro sè sofferenza non riconosciuta e delegittimata. Si dia modo di ripararli per godere appieno della Sua vita e delle relazioni significative, il più adeguatamente possibile, come merita, scegliendo cosa è giusto fare, per se stessa.
Le auguro tanta buona fortuna e serenità.
Dr.ssa Amanda D'Ambra.

Dr.ssa Amanda D'Ambra Psicologo a Torino

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