abbandono relazione problematica
Buongiorno , dopo due anni e mezzo ho lasciato il mio compagno non per mancanza di sentimenti ma per sfinimento paura e disperazione. Premetto che io sono una cinquantenne senza figli e che deve gestire anche due genitori ormai anziani. Come in tutte le storie l'inizio è stato meraviglioso ma dopo i primi mesi l idillio si è trasformato in una galera . Sono stata stretta in una morsa da una persona paranoica che soffriva di gelosia ossessiva , ho più volte assistito a crisi psicotiche che mi hanno spaventata a morte. La mia vita lentamente e inesorabilmente si è trasformata in un inferno. E io mi sono trasformata in una bestiolina impaurita. Grazie ai miei sforzi perché la sua famiglia d'origine lo supporta poco e fa finta di non vedere ora il mio compagno che ha 47 anni è in cura da circa nove mesi e prende un antidepressivo associato ad un antipsicotico. Ho fatto insieme a lui un incontro con la psicoterapeuta ma purtroppo sebbene glielo abbia chiesto molto esplicitamente non mi ha detto effettivamente cosa ha e che prospettive possiamo avere per il futuro ha accennato vagamente ad una mania di persecuzione. Ad ogni buon conto la cura sembra positiva e lui è un altra persona nonostante gli effetti collaterali pesantissimi e che pesano anche su di me perché mi sembra di convivere con una persona spenta . Insomma ora il mio compagno è normale diciamo così ma sembra morto dentro. Se è questo il prezzo per evitare crisi maniacali deliri aggressività e sbalzi di umore ok ci sta. Il problema ora è che non ci sto più dentro io e non riesco ad accettare questa nuova situazione. Da una parte perché lui è "diverso" dall'altra perché io non ho superato tutti i traumi del mio recente passato che lui mi ha inferto e quindi sono sempre li ancora a giustificarmi se mi squilla il telefono o il terrore che un uomo mi guardi e io senza volere lo guardo. Non avevamo ovviamente vita sociale prima ma anche ora facciamo fatica e sembra che gli vada bene così . Io non riesco più a vivere questo rapporto così simbiotico inoltre vivo nel terrore degli incubi del passato e in quelli futuri se per caso si dimenticasse di prendere le pastiglie e si ritrasforma in un orco. Alla fine ho chiuso il rapporto dicendo semplicemente che non ero felice. Ovviamente mi sono stati buttati addosso sensi di colpa che io lho abbandonato. Si è vero sono scappata per paura e per sfinimento nel gestire la situazione dove ripeto ho sempre dovuto combattere da sola nonostante lui abbia una sorella e i genitori . E proprio perché sono sola anche io e ormai ho i miei anni non riesco a vedere il mio futuro e la mia vecchiaia con una persona che versa in queste condizioni. Aggiungo che è vero che si cura ma non abbandona l'alcool dal quale penso stia andando versa la dipendenza . Io lho lasciato ma mi manca ovvio e non so se ho fatto bene e non so come gestire i miei sensi di colpa.. Vi ringrazio anticipatamente per una vostra risposta. Qualsiasi vostra parola sono sicura riuscirà ad essermi di conforto.