A chi rivolgersi per superare la fobia di urinarsi addosso?
Buongiorno,
sono una ragazza di 20 anni. Poco più di un anno fa ho vissuto due eventi a poca distanza l'uno dall'altro che mi hanno portato in qualche modo a sviluppare una fobia mai avuta prima, ossia quella di non riuscire a trattenere le mie urine. In entrambi i casi mi trovavo in luoghi in cui non era presente un bagno (ero in auto), quando improvvisamente ho iniziato a sentire il bisogno di urinare. Un bisogno che nell'arco di un minuto è diventato talmente forte da dover far fermare l'auto e urinare per strada (con grande imbarazzo dato che non ero sola nella macchina). Da quel momento la pipì è diventata un pensiero costante. Continuavo a pensare 'Devo fare pipì ora?
Devo fare pipì ora?' e il risultato era quello ovviamente di 'farmi scappare' (se si può dire) la pipì da sola, pur non avendone un bisogno urgente. Inizialmente pensavo fosse un problema fisico, credevo di avere una cistite (e forse l'avevo, perchè comunque lo stimolo che provavo era piuttosto forte e reale anche se poi in realtà la quantità di urina non era molta), difatti il mio medico mi ha prescritto il Monouril. Non è cambiato nulla però. La mia minzione è rimasta molto frequente (non appena urinavo, subito ritornavo a pensare di dover fare la pipì), tant'è che ho eseguito una serie di esami dai quali ovviamente non è emerso nessun problema fisico a livello vescicale, renale ecc. A quel punto ho iniziato a pensare, così come i medici che hanno effettuato questi esami, che il problema fosse psicologico. Effettivamente potrebbe essere così, dal momento che quando mi ritrovo ad avere la mente impegnata riesco a trattenere la pipì per ore, idem per quando sono a casa (ho lavorato quest'estate otto ore al giorno e non andavo mai in bagno praticamente, perchè proprio non sentivo il bisogno, non ci pensavo, ero troppo occupata a svolgere le mansioni). Sfortunatamente le cose cambiano quando mi trovo fuori casa o devo uscire: sono arrivata a rinunciare a molte situazioni, ad esempio a viaggi in pullman o uscite in luoghi in cui non sono certa della presenza di bagni. Se so che devo uscire smetto di bere già a partire da qualche ora prima (su questo punto sto 'migliorando', nel senso che sapendo quanto sia sbagliato tale comportamento spesso evito e bevo ugualmente, pentendomene subito dopo), se devo andare in un luogo mi informo prima sulla presenza di un bagno e così via. Ho iniziato ad attuare una serie di 'precauzioni', che però non mi aiutano affatto, anzi mi danno l'idea di star accentuando ancora di più il problema.
Non riesco a levarmi dalla mente il pensiero della pipì, ad esempio se devo uscire inizio a pensare ancora prima di aprire la porta: 'E se mi scappasse la pipì cosa farò?' oppure se ad esempio mi trovo in università nel bel mezzo di un esame anzichè essere concentrata sul compito inizio a pensare 'E se mi scappasse ora?E se me la faccio addosso'. Tutto questo mi genera il panico, letteralmente. A livello fisico spesso mi fa anche male la pancia e i reni, come se la mia mente in qualche modo mi danneggiasse anche fisicamente. Mi sento molto in imbarazzo, non riesco a spiegarlo ai miei amici e l'unica persona a cui l'ho detto ha minimizzato il problema facendomi sentire ulteriormente sbagliata. Ho paura di essere l'unica al mondo con questo problema, anche se razionalmente so che non è così, perchè non posso essere la sola ad avere l'ansia per questa cosa. Mi sento molto in difficoltà perchè fino a un anno e mezzo fa non ho mai avuto alcun problema, anzi. Ero una normale ragazza che andava in bagno quando le scappava e poi non ci pensava più. Ora ogni volta che mi viene proposto di fare qualcosa la prima cosa che penso è 'E se in quell'occasione mi scappasse la pipì? Non voglio farmela addosso, meglio dire di no e rimanere a casa'. Nel corso di quest'anno le cose sono migliorate devo dire, tant'è che pensavo di averla risolta, ma mi sbagliavo. Prima non riuscivo nemmeno ad arrivare in università senza sentire lo stimolo fortissimo di dover urinare (la mia scuola dista a un'ora da dove abito e durante il viaggio in treno continuavo ad avere l'ansia di dover andare in bagno, tant'è che ho iniziato a sedermi davanti ad esso utilizzandolo spessissimo inizialmente) ora invece riesco a mantenere la 'mente impegnata' e non ho quasi più difficoltà; prima non uscivo quasi mai, ora perlomeno se so che c'è un bagno rischio ed esco. Però non basta! Io voglio riprendere a viaggiare, ad andare dove voglio, proprio come facevo un tempo senza dovermi preoccupare ogni secondo di questa benedetta vescica. Sono stufa, stanca e anche arrabbiata, perchè sono arrivata a un punto in cui voglio risolvere questo problema definitivamente. Quindi ho deciso di rivolgermi a uno specialista, il problema è che non so chi possa essere e soprattutto non so nemmeno se esista, non ho mai sentito nessuno essere specializzato in 'fobie urinarie' (sto scherzando ovviamente, perchè altrimenti mi deprimo se non faccio ironia) quindi ho paura di essere derisa persino da un eventuale psicologo, psicanalista o qualsiasi altra figura di quest'ambito. Perciò, la mia domanda è questa: a quale figura professionale dovrei rivolgermi ed eventualmente con quali specializzazioni?