35 anni ancora a casa dei genitori
Buongiorno, scusate se sarò un po' lungo: come da titolo, per vari motivi mi trovo a quasi 35 anni a vivere ancora in casa dei genitori; a livello economico potrei sicuramente sostenere le spese, ma fino ad oggi ho preferito risparmiare e mettere da parte un po' di soldi e soprattutto ho potuto togliermi qualche sfizio e dedicarmi a delle mie passioni, che altrimenti non avrei potuto con le maggiori spese. Non per questo vivo alle spalle dei genitori, ho un buon lavoro e contribuisco ogni mese alle spese di casa.
Già da qualche anno però sento l'esigenza di uscire, sia per la libertà personale, sia perchè non sopporto l'essere marchiato come "bamboccione" o "figlio di papà" o "immaturo" ecc. Ma come dicevo, non potrei più dedicarmi alle mie passioni, avrei anche poche occasioni per stare con i pochi amici che mi rimangono e soprattutto sarei sempre da solo, perchè non ho mai avuto alcun tipo di relazione.
Inoltre, i miei genitori non sono per nulla entusiasti che io esca di casa e vorrebbero che rimanessi a vita con loro, nonostante non siamo sempre in buoni rapporti; forse anche perchè sono anziani con alcune patologie e hanno paura di restare soli; anche questo fatto mi genera dei sensi di colpa, mi sembrerebbe di abbandonarli a loro stessi.
In ogni caso, per ora con la pandemia in corso sono "bloccato" in casa, ma se mai un giorno dovessimo tornare alla normalità, come dovrei comportarmi? Seguire il naturale corso della vita, ovvero che dopo i 20/25 anni un figlio esce di casa, ma dovendo fare molte rinuncie e vivendo la maggior parte del tempo solo in casa (relazioni tanto non ne avrò mai)? O restare dai genitori a oltranza per avere più disponibilità, ma dovendo sopportare il marchio di infamia del bamboccione e le ovvie minori libertà?
Vi ringrazio.