30 anni e mi sento più vecchia di quanto vorrei.

Inviata da Rosi · 25 feb 2025 Autorealizzazione e orientamento personale

Ho 30 anni. Apparentemente la mia vita è piena di motivi per essere felice: ho una famiglia che mi ama e mi sostiene, amici, sto facendo un lavoro che mi piace (mi sono laureata a metà dell’anno scorso e insegno). Però mi sento vuota. Completamente vuota, come un guscio di noce. In passato ho sofferto di attacchi d’ansia violentissimi che mi impedivano di uscire di casa (a 21 anni) e che mi hanno portato a laurearmi tardi, ma non ho mai smesso di studiare, anche se con scarsa motivazione. Ho seguito una terapia con una professionista bravissima, e grazie al suo sostegno sono riuscita a riprendermi e mi sono laureata con il massimo dei voti, abilitata all’insegnamento con un bel voto, con molti sacrifici economici della mia famiglia che non ha mai spesso di sostenermi. Insomma, sto cercando di fare di tutto impegnandomi al massimo per recuperare quel tempo che ho perso nella vita e cercare di non deludere nessuno. Però mi sento completamente demotivata e scarica. Anche se ho il concorso, passo le giornate a fissare i libri senza combinare nulla. Mi sento vuota. E temo di non riuscire ad essere una brava insegnante per i miei studenti, perché questa assenza di motivazione potrebbe ripercuotersi su di loro, che hanno bisogno di una guida e non certo di un fantoccio. Al tempo stesso per non far preoccupare la mia famiglia non dico nulla a nessuno. In trent’anni mi sembra di non aver mai fatto nulla che mi appagasse veramente e completamente. Non ho mai fatto l’amore con nessuno, per esempio. Non mi sono mai innamorata. Non ho mai fatto un viaggio da sola o con gli amici. Non ho mai fatto una follia “liberatoria”. Mi sembra di non aver mai vissuto, di essere invecchiata prima del tempo, senza crescere e maturare davvero. Mi sento la sterile somma di tanti fattori, non la persona completa, la me stessa che vorrei essere. Allo stesso tempo ho troppa paura di uscire dal seminato, dal mio tracciato sicuro; ho paura di osare, di sbagliare e deludere tutti, forse in primis me stessa.
A volte mi ritrovo a pensare che vorrei sparire, cancellare ogni traccia del mio passaggio su questa terra, come se non fossi mai esistita. Piango e mi rannicchio soffocata dall’ansia e dalla paura, mi sento morire e mi rammarico di essere ancora viva. Mi sento schiacciata.

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Miglior risposta 26 FEB 2025

Cara Rosi,

Grazie per l'appassionata condivisione: riesce a descriversi con parole vivide e d'alto impatto, che permettono di empatizzare molto con la sua situazione, di riconoscerla a pieno.

Descrive con precisione il suo senso di vuoto: ciò che descrive sembra una sofferenza intensa e profonda, scaturita da una parte altrettanto profonda di lei. Allo stesso tempo descrive un passato caratterizzato da vissuti d'ansia altamente destabilizzanti e nocivi. Mi viene da pensare, da questo suo scritto, che ci sia una parte di lei sepolta da qualche parte che grida per essere ascoltata, asfissiata da quello che sente di "dover" fare senza il piacere di farlo.

Uno psicologo statunitense sosteneva che la psicoterapia dovesse "far sentire alla persona di star tornando a vivere". Penso che un percorso psicologico debba portare i pazienti a vivere a pieno e tutto tondo la vita, con la possibilità di ascoltarsi e di esplorare affetti, emozioni, relazioni, lavori e la vita in generale con pienezza e autenticità. Potrebbe cogliere questo momento come un momento di transizione in cui poter fare emergere questi aspetti di sé, ascoltarsi con coraggio e ritrovare quella leggerezza che adesso, da schiacciata, non trova: lasciar spazio a quei sentimenti "liberatori" che potrebbero rinvigorirle l'anima e che, però, al contempo, rischiano di spaventare o gettarci in ansia per la loro novità e la grande libertà che comportano.

Se desiderasse, sono disponibile

Cordialmente,
Dr. Matteo Sesia

Dr. Matteo Sesia Psicologo a Torino

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5 MAR 2025

Ciao Rosi
La sensazione di vuoto che descrivi, accompagnata dalla paura di deludere gli altri e da una forte pressione su te stessa, è qualcosa che merita attenzione e ascolto. Spesso, il peso delle aspettative – sia interne che esterne – può portare a una perdita di motivazione e a un senso di disconnessione da sé stessi, anche in presenza di obiettivi raggiunti e di supporto familiare.
È comprensibile sentirsi sopraffatti quando si ha la percezione di non aver vissuto pienamente o di non essere in linea con l’immagine di sé che si vorrebbe avere. Tuttavia, questi pensieri non sono una condanna, ma segnali che possono essere esplorati e compresi, magari con l’aiuto di un professionista.
Ti invito a concederti uno spazio di ascolto e riflessione, magari riprendendo un percorso di supporto psicologico.

Sabrina Baragiani Psicologo a Bologna

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5 MAR 2025

Ciao Rosi. Il tuo vissuto emotivo è molto pesante e rende altrettanto pesante il vivere quotidiano. Possono esserci molte cause, che sono da capire bene ed indagare. In ogni caso mi pre decisamente necessario un cambiamento. Da quanto racconti si comprende che hai molte risorse: una famiglia che ti ama, amici, la capacità di apprendere e anche di saperti rimettere in piedi con il giusto aiuto. Penso che dovresti di nuovo ricorrere a un terapeuta e…..ripetere quella bella rinascita che ti ha portata alla laurea, questa volta magari puntando sull’aspetto sociale, relazionale e professionale. Un passo alla volta, un piede dietro l’altro! Ne vale sicuramente la pena.

Dott.ssa Eloisa Boasso Psicologo a Villanova Mondovì

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27 FEB 2025

Ciao, Rosi. Da ciò che scrivi emerge un vissuto fortemente doloroso. Spesso si è portati a credere che il proprio valore risieda in primis nella carriera, nel successo, nel fare tutto in tempi record. Eppure ci si dimentica che ognuno ha il proprio percorso di vita, la propria sensibilità ed il proprio modo di affrontare le situazioni. Sembra che, al di là del lavoro, tu senta fortemente ed intensamente la mancanza delle cose che riempiono la vita di bellezza: legami significativi, esperienze fatte con amici e partner, quel che genera emozioni piacevoli. Questo si ripercuote nella tua esistenza, bloccandoti ed alimentando una routine che ti appesantisce. Potrebbe essere sicuramente utile intraprendere un percorso terapeutico, affinché tu possa sciogliere questi nodi e ritrovare, piano piano, il pieno contatto con ciò che senti e con ciò che desideri.
Se vuoi, sono disponibile, anche online.

Ti mando un caro saluto,
Dott.ssa Ornella Esposito.

Ornella Esposito Psicologo a San Giorgio a Cremano

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27 FEB 2025

Salve Rosi, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice Psicologo a Roma

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26 FEB 2025

Buon pomeriggio Rosi,
forse è arrivato il momento di dedicare del tempo per te , per l'ascolto autentico di ciò che sei e di ciò che vorresti conoscere di te che ancora non conosci seppur con paura di scoprirti o sperimentare .
Ti suggerirei di iniziare da dove sei , esattamente dal posto in cui ti trovi , per poter ascoltare quale parte di te ha veramente paura di osare e cosa potrebbe accadere se lo facesse .
Ti invito ad ascoltarti , all 'interno di uno spazio terapeutico sicuro e protetto facendoti aiutare da un professionista psicoterapeuta al contatto con le seguenti parti di te: quella che crede di deludere se stessa e gli altri e quella che riconosce le parti di luce e le sue risorse .
Resto disponibile anche online per eventuali approfondimenti.
Cordialmente .
Dr.ssa Alessandra Petrachi

Dott.ssa Alessandra Petrachi Psicologo a Rimini

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26 FEB 2025

Ciao cara Rosi.
Ciò che descrivi è una mancanza di senso, uno spazio vuoto, colorato da un solo colore.
Provare a prendersi uno spazio e tempo per te, solo dedicato a te, potrebbe aiutarti a capire tu cosa desideri e vuoi da questa vita, da questo tempo.

Cosa ti guida nella vita?
Forse sarà ora di far luce.

Abbi cura di te!
Eva Melchior

Dott.ssa Eva Melchior Psicologo a Vicenza

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26 FEB 2025

Per una corretta comprensione della situazione, necessita di essere approfondita

Questo senso di vuoto che lei sente, che cos’è? Come si potrebbe riempire che cosa vorrebbe?

Teme di non essere una brava insegnante.
Per quale motivo?
Su cosa basa questo pensiero, questa convinzione? Su un dato oggettivo oppure è semplicemente un pensiero una carenza basata su se stessa.

Spesso diamo per scontato che i nostri pensieri negativi le nostre credenze negative siano veritiere per il semplice fatto che noi li pensiamo o le crediamo

Quando in realtà non è così

I nostri pensieri le nostre convinzioni sono semplicemente pensieri e convinzioni non significa che siano verità assolute per il semplice fatto che noi li pensiamo o le crediamo

Bisogna sempre cercare dei riscontri nella realtà

È fortuna che indagare come la sua vita sentimentale amicale relazionale
Ci sono delle cose da cambiare, anche anche in questi ambiti

Per uscire alla routine, bisogna iniziare a cambiare qualcosa concretamente nella propria routine e la propria

Inizia a cambiare qualcosa a fare qualcosa di nuovo nuove abitudini trovare un Hobby, trovare una passione farsi nuovi amici fare qualcosa di diverso rispetto a quello che fa nella routine quotidiana di adesso

Le consiglio di intraprendere un percorso psicologico che la possa aiutare a comprendere meglio la sua situazione ed affrontarla

Per ulteriori informazioni, mi contatti le risponderò con piacere

Dott. Luca Ferretti Psicologo a Pontedera

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26 FEB 2025

Cara Rosi,
Mi dispiace molto per il senso di vuoto che stai vivendo: è segno di una profonda sofferenza. Nonostante tutto, sei riuscita a condividerla qui, e ti ringrazio di cuore per il coraggio e la sincerità. Non è mai semplice.
Da ciò che scrivi, sembra che la tua vita, almeno in apparenza, segua un percorso sereno: famiglia, amici, lavoro. Tutto sembra perfetto. Teoricamente, secondo questa visione, non dovresti avere motivi "visibili" per sentirti infelice. Eppure, c’è questa tristezza latente che ti impedisce di agire, di sentire pienamente...di fare.
Ecco, credo che il bisogno di "fare" a tutti i costi sia una costante che caratterizza la nostra generazione: oggi, se non si è sempre produttivi, se non si è "sul pezzo", si rischia di sentirsi inadeguati agli occhi degli altri, di chi non vogliamo deludere- dalla famiglia alla società. Ma in questa corsa sfrenata per soddisfare le aspettative altrui, spesso finiamo per trascurare e di deludere proprio noi stessi.
Ti chiedo: cosa vorresti davvero fare? Quali sono i tuoi sogni? Cosa ti frena dal vivere la vita con più leggerezza? Come mai non l’hai mai fatto prima? Perché senti così forte il bisogno di non deludere la tua famiglia? Perché ti senti un’impostora nel provare tristezza, anche se non sembra esserci una ragione apparente? Insomma, perché anche questo stato di tristezza lo avverti come un qualcosa di immotivato e, dunque, ti tratti con questa severità?

Il dolore che stai vivendo oggi ha qualcosa da dirti su di te, sul tuo modo di percepirti e di vivere il mondo. Ti invito caldamente a parlarne con un professionista, per comprenderlo meglio e dargli un senso. Così facendo, il tempo potrà diventare un tuo alleato, anziché un nemico da combattere a tutti i costi.
È difficile, ma si può fare.

Un caro saluto e in bocca al lupo!
Dott.ssa Fabrizia Ferrara

Fabrizia Ferrara Psicologo a Napoli

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26 FEB 2025

"Mi sento la sterile somma di tanti fattori, non la persona completa, la me stessa che vorrei essere."
Questa frase potentissima è la stessa da cui ti suggerirei di partire: Cosa puoi fare per diventare la persona che vorresti essere?
E non parlo di raggiungere obiettivi, collezionare esami, superare concorsi perché è come se tutto questo ti abbia svuotato tanto e adesso tu sia in burn out..non vuoi deludere la tua famiglia che ti ha sempre sostenuto ma evidentemente il tuo corpo non riesce più a sostenere il carico. Prenditi del tempo per te, per ricaricare le pile, magari provando a ricontattare la tua vecchia terapeuta. Non sei in ritardo e il tuo sentirti invecchiata prima del tempo non deve essere una condanna definitiva:"prenota un viaggio di gruppo con dei coetanei, iscriviti in palestra, và al cinema da sola, passa una giornata in compagnia di un'amica, prendi un animale domestico". Hai bisogno di leggerezza e di ritrovare la bellezza del cosmo, anche nelle piccole cose. Perché credimi ce n'è e ce n'è tanta. E sbaglia, concediti di sbagliare e di riprovarci. Lo sbaglio è il nostro miglior insegnante di vita, ci indica cosa non fare più e ci aiuta a capire meglio cosa vogliamo e come possiamo ottenerlo. Per qualsiasi cosa, puoi contattarmi. Ti mando un abbraccio forte. Dott.ssa Sciacca

Dott.ssa M. Alessia Sciacca Psicologo a Catania

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26 FEB 2025

Buongiorno
A volte capita che dopo lo studio
Bisogna affrontare il lavoro, e non ci senta capaci di fare questo passo.
Si rivolga ad uno psicoterapeuta, per farsi aiutare.
Dottoressa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

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26 FEB 2025

Mi dispiace tanto che tu ti senta così. Da quello che scrivi, hai affrontato tante sfide con una forza incredibile, eppure ora ti senti svuotata, come se tutto il tuo impegno non fosse abbastanza per riempire quel senso di vuoto.

Sei stata molto coraggiosa a condividere tutto questo. Ti sei rialzata più volte, hai raggiunto traguardi importanti nonostante le difficoltà, e questo dimostra che hai dentro di te una grande resilienza. Ma non sei una macchina: la pressione costante, la paura di deludere gli altri e il timore di uscire dal tuo percorso sicuro possono logorarti.

Forse ora hai bisogno di concederti il permesso di esplorare chi sei davvero, al di là di ciò che senti di “dover” fare. Non devi farlo da sola. Hai mai pensato di tornare in terapia, magari anche solo per un confronto su questo momento che stai vivendo? Ti meriti di stare meglio, e ci sono strade per farlo.
Saluti

Dott.ssa Ada Palma Psicologo a Giugliano in Campania

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26 FEB 2025

Buongiorno Rosi
Sembra che nella sua vita manchi qualcosa di fondamentale, che lei non ha saputo o voluto sviluppare.
non sia troppo severa con sé stessa né troppo orientata alle richieste dell ambiente, anche perché chiunque di noi ha fatto ed è diventato meno di quello che aveva fantasticato di diventare, però nello stesso tempo le ribadisco la necessità, a mio parere, di cercare gli aspetti di sé che ha lasciato inaridire e di provare a reintegrarli nella sua identità.
A disposizione
Dott. Giacomo Sillari

Dott. Giacomo Sillari Psicologo a Siena

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26 FEB 2025

Le tue parole risuonano con un profondo senso di sofferenza, ma anche con una forza interiore che ti ha permesso di superare sfide importanti. È ammirevole come tu abbia affrontato l'ansia, completato gli studi e intrapreso una carriera che ti appassiona. Tuttavia, è evidente che il vuoto che senti è un segnale importante che non va ignorato.

Il vuoto che descrivi può derivare da diverse cause:

- Aspettative irrealistiche: forse ti stai imponendo standard troppo elevati, sentendo la pressione di dover recuperare il tempo "perso" e di non deludere nessuno.
- Mancanza di autenticità: potresti aver trascurato i tuoi bisogni e desideri più profondi, vivendo una vita che sembra giusta agli altri, ma non a te stessa.
- Traumi passati: l'ansia che hai sperimentato in passato potrebbe aver lasciato delle ferite emotive non completamente guarite.
- Paura di osare: la paura di uscire dalla tua zona di comfort ti impedisce di sperimentare nuove esperienze e di scoprire chi sei veramente.

Cosa puoi fare?

- Sii gentile con te stessa: riconosci che non sei un "fantoccio" e che i tuoi sentimenti sono validi. Permettiti di essere imperfetta e di commettere errori.
- Esplora i tuoi desideri: cosa ti appassiona veramente? Cosa ti fa sentire viva? Inizia a dedicare del tempo alle attività che ti danno gioia, anche se ti sembrano piccole o insignificanti.
- Affronta le tue paure: inizia a fare piccoli passi fuori dalla tua zona di comfort. Prova nuove attività, conosci persone diverse, sperimenta. Non devi fare tutto in una volta, ma ogni passo ti avvicinerà alla persona che vuoi essere.
- Permettiti di amare e di essere amata: apri il tuo cuore all'amore, sia romantico che amicale. Non aver paura di essere vulnerabile.
- Cerca un supporto professionale: un terapeuta, come hai già potuto osservare in passato, può aiutarti a esplorare le cause del tuo vuoto, a guarire dalle ferite del passato e a sviluppare strategie per affrontare le tue paure.
- Non isolarti: condividi i tuoi sentimenti con persone di fiducia. Non devi affrontare tutto da sola.

Ricorda

- Il tuo valore non dipende dai tuoi successi o dai tuoi fallimenti.
- Hai il diritto di essere felice e di vivere una vita appagante.
- Non sei sola. Molte persone si sentono come te.
- È importante che tu sappia che i pensieri di voler sparire sono un campanello d'allarme, e che ti indicano che hai bisogno di aiuto

Dott. Mirko Manzella Psicologo a Trieste

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26 FEB 2025

Mi dispiace molto leggere delle difficoltà che sta vivendo. Quello che sta descrivendo, il senso di vuoto, la paura e la sensazione di non aver mai vissuto pienamente, sono emozioni molto dolorose, ma anche comprensibili in una situazione così complessa. Nonostante abbia raggiunto importanti traguardi, come la laurea, l'abilitazione all'insegnamento e il sostegno della sua famiglia, sembra che dentro di sé ci sia una forte disconnessione, un disagio che non riesce a placare.

Le sue esperienze di ansia, così come il suo desiderio di non deludere gli altri, possono essere fattori che contribuiscono al suo sentirsi così sopraffatta e vuota. Questo stato di sofferenza interiore, dove la paura di non essere abbastanza si mescola con il timore di non essere all’altezza delle aspettative, è davvero difficile da gestire da soli. Non c'è nulla di sbagliato nell'avere bisogno di un supporto, anzi, riconoscere la necessità di aiuto è il primo passo verso il benessere.
Quello che descrive, come la sensazione di voler sparire e il sentirsi schiacciata, sono segnali di un grande peso emotivo che non deve essere ignorato. È fondamentale affrontare queste emozioni in modo sano e costruttivo, e per farlo il supporto psicologico può essere davvero un aiuto prezioso. Le suggerisco di non esitare a cercare un sostegno professionale, che la aiuti a esplorare e comprendere meglio ciò che sta vivendo, a lavorare sulle sue emozioni e a trovare una nuova motivazione e un nuovo equilibrio nella sua vita.
Se lo desidera, non esiti a contattarmi per intraprendere insieme un percorso di supporto. La sua vita e il suo benessere sono estremamente importanti, e merita di sentirsi ascoltata, supportata e aiutata a trovare una via per affrontare il dolore e la confusione che sta attraversando.

Dott.ssa Adelaide Maria Buscemi Psicologo a Menfi

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26 FEB 2025

Buongiorno,
Mi spiace molto per la situazione che sta vivendo, sentirsi sopraffatti immagino sia molto faticoso. Lei ha detto che ha passato parte della sua vita a non deludere nessuno, se così fosse, ovviamente, stare al passo con le aspettative altrui è un lavoro sicuramente impegnativo. Trovi dei momenti durante la giornata per pensare alle cose che a lei piace o piacerebbe davvero fare piuttosto che alle cose che sente di dover fare e se le annoti su di un foglio che deve portare con sé, o banalmente anche sulle note del cellulare. E provi a metterla in pratica. Le faccio un esempio: lei ha detto che le piacerebbe fare un viaggio da sola, un viaggio di questo tipo è sicuramente impegnativo, però se se la sente può provare un giorno ad andare in una città che le sarebbe piaciuta visitare, proponendo la cosa ad una amica o anche più semplicemente da sola.

Un caro saluto

Elisa Bruscaglia Psicologo a Marotta

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26 FEB 2025

Buongiorno Rosi,
In primis, grazie per esserti aperta in modo così sincero su quello che stai vivendo.
Hai ripetuto più volte che hai paura di deludere e secondo me è proprio questo uno dei punti centrali del nostro tempo, che non riguarda solo te: vivere secondo le aspettative altrui, essere performanti, mostrarsi sempre al top ed infallibili.
Tutto questo è un grosso peso da portare. Sembra che oggi si faccia a gara a chi riesce a raggiungere risultati in tempi record e seguire delle tappe obbligate (dalla società, dalle aspettative altrui) che invece non ci appartengono. Non sei "sbagliata", stai solo facendo le cose, raggiungendo delle tappe secondo il TUO tempo. Probabilmente sono queste pressioni e senso di inadeguatezza che ti hanno portata ad attacchi di panico e ansia. Liberati, rallenta e prenditi il tuo tempo. Poi vorrei dirti di condividere questo tuo malessere con la famiglia, senza la paura del giudizio. Portare fuori può essere già un primo passo. Può non essere facile, per questo potresti farti affiancare da un professionista.

Cordiali Saluti,
dott.ssa Maria Felicia Verlotta

Dott.ssa Maria Felicia Verlotta Psicologo a Salerno

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26 FEB 2025

Mi dispiace sentire quanto ti senti sopraffatta e vuota. Quello che stai vivendo è davvero difficile e credo che tu stia attraversando un periodo di grande lotta interiore, dove le aspettative e la realtà sembrano non riuscire a incontrarsi. Nonostante tutto ciò che hai raggiunto, non riesci a sentirti appagata e al contrario, ti senti come se avessi perso qualcosa di fondamentale per te stessa.

Il fatto che tu abbia avuto attacchi d'ansia violenti in passato e sia riuscita a superarli con il supporto di una brava professionista è una prova di grande resilienza. Non è facile affrontare momenti così intensi di paura e incertezza, ma lo hai fatto, e questo è un segno della tua forza. Tuttavia, sembra che tu stia affrontando una nuova forma di sofferenza che è difficile da capire, come se fossi intrappolata in un ciclo di insoddisfazione e incertezza, senza riuscire a trovare un'uscita.

La sensazione di vuoto che descrivi può essere una forma di **disconnessione emotiva** che può accadere quando ci si sente distanti da se stessi e dalle proprie emozioni. Può anche derivare da aspettative non soddisfatte o da un'idea che ci si è fatti della propria vita, e il non riuscire a raggiungere quel "perfetto" ideale può portare alla frustrazione e alla sensazione di non essere completi.

Inoltre, sembra che ci sia una **paura di sbagliare** e di deludere gli altri, che ti impedisce di fare il passo successivo verso ciò che davvero ti potrebbe fare sentire più felice. È come se avessi paura di esplorare nuovi orizzonti, temendo di non essere all'altezza o di non essere accettata, ma restare nel "sicuro" e nell'abitudine sta diventando altrettanto pesante, se non di più.

Ti incoraggio a ricordare che **la tua felicità non dipende solo da quello che fai per gli altri**, ma soprattutto da ciò che senti e vivi per te stessa. Sentirsi vuota non è un fallimento, ma una condizione che, se riconosciuta e affrontata, può portare a una crescita profonda. La tua vita non deve essere un copione da seguire per compiacere gli altri, e nemmeno una serie di successi misurabili, ma un viaggio che ti consenta di scoprire te stessa, i tuoi veri desideri e il tuo potenziale.

Quello che stai vivendo è una crisi di identità, dove ti senti "fuori posto" e forse spaventata dal non sapere chi sei realmente e cosa vuoi dalla vita. Questi sentimenti non ti definiscono, sono un segno che il cambiamento è necessario. **Prenditi il tempo per riflettere su ciò che ti appassiona davvero**, senza pensare che debba essere qualcosa di grandioso o straordinario. Potrebbe anche trattarsi di piccole cose che possono risvegliare il senso di gioia, come un viaggio, un'esperienza che ti spinge fuori dalla zona di comfort, o semplicemente dare voce ai tuoi veri desideri.

Non sei sola in questo, e anche se può sembrare che le cose non cambieranno mai, ci sono percorsi che puoi intraprendere per stare meglio. **La terapia che hai iniziato** è una risorsa importante, e se ancora non hai avuto modo di parlare di questi nuovi sentimenti con il tuo terapeuta, sarebbe utile farlo. Forse potrebbe aiutarti a esplorare più in profondità i blocchi che senti e trovare modi per affrontarli.

Non è mai facile confrontarsi con il proprio dolore, ma penso che il fatto che tu stia cercando di dare voce ai tuoi pensieri e sentimenti sia già un grande passo. **Meriti di essere ascoltata e di avere la possibilità di ritrovare te stessa.** Non è mai troppo tardi per cominciare a esplorare nuove strade, trovare quella che risuona con te, anche se richiede tempo e coraggio. Ogni piccolo passo che fai per il tuo benessere è importante.

Come ti senti ora?

Dott. Fabrizio Toti Psicologo a Todi

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26 FEB 2025

Buongiorno Rosi,
la ringrazio molto per la sua condivisione, molto carica emotivamente.

Ciò che appare dalla sua storia è che lei finora abbia sempre orientato la sua vita alla prestazione, al voler fare bene le cose, ai successi in ambito accademico e lavorativo, e infatti oggi ha quello che, da questo punto di vista, la fa essere appagata. Tuttavia, quello che emerge è un forte orientamento alla tutela dell'altro (la sua famiglia, i suoi studenti), essendo stata disposta in questi anni ad anteporre loro a lei e al suo autentico benessere. Le esperienze che ci dice non aver vissuto sono di stampo relazionale, come l'avere una vita sentimentale o sessuale, e di svago, come viaggiare. La sensazione quindi è che lei abbia perso la voglia di "vivere per gli altri" e abbia compreso quanto importante sia "vivere per sé stessi". Le voglio dire che non è mai troppo tardi per iniziare a fare ciò che ci piace realmente senza sensi di colpa e con la consapevolezza di quanto invece sia una cosa buona e, soprattutto, legittima.

Inoltre lei dice di avere paura ad uscire dalla situazione in cui vive e questo non è affatto strano: molto spesso viviamo in una comfort zone che, seppur ci provochi dolore, risulta di comfort proprio perché la conosciamo molto bene, e temiamo che quello a cui andremmo in contro se provassimo a uscirvi, potrebbe essere addirittura peggiore dello stato attuale delle cose. Per questo ci sentiamo bloccati al suo interno, senza margini di miglioramento.
Rivolgendosi a un professionista potrebbe comprendere qual è il modo più adatto per lei per uscire da questa empasse, strutturando delle competenze emotive, cognitive e pratiche per sfruttare al meglio le risorse che sicuramente in parte già possiede per affrontare le situazioni.

Abbiamo sempre il tempo e l'opportunità per iniziare a coltivare noi stessi e le nostre passioni. Ha già dimostrato in più contesti il suo grande valore come persona, e sicuramente può riuscire a dimostrarlo anche a se stessa: si tratta di trovare gli strumenti per farlo.

Un caro saluto

Dott.ssa Maria Lippi

Dott.ssa Maria Lippi Psicologo a Lucca

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26 FEB 2025

Buongiorno, le sue parole descrivono un a situazione di grande sofferenza in cui probabilmente il fatto di non deludere gli altri e se stessa, la ricerca di approvazione, la poca stima di sè ha portato a non riconoscere i propri bisogni, o comunque ad accantonarli e a non considerare molto le sue capacità e risorse personali.
Un percorso psicoterapico potrebbe aiutarla a rimettersi al centro e a concentrarsi su ciò che desidera per se stessa e da lì ripartire per ritrovare benessere e serenità.
Rimango a disposizione, anche on line. Cordiali saluti. Dottoressa Patrizia Buffoni

Dott.ssa Patrizia Buffoni Psicologo a Gallarate

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26 FEB 2025

Salve Rosi, ciò che descrive è una sofferenza profonda, che non può essere ridotta alla semplice mancanza di motivazione. Il senso di vuoto che prova non è un’assenza, ma piuttosto un segnale: qualcosa dentro di lei chiede di essere ascoltato ed é giusto che venga compreso.

Forse questo momento può essere l’inizio di un nuovo modo di stare con sé stessa, non più solo attraverso il dovere e la performance, ma attraverso il desiderio e la scoperta. Se lo ritiene utile, riprendere un percorso di analisi potrebbe aiutarla a dare parola a questo vuoto e a trovare uno spazio per sé.
Se lo desidera, sono disponibile.
Le mando un saluto,

Dott.ssa Chiara Iacca

Dott.ssa Chiara Iacca Psicologo a Lecce

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